Reset, stato di agitazione| "Comune rispetti gli impegni" - Live Sicilia

Reset, stato di agitazione| “Comune rispetti gli impegni”

Asia, Alba, Cisal, Usb, Ugl e Conflavoratori hanno infatti comunicato all’azienda l’intenzione di protestare per la quantificazione dei budget delle partecipate per gli anni 2016 e 2017.

PALERMO – Stato di agitazione in Reset. Asia, Alba, Cisal, Usb, Ugl e Conflavoratori hanno infatti comunicato all’azienda l’intenzione di protestare per la quantificazione dei budget delle partecipate per gli anni 2016 e 2017, esprimendo contrarietà rispetto a quanto previsto dalla Giunta Comunale. “Seppur consapevoli delle difficoltà del bilancio, siano convinti che questa amministrazione abbia l’obbligo morale e non solo di rispettare gli accordi sottoscritti nel dicembre scorso che hanno portato i lavoratori dalla Gesip alla Reset – si legge in una nota – il previsto e concordato aumento del budget per il 2016 doveva consentire l’aumento delle ore di tutti i lavoratori da 30 a 33 ore settimanali. Peccato che allo stato attuale i lavoratori non sono ancora neanche a 30 ore settimanali e che il previsto aumento forse è sufficiente a mantenere gli attuali costi di gestione. Siamo abituati a rispettare in toto gli accordi sottoscritti e obbligatoriamente esigiamo che anche le controparti utilizzino lo stesso metodo. Agli ex lavoratori Gesip sono state tolte più di 10 ore settimanali, ovvero la diminuzione del 25% delle ore lavorative e più del 40% della retribuzione complessiva, considerando demansionamenti, congelamenti degli scatti di anzianità, indennità varie, pur di fare ripartire le attività e ridare un minimo di dignità lavorativa, ma non resteremo di certo a guardare qualora il Bilancio non sia organizzato in maniera tale che si rispettino gli accordi, senza furberie o tecnicismi beceri. I lavoratori dovranno essere inquadrati tutti con 33 ore settimanali e quindi sia la Giunta, che il Consiglio si dovranno adoperare affinché questo avvenga. La proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale è solo il primo passo di tutta una serie di iniziative che, nostro malgrado, saremo costretti ad attivare”.

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