AGRIGENTO – Legrottaglie si gode Urban Zibert, autore ancora di un’ottima prestazione contro il Catania di Pippo Pancaro, coronata con il secondo gol consecutivo dopo quello segnato, ancora fuori casa la scorsa settimana, e che ha dato il vantaggio ai biancazzurri nella partita contro la Lupa Castelli Romani. Cuore, grinta e tanta classe per il centrocampista sloveno, classe 1992, cresciuto nella Beretti della Triestina per poi approdare in una squadra importante slovena come il Koper, formazione che negli anni di Zibert ha lottato per le prime posizioni della classifica, guadagnando più di una volta l’accesso ai primi turni di Europa League.
Passato alla Regina per sei mesi nel gennaio 2015, lo sloveno Zibert, grazie al lavoro sottotraccia di Peppino Tirri, è finito tra le file dell’Akragas, crescendo partita dopo partita in una squadra che ha dovuto fare a meno di Almiron in questo inizio di campionato, ma che ha trovato in Zibert un tuttofare che funge anche da regista, distribuendo palloni ai propri compagni. Zibert però non si ferma mai, corre e si batte anche nella fase difensiva, recupera palloni e difende con grinta, come dimostrano i quattro cartellini gialli a lui sventolati in nove partite giocate. Adesso Legrottaglie non riesce più a fare a meno del suo talento sloveno, schierandolo quasi in ogni partita, con o senza Almiron in mezzo al campo. Pesanti i suoi due gol contro Catania e Lupa Castelli, entrambi avevano dato un vantaggio perso solo negli ultimi minuti, in due trasferte importanti in cui il numero 8 ha dato il massimo, uscendo stremato a fine partita. Gol che non sono frutto del caso: presa palla a metà campo infatti, il centrocampista sloveno si fa spazio davanti a sé, provandoci sempre da fuori area con tiri potenti e precisi.
Nel giro dell’under 21 slovena per qualche anno, Zibert fa parte di quella rivoluzione calcistica dei paesi del vicino est, che stanno facendo faville in Italia e su cui si reggono le due squadra prime in classifica in serie A. Se la Fiorentina non può fare a meno di Kalinic (Croazia) e Ilicic (Slovenia), l’Inter ha puntato sui serbi Vidic e Ljajic e sui croati Perisic e Brozovic.
