Di Napoli: "Messina è casa mia | Catania la più forte del girone" - Live Sicilia

Di Napoli: “Messina è casa mia | Catania la più forte del girone”

Il tecnico della formazione peloritana, al termine del derby terminato a reti bianche, ammette che i rossoazzurri sono tra i più forti nell'intera categoria, anche se i padroni di casa hanno provato a vincere. Belle le parole spese per il pubblico messinese.

calcio - lega pro
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MESSINA – Messina e Catania deludono le attese, impattando per 0-0 in un derby atteso e vissuto con grande trasporto dai quasi 20 mila del San Filippo. Alla fine ha prevalso la paura di perdere, perché se da una parte c’era curiosità per il confronto tra la miglior difesa (quella giallorossa) e il miglior attacco (quello etneo), dall’altro lato il reparto avanzato di Arturo Di Napoli ha peccato comunque d’incisività negli ultimi 16 metri. Ne è uscito un match poco spettacolare, con il pareggio a reti bianche che alla fine fa comodo a tutti.

Il tecnico peloritano è comunque soddisfatto, la sua squadra ha risposto comunque presente e l’esame di maturità è parzialmente superato: “Abbiamo provato a vincere fino alla fine, ma il Catania al di là della penalizzazione è la squadra più forte del girone – ha dichiarato il tecnico di Rozzano – sono molto compatti ma noi ci siamo disimpegnati bene, siamo stati ordinati rischiando molto poco, ribattendo colpo su colpo senza timore, mentre non si può dimenticare il budget estremamente più corposo del nostro. Il pareggio è giusto, questo è un punto prezioso. Solo una volta raggiunta la salvezza possiamo alzare l’asticella, adesso pensiamo giorno per giorno solo ed esclusivamente alla salvezza”.

La vittoria però sarebbe stata la giusta ricompensa per un pubblico di categoria superiore, capace di sfiorare l’obiettivo delle 20 mila unità al San Filippo: “Non mi sorprende di vedere un pubblico numeroso, so che una piazza come Messina può dare questo e molto di più – ha dichiarato – lo avevo detto ad inizio stagione, siamo noi a convincere la gente a venire allo stadio attraverso le buone prestazioni e i risultati, fortunatamente abbiamo fatto entrambi. Reputo questa città casa mia, conosco ogni angolo con i suoi pregi, i suoi difetti e i suoi problemi. Questa realtà si è stretta attorno ai miei ragazzi con estrema umiltà, insieme possiamo andare lontano”.

Ha lottato sfiorando la marcatura per due volte, ma per Totò Cocuzza di palloni giocabili se ne sono visti davvero pochi: “Ci è mancata un po’ di fortuna in alcuni episodi soprattutto nel primo tempo dove credo che ci siamo fatti preferire al Catania – ha commentato – abbiamo avuto due o tre situazioni interessanti, all’intervallo potevamo essere in vantaggio. Il Catania in fase di non possesso palla si chiudeva molto bene con otto o nove giocatori dietro la linea della palla, non era facile trovare spazi., è stata una partita da combattimento. Credo che giocare con 18 mila persone allo stadio ti da grandi stimoli, non si vedono neanche in Serie A queste presenze”.

Anche Fabio Padulano ha cercato di fare breccia tra le maglie della difesa etnea: “Avremmo voluto vincere per fare un regalo a questo straordinario pubblico – ha commentato – siamo comunque soddisfatti della nostra prestazione, chi non si è scoperto è stato il Catania. Usciamo dal campo a testa alta, ognuno di noi ha sudato la maglia. Il mio rientro? E’ stato un mese e mezzo molto duro, non era un infortunio muscolare ma un danno ad un organo interno”.


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