Amat, assunzioni nella bufera| Scontro in consiglio comunale - Live Sicilia

Amat, assunzioni nella bufera| Scontro in consiglio comunale

Il sindaco: "Polemiche sterili". Pd e Forza Italia all'attacco.

sala delle lapidi
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PALERMO – Un clima di tensione senza precedenti che rompe quella serenità che finora aveva caratterizzato l’Aula: non sono giorni facili per Sala delle Lapidi, investita da polemiche incrociate e scontri tra forze politiche che fino a oggi erano stati per lo più marginali.

Questa mattina il consiglio avrebbe dovuto trattare le delibere sul centro storico ma la maggioranza, vista la mancanza di un accordo d’Aula, ha preferito restare fuori scatenando le ire del Pd (a dire la verità attraversato da più di una divisione) e del forzista Figuccia. Un fuoco di fila a cui il Mov139 ha deciso di rispondere indicendo per domattina una conferenza stampa alle 11.30, appena mezz’ora dopo quella precedentemente convocata da Forza Italia su Amat e tram, nonostante la seduta debba iniziare alle 10.

E proprio la partecipata di via Roccazzo è il secondo motivo di scontro. Nel corso di un’audizione dei sindacati in commissione Aziende di qualche giorno fa, infatti, le organizzazioni dei lavoratori hanno denunciato presunti buchi di bilancio e assunzioni di soggetti appartenenti a categorie protette. Cosa che ha scatenato le proteste delle opposizioni che hanno chiesto l’audizione in Aula dei vertici dell’Amat. Nel tardo pomeriggio anche il sindaco Orlando è intervenuto nella vicenda.

Ma cosa è successo? Nel marzo del 2014 Sala delle Lapidi ha approvato una delibera che consente alle aziende di assumere persone appartenenti alle categorie protette (disabili, orfani e vedove di caduti in guerra o sul lavoro), obbedendo alle disposizioni di legge che impongono alle amministrazioni di dover dare spazio a queste categorie. Una delibera però sprovvista del parere tecnico: l’area del Personale, infatti, ha considerato quello votato un semplice atto di indirizzo. L’allora Ragioniere generale, pur non esprimendo parere, mise nero su bianco che era inopportuno procedere alle assunzioni perché comunque si sforava il tetto della spesa per il personale. La delibera comunque è stata approvata a maggioranza.

L’Amat, a conti fatti, avrebbe dovuto assumere 15 unità ma sostanzialmente ne ha reclutate solo 4. “Non può non stupire la polemica suscitata da 4 assunzioni, avvenute tramite collocamento e per adempiere a precise disposizioni di legge, dall’azienda Amat – dice il sindaco Leoluca Orlando – la stessa azienda ha infatti adempiuto a quanto richiesto dal Consiglio Comunale, procedendo ad alcune assunzioni di autisti appartenenti a categorie protette e i cui nominativi sono stati segnalati dall’Ufficio provinciale di Palermo, sulla base di graduatorie stilate dallo stesso ufficio. Ogni polemica mi sembra quindi del tutto infondata, se non strumentale”.

“La delibera votata dal consiglio comunale non prevedeva questo tipo di assunzione – dice il capogruppo di Fi Giulio Tantillo – abbiamo richiesto l’audio della seduta per dimostrare che ben altre erano le intenzioni. Nella delibera comunque manca il parere tecnico perché è un mero atto di indirizzo e pertanto il consiglio andava informato. Abbiamo reiterato la richiesta di audizione dei vertici dell’Amat e dopo adotteremo le iniziative politiche che il regolamento consente”.

“Questa mattina il consiglio comunale avrebbe dovuto discutere le delibere sul centro storico per la modifica ai regolamenti degli ultimi bandi e per il settimo bando – dice Salvo Alotta del Pd – ma la maggioranza è rimasta fuori dall’Aula, non consentendo di aprire la seduta: un atteggiamento che appare come una sfiducia all’indirizzo del vice sindaco”.

“Tutti i consiglieri del Movimento 139 non sono entrati in aula, con ogni probabilità proprio per impedire una democratica discussione sul tema Amat – dice il forzista Angelo Figuccia – sarò il primo firmatario della mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale Totò Orlando e a tutto il Consiglio di amministrazione dell’Amat per avere, a spregio delle più elementari regole democratiche, ingabbiato il consiglio comunale in un atto a dir poco subdolo”.

“La maggioranza che sostiene il sindaco Leoluca Orlando oggi non si è presentata in Aula, impedendo di fatto lo svolgimento dei lavori di Sala delle Lapidi che prevedevano la discussione delle delibere sul centro storico – dicono i consiglieri Pd Leonardi, La Colla, Spallitta, Sanlorenzo e Geloso – un atteggiamento assurdo, le cui conseguenze verranno pagate dalla città che aspetta da tempo il settimo bando con fondi fermi da oltre tre anni: il centro storico crolla ogni giorno di più, i fondi sono ridotti all’osso e non utilizzare nemmeno quelli che ci sono significa condannare Palermo all’immobilismo. Il Mov139 antepone le proprie beghe agli interessi dei cittadini. Inoltre per oggi era prevista l’audizione del presidente dell’Amat che avrebbe dovuto illustrare lo stato dell’azienda, alla luce delle dichiarazioni allarmanti dei sindacati. Per colpa di una maggioranza in frantumi, neanche questo è stato fatto”.

“Il Pd ieri ha votato in modo difforme sul prelievo delle delibere del centro storico – dice Aurelio Scavone del Mov139 – su 8 presenti 6 erano contrari, tra cui Alotta, e 2 no. Figuccia era addirittura assente. Forza Italia ha annunciato 20 pregiudiziali. Martedì sera è mancato anche il numero legale, sempre sulle delibere del centro storico. Noi non ci stiamo a perdere tempo, se si agisce in modo difforme rispetto a quanto stabilito in conferenza dei capigruppo. Per quanto riguarda Amat, non era stabilita l’audizione del cda: la seduta di stamattina riguardava le mozioni. Si è trattato di un blitz. Poi condannare Amat per avere applicato una delibera del consiglio lascia esterrefatti”.

“Per due sedute consecutive la maggioranza che sostiene il Sindaco ha deciso di disertare il Consiglio Comunale – dice Rosario Filoramo, capogruppo Pd – Ci auguriamo che tale scelta sia solo il frutto di un momento di confusione e che presto si torni ad affrontare le tante emergenze che assillano la città. Abbiamo chiesto che il Sindaco e gli Uffici Comunali riferissero al Consiglio sulle vicende Manifesta, sul Patrimonio comunale e sul trasporto pubblico cittadino. Tre delle tante emergenze che il nostro gruppo è disponibile ad affrontare per contribuire affinché si trovino soluzioni, ma abbiamo verificato la fuga dal Consiglio. A partire dalla prossima seduta, prevista per domattina, il nostro gruppo sarà pronto al fine di non perdere occasioni di sviluppo per questa città. I temi da trattare non mancano, pensiamo alla modifica del regolamento per i contributi al Centro Storico, che libererebbe risorse finanziare per il risanamento degli edifici. Pensiamo al tema del trasporto pubblico, ormai inesistente, ma tanto importante per la qualità della vita della città. Di Amat ci preoccupa la carenza strutturale del suo management, l’incapacità di assicurare un servizio degno di tal nome. Non ci interessa, invece, il fastidioso chiacchiericcio sulle assunzioni di soggetti provenienti dalle categorie svantaggiate, che la legge ci impone, giustamente, di assumere. La nostra linea è chiara, sempre favorevoli per i temi che incentivino lo sviluppo, contrari alla politica delle tasse di questa Giunta, che oggi si ripropone con l’introduzione della nuova tassa pass”.

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