Interporto di Catania |Il Tar dà ragione a Tecnis - Live Sicilia

Interporto di Catania |Il Tar dà ragione a Tecnis

L'avvocato Massimiliano Mangano

All'inizio di settembre la Società interporti aveva revocato la concessione da 40 milioni. I giudici amministrativi sospendono le sanzioni. L'ente: "In attesa della pronuncia di merito l'appalto resta revocato".

Opere pubbliche
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PALERMO – Nella battaglia giudiziaria di Tecnis arriva un punto a favore dell’azienda. La prima sezione del Tar di Catania, con un’ordinanza depositata stamattina, ha sospeso la revoca delle sanzioni legate all’affidamento della concessione di costruzione e gestione del Polo intermodale dell’Interporto di Catania, di gestione del Polo logistico e dell’interconnessione ferroviaria: la decisione della Società interporti di bloccare l’appalto, una concessione da 40 milioni di euro per la quale l’azienda aveva versato una fidejussione da mezzo milione, era arrivata all’inizio di settembre, perché l’azienda non avrebbe rispettato l’obbligo di far lavorare gli orfani e i vedovi di caduti sul lavoro.
Prima della revoca, era arrivata una nota dell’Anac. La data è quella del 5 agosto, ma il parere – secondo l’azienda, difesa dall’avvocato Massimiliano Mangano – non fa “alcun riferimento” al mancato rispetto dell’obbligo di far lavorare gli orfani e i vedovi di caduti sul lavoro “nella parte citata testualmente nella determina del Rup”.
Il Tar, però, ha accolto la richiesta di sospensiva anche per un altro motivo. Secondo la Tecnis, infatti, questo requisito non era stato richiesto nella gara: “Nel rendere le dichiarazioni per la partecipazione alla gara – scrive il legale dell’azienda – la Tecnis aveva utilizzato gli schemi predisposti dalla stazione appaltante, nei quali si fa esclusivo riferimento ai disabili”. Il collegio presieduto da Salvatore Veneziano e composto da Francesco Bruno e Maria Stella Boscarino (che è anche estensore dell’ordinanza) mette nero su bianco che “le complesse questioni poste con le censure di cui al ricorso appaiono meritevoli di adeguato approfondimento nell’appropriata sede di merito”. Nell’ordinanza (numero 1070/2015) si fa notare anche il rischio che la fidejussione vada persa e il “pregiudizio discendente dalla segnalazione all’Anac”. Il ricorso sarà discusso nel merito il 25 febbraio. Nel frattempo la fidejussione torna a Tecnis.

AGGIORNAMENTO DELLE 17,09. L’intervento della Società interporti siciliani: “In attesa della pronuncia di merito l’appalto resta revocato. Attendiamo la decisione di febbraio”.

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