Vigili del fuoco, allarme terrorismo: |"Senza uomini e allo sbaraglio" - Live Sicilia

Vigili del fuoco, allarme terrorismo: |”Senza uomini e allo sbaraglio”

I sindacati tornano sull'insufficienza di uomini e mezzi del corpo etneo, ancora più evidenti alla luce anche delle nuove richieste, dopo i fatti di Parigi.

CATANIA – Gli attentati di Parigi hanno coinvolto anche loro. Non direttamente, ma l’aumento dello stato di allerta anche in Italia riguarda il corpo dei Vigili del fuoco, impegnati nella gestione delle emergenze e del soccorso. Un ulteriore carico di lavoro, non certo indifferente, che si somma ai tanti servizi e che rende ancora più difficoltosa l’organizzazione del comando etneo, già appesantito dalla carenza di organico e dall’inadeguatezza dei mezzi, oltre che dai disservizi. A confermalo è Carmelo Barbagallo, sindacalista dell’Usb che afferma: “Ci è stato comunicato che siamo in allerta per gli attacchi di Parigi e che dobbiamo essere preparati – dice – ma una cosa non torna: con il riordino ci hanno praticamente dimezzati, non abbiamo mezzi adeguati. Rischiamo di essere mandati allo sbaraglio”.

Secondo Barbagallo, la situazione a Catania è sempre peggio, da qui lo stato di agitazione. “Riteniamo, che affrontare la problematica già esposta più volte in ambito regionale e nazionale, riguardante la categoria dei Vigili del fuoco permanenti e precari, ed i problemi locali come la necessità di intervenire strutturalmente sulle nostre sedi di servizio – afferma – non sia rinviabile. Il soccorso tecnico urgente Etneo, negli ultimi anni, ha subito una grave riduzione di risorse umane – continua – in aggiunta al nuovo progetto di riordino, che attualmente ha portato ad un’ulteriore riduzione di risorse umane, strutturali e di mezzi di servizio idonei al soccorso”.

Una condizione delicata che evidenziano anche altre sigle sindacali. La nota diffusa dai rappresentanti sindacali Conapo denuncia nero su bianco quanto lamentato da quasi un anno. Primo tra tutti: scarsa igiene e sicurezza del distaccamento Sud. “Nulla è stato fatto dall’amministrazione nonostante le nostre lamentele – spiegano i rappresentanti sindacali- riteniamo inammissibile lavorare senza acqua, tra topi e con scarichi fognari che trapelano dalle pareti”.

La cronica assenza dei mezzi di soccorso occupa è un’altra nota dolente: “dalla direzione ci informano di aver richiesto al Ministero gli accreditamenti necessari per la riparazione di alcuni mezzi – continuano – ma siamo in attesa di riscontro”. Della mancata apertura del distaccamento nord un altro nodo da sciogliere: “la struttura è stata completata e consegnata da oltre un anno – proseguono i sindacalisti – la sede non è mai entrata in funzione, si tratta di un enorme investimento di denaro pubblico rimasto inspiegabilmente inoperoso”. Mancanza di corsi di formazione e retraining nonché sedi distaccate prive di vigilanza, mancate erogazioni di buoni pasto sono denunciati invece nei punti a seguire nel documento diffuso in queste ore, “quattro mesi senza gommone” è infine la denuncia che arriva dal nucleo sommozzatori i quali dichiarano di sentirsi sempre più soli: “Le numerose promesse di intervento sono state tutte disattese”.

Emergenze confermate da Salvatore Di Dio, coordinatore provinciale Fp Cgil. “Nessuno si interessa ai nostir problemi fin quando non capità qualche calamità – afferma. Da tempo segnaliamo la necessità di intervenire su mezzi e personale – continua – ma non è cambiato nulla.

 


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