Ultraleggero precipitato alle Eolie | Recuperati due cadaveri in mare - Live Sicilia

Ultraleggero precipitato alle Eolie | Recuperati due cadaveri in mare

Emanuele e Giuseppe Alabiso

I corpi di Giuseppe Alabiso, di 61 anni, e di Emanuele Alabiso, di 26 anni, padre e figlio, (nella foto) sono stati recuperati nella notte dalla guardia costiera e dai carabinieri e trasferiti presso la camera mortuaria del cimitero di Lipari.

BARCELLONA POZZO DI GOTTO – Sono stati ritrovati morti il pilota e il passeggero, padre e figlio, di un aeromobile ultraleggero precipitato ieri in mare a 12 miglia a nord di Stromboli. I corpi di G.A., di 61 anni, e di E.A.,di 26 anni, sono stati recuperati nella notte dalla guardia costiera e dai carabinieri e trasferiti a Milazzo. L’aereo ieri era partito da Gela ed era diretto a Foggia. L’allarme era stato lanciato ieri pomeriggio dal Comando generale delle Capitanerie di Porto di Roma che aveva ricevuto un segnale di emergenza.

I corpi di Giuseppe Alabiso, 61 anni, e del figlio Emanuele, di 26 – che viaggiavano su uno Storm 300 – sono stati recuperati tra le 4 e le 6.30 di stamane a 12 miglia da Stromboli. Si cercano ancora i resti dell’aereo che era diretto a Foggia. Giuseppe Alabiso, odontoiatra con la passione del volo era anche stato dirigente della squadra di calcio Juventina-Gela e appassionato di motori: aveva una Ferrari. Nel 2013 stabilì il record del mondo di traversata solitaria di 9.000 km da Gela a Capo Nord; l’anno dopo volò per 13 mila chilometri da Agrigento a Nuuk, in Groelandia. Era scampato alla morte nel 2004, quando, partito da Roma, il suo ultraleggero precipitò all’altezza di Sabaudia. Rimase in coma per oltre un mese e poi tornò a volare anche per diffondere la cultura della donazione del midollo osseo. La Capitaneria di porto aveva dirottato nel tratto di mare il traghetto Laurana della Compagnia delle Isole, che era partito da Lipari diretto a Napoli. Il pm Fabrizio Monaco della procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha disposto le autopsie che saranno eseguite al Papardo di Messina.


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