Incendio doloso nell’autosalone |Olio e vernice sulle vetture - Live Sicilia

Incendio doloso nell’autosalone |Olio e vernice sulle vetture

I carabinieri indagano sul rogo divampato la scorsa notte in una rivendita di auto. Il titolare è ritenuto dagli investigatori vicino al clan Laudani.

le foto dell'attentato
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GIARRE. Sarebbero almeno tre i focolai appiccati a distanza l’uno dall’altro per dare alle fiamme l’autosalone GM auto di via Quintino Sella a Giarre. Nessun dubbio sulla matrice dolosa del rogo che la scorsa notte, intorno alle 23 e 30, ha causato numerosi danni all’attività commerciale. Nell’incendio, tempestivamente domato dai vigili del fuoco del distaccamento di Riposto, coadiuvati da una squadra proveniente da Catania, è andata completamente distrutta una vettura, una Smart, mentre altre due automobili sono state danneggiate solo parzialmente. Ma l’aspetto più inquietante, che lascerebbe presupporre un chiaro avvertimento, è il rinvenimento sui restanti veicoli, 17 in tutto quelli presenti nel cortile, di olio, vernice ed altro liquido infiammabile sulle carrozzerie. Gli ignoti malviventi, almeno due quelli che hanno agito, non hanno forzato il cancello d’ingresso, introducendosi nella piazzola probabilmente dopo aver scavalcato il muretto con le inferriate. I carabinieri della Compagnia di Giarre, intervenuti sul posto, hanno sottoposto a sequestro le taniche, una grande e due piccole, utilizzate per trasportare il liquido infiammabile, probabilmente benzina, e abbandonate sul posto. Inutilizzabili invece le telecamere di videosorveglianza installate all’ingresso dell’autosalone. I malviventi hanno infatti appiccato le fiamme anche al prefabbricato utilizzato come ufficio, al cui interno era custodito il computer dell’impianto. Gli investigatori escludono che l’episodio possa essere ricondotto ad un tentativo di estorsione. Il titolare dell’attività, Mario Giuffrida, giunto in nottata nel proprio autosalone, ha precedenti per spaccio di stupefacenti ed è ritenuto dagli investigatori vicino al clan Laudani. Quanto accaduto, quindi, potrebbe essere un atto dimostrativo maturato negli ambienti della criminalità organizzata. Al momento, però, si tratta solo di ipotesi su cui saranno compiuti approfondimenti. Nelle prossime ore saranno acquisiti i nastri delle numerose telecamere installate in zona. Due in particolare, collocate davanti l’autosalone, potrebbero aver ripreso alcuni momenti dell’azione.


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