Brt, pochi bus e attese in aumento | "I cittadini non pagano il biglietto" - Live Sicilia

Brt, pochi bus e attese in aumento | “I cittadini non pagano il biglietto”

Occhi puntati sul Brt, l'autobus che collega Barriera con il centro storico. Invia le tue segnalazioni a redazione@livesiciliacatania.it

CATANIA – Odio e amore. Più il primo che il secondo anche se, da alcuni tempi, crescono anche le lamentele. Il Brt, acronimo per Bus rapid transit, in servizio da Barriera al centro storico ha guadagnato negli anni sempre più consensi – e passeggeri – utlimamente, a causa della riduzione di alcune corse e delle difficoltà economiche dell’Azienda metropolitana trasporti, suscita parecchie lamentele. LiveSicilia ha raccolto sul campo il parere di alcuni fruitori del bus veloce, mettendo in luce una situazione talvolta contraddittoria di un mezzo che, in ogni caso, ha inserito ritmi diversi nella circolazione catanese e cambiato le abitudini di alcuni abitanti.

La posizione strategica del percorso ha permesso a molti di imparare un tipo di mobilità maggiormente svincolato dalle automobili; anche l’effettiva rapidità dei mezzi consente spostamenti spesso più agili. Tuttavia, dopo due anni e mezzo, da più parti è emersa una serie di lamentele relative alla conduzione della linea. “I mezzi sono rapidi, ma è facile che la corsia preferenziale sia impegnata abusivamente da altri veicoli…le solite abitudini catanesi” – afferma P.V. , amareggiata dal contrasto fra questo sistema moderno di circolazione e le consuetudini più radicate. Ma la frase “Siamo a Catania!”, detta solitamente con ironia o rassegnazione, suscita insofferenza nelle generazioni più giovani, soprattutto tra quegli studenti che hanno viaggiato e vissuto in altre regioni italiane. “Vivo a Battiati, da noi passa un solo AST e nemmeno regolarmente”, racconta una studentessa universitaria. “Devo dire che i mezzi sono puntuali solo tra le 7.30 e le 8.30, poi iniziano a tardare. I ritardi vanno dai 13 ai 20 minuti, certo però molto meno delle linee più vecchie. Ho vissuto a Roma e a Milano, e ritornando l’impatto coi nostri trasporti pubblici è stato deludente”.

Ulteriormente critici i reduci da esperienze di studio o lavoro all’estero: fanno notare che la linea rapida non tocca i punti nevralgici del centro e le strutture universitarie, eccetto la Cittadella. La metropolitana, strettamente connessa al BRT, è detta funzionale ma anche decisamente al di sotto delle reali necessità. Quanto agli autobus, tutti chiedono più corse, più spazio. Infatti, soprattutto nel tratto tra piazza Lanza e viale Fleming la folla è congestionata: è difficile anche salire e scendere.

Più di un passeggero anziano esprime invece entusiasmo per il “rapido”: “Finalmente un mezzo pulito e funzionante a Catania, com’era il 429 agli inizi. Io lo prendo nel tratto in salita, poi scendo e proseguo a piedi, mi fa bene”, ci dice il signor G.P. . Alcuni dei 7 BRT, in effetti, sono decisamente ben tenuti, ma su altri i vandali hanno già lasciato qualche traccia, perlopiù scritta.

“Prendo l’autobus rapido da pochi mesi. Gli autobus sono piuttosto puntuali: il 429 potevo aspettarlo anche per un’ora, queste corse invece non saltano. Il biglietto, poi, è particolarmente comodo, valido com’è anche per la metropolitana“. Questo riferisce S.F.. Tra i benefici del servizio emergono subito le tariffe convenienti, particolarmente i biglietti cumulativi, anche se la pratica di condividere l’auto (detta anche car pooling) risulta ancora poco popolare. “Conviene soprattutto lasciando la macchina nel parcheggio, magari se si è in più persone. Sono riuscita a convincere persino mio marito, così radicato nell’abitudine di usare la macchina in centro. A fine mese notiamo decisamente la differenza di spesa sul bilancio familiare.

Carlo Lungaro, presidente dell’AMT, ha risposto alle nostre domande. “Comincio col dire che, mentre diversi dei nostri 105 autobus sono in manutenzione, la Regione ci deve ben 32 milioni di euro per i contratti di servizio: sono contributi dovuti, e come azienda non riusciamo nemmeno a pagare gli stipendi”, esordisce Lungaro, lamentando però anche una scarsa partecipazione della cittadinanza. “Alcune difficoltà sono dovute all’ingratitudine dei cittadini, che spesso si rifiutano anche di pagare il biglietto; peraltro i prezzi catanesi sono i più bassi d’Italia. Noi abbiamo sempre cercato di venire incontro alle esigenze di tutti, e penso anche ai trasporti speciali per la festa dei morti”. Ma, data la carenza dei fondi regionali, la manutenzione degli autobus sarebbe poi alla base dei disservizi: “Hanno cicli di manutenzione di sei anni, ma ne abbiamo che girano anche da quattordici anni. Dall’estate 2016 dovrebbero entrarne alcuni nuovi. E pensare che l’AMT potrebbe essere, nel suo campo, la miglior azienda del Sud”.

Sul versante istituzionale, l’assessore D’Agata si è detto a conoscenza della situazione, confermando la disponibilità del Comune a migliorarla.

 


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