"Portinerie piene e musei chiusi | I sindacati difendono privilegi" - Live Sicilia

“Portinerie piene e musei chiusi | I sindacati difendono privilegi”

Il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone

Il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, ha anche parlato dei conti della Sicilia che, a suo dire, "non destano affatto preoccupazione". La replica a Totò Cuffaro: "Altro che democristiano di vecchia data, Renzi ha cambiato una politica stantia".

PALERMO – “Stiamo facendo un’operazione che con il passato non c’entra nulla. Matteo Renzi è il leder di un partito che ha cambiato i parametri della politica italiana, prima di lui stantia e regolata su vecchi riti e liturgie sia a sinistra che a destra”. Così il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, a Palermo, a margine dell’incontro “Pano nazionale scuola digitale, l’innovazione in Sicilia”, ha commentato le dichiarazioni dell’ex presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro, secondo cui si dice “renziano un democristiano di vecchia data”.

Il sottosegretario all’Istruzione ha anche parlato dei conti della Sicilia che, a suo dire, “non destano affatto preoccupazione. Finalmente avremo un bilancio vero con entrate certe. E’ stata fatta un’operazione verità e allo Stato abbiamo chiesto una mano per coprire in maniera strutturale il buco di un miliardo e 400 milioni di euro”.

Ed ancora: “Abbiamo trovato 900 milioni nella legge di stabilità nazionale e altri 500 milioni con un provvedimento governativo che Baccei può inserire nella finanziaria regionale. E’ stata fatta un’operazione strutturale che consentirà, attraverso un patto Stato-Regione, di avere un bilancio sano con entrate certe e di fare percorsi di stabilizzazione per i precari degli enti locali e utilizzare per lo sviluppo i soldi comunitari e del Fondo di sviluppo e coesione”. 

Poi una stoccata ai sindacati che hanno indetto una mobilitazione a partire da lunedì, dopo l’ok in commissione Bilancio della Camera all’emendamento del governo alla Legge di stabilità nazionale che consente una proroga per un anno dei contratti in scadenza a fine dicembre per i precari degli enti locali.  “I sindacati in Sicilia continuano ad avere un atteggiamento di conservazione e di mantenimento di privilegi ormai inaccettabili – ha spiegato Faraone -. Credo che i lavoratori precari degli enti locali, privi di una prospettiva di stabilizzazione a breve termine, vedano la proposta di un’Agenzia che possa collocarli, come una cosa concreta”. “Dobbiamo garantire la stabilizzazione a questi lavoratori – ha aggiunto – che per troppi anni sono stati precari, ricattati, condizionati. Con l’Agenzia si potrà partire immediatamente e rendere il lavoro qualificato, retribuito, con contributi e una prospettiva durevole; ma al tempo stesso devono essere produttivi: è intollerabile che in Sicilia ci siano portinerie di assessorati strapiene e musei chiusi perché senza personale”. “Certi sindacati – ha concluso – smettano di difendere l’indifendibile. I primi a dover cambiare sono loro: si dovrebbero preoccupare di difendere il lavoro non il posto. Lancio un appello ai precari: questo sarà il governo che li stabilizzerà. Non si lascino strumentalizzare dai sindacati che sulla loro precarietà in questi anni hanno fondato proteste senza senso”. 


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