"Facciamo partire il tram| Altrimenti mi dimetto" - Live Sicilia

“Facciamo partire il tram| Altrimenti mi dimetto”

Il sindaco ieri a Sala delle Lapidi ha dato il via alla maratona sul contratto di servizio dell'Amat. I lavori riprenderanno oggi alle 17.

leoluca orlando
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PALERMO – “Se non faremo partire il tram, dovremo restituire tutti i soldi all’Unione europea. Il rischio è talmente grande che, se fossi una persona prudente, sarei venuto qui con le mie dimissioni. Non voglio essere responsabile della restituzione delle somme”. Il sindaco Leoluca Orlando è arrivato ieri sera a Sala delle Lapidi con assessori e uffici per dare il via alla maratona sul contratto di servizio dell’Amat, che comprende anche tram e Ztl.

Un breve intervento, a inizio lavori, che però ha mandato un messaggio chiaro: o si fa partire il tram, oppure tutti a casa. “Sono pronto a presentare le mie dimissioni – ha ribadito il sindaco – lancio questo allarme forte perché si eviti di far perdere un servizio straordinario alla città e di far andare in dissesto il comune. Se scade il termine, scatteranno sanzioni terribili”. Il primo cittadino ha difeso la scelta di affidare il tram al pubblico e di fare cassa con le Ztl, chiedendo di non rivedere al ribasso le tariffe, ma ha anche precisato che è una scelta di mobilità, ossia fare entrare meno auto possibili in centro. Inoltre è possibile che in futuro altri comuni dell’area metropolitana entrino in Amat.

Un intervento breve ma durissimo, quello del sindaco, che avrebbe preferito chiudere la partita già ieri sera ma che ha dovuto fare i conti con le barricate delle opposizioni. Il dibattito è proseguito fino all’una di notte con vari interventi. Il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo ha chiesto copia di alcuni documenti, tra cui la direttiva del 31 marzo scorso sull’affidamento in house, e contestato alcuni punti del contratto, fra cui la scadenza al 2017: un intervento tecnico ma duro. Per Giuseppe Milazzo (Fi) “30 milioni, o i famosi 120 euro a pass, sono troppi: non si fa alcuna differenza fra le auto di lusso e quelle normali, fra chi è ricco e chi fa il commesso. Inoltre vorremmo capire perché le auto elettriche devono pagare il pass o perché i motorini devono pagare 120 euro. Non ci sono politiche che vanno incontro a chi non può sostenere 120 euro”. I lavori ricominceranno oggi alle 17 con la discussione generale.

LE REAZIONI
“Il tram di Palermo deve partire, su questo non ci sono dubbi, ma è necessario anche rivedere i costi della Ztl, diminuire il numero delle strisce blu e riorganizzare seriamente l’Amat tutelando i lavoratori. Solo così renderemo un servizio alla città”. Lo dice il consigliere comunale Idv di Palermo Paolo Caracausi, che ieri è intervenuto nella seduta di Sala delle Lapidi che ha discusso del contratto di servizio Amat. “Nel corso del mio intervento – dice Caracausi – ho ribadito che il tram deve vedere la luce e deve essere affidato all’Amat, questa è una certezza. Serve però un intervento complessivo che riguardi anche altri aspetti del contratto: bisogna introdurre delle agevolazioni per la Ztl, rivedendo al ribasso le tariffe, e tagliare numero e costo degli stalli della sosta a pagamento, ossia le strisce blu, così come da impegno preso in campagna elettorale. In Aula difenderò gli interessi dei cittadini ma anche dei dipendenti dell’Amat e delle loro famiglie, che prendono lo stipendio sempre in ritardo e a cui, come nel caso degli autisti, hanno anche aumento il numero delle ore giornaliere. Riorganizzare l’azienda deve essere una priorità per questa amministrazione. Noi siamo pronti a lavorare per la città, non ci tireremo indietro”.

In una nota del segretario provinciale Carmelo Miceli il Pd palermitano definisce “semplicemente scriteriate le Ztl che il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Giusto Catania vorrebbero rendere operative”. “Quelle che l’amministrazione Orlando sta tentando di approvare sono Ztl irricevibili – dice Miceli – perché non si può accettare che costino a tutti i cittadini in modo uguale, senza alcuna distinzione tariffaria tra una macchina elettrica e un Suv di grossa cilindrata”. “Non si possono accettare Ztl che, una volta pagato l’obolo, consentano ai cittadini di continuare ad usare liberamente le proprie auto come fatto fino ad oggi – osserva ancora – così come non si può immaginare di chiedere alle famiglie in difficoltà di pagare 120 euro per auto senza avere dato vita preventivamente ad una riorganizzazione, rimodulazione e moltiplicazione dei parcheggi liberi nelle zone di interscambio, all’armonizzazione di tutti i servizi di trasporto pubblico e ad un biglietto integrato del trasporto pubblico; non si può immaginare di continuare a mettere le mani in tasca ai cittadini e, in cambio, tagliare più di 30 linee del bus”. “Insomma, diciamocelo con serenità – chiarisce il segretario – le attuali Ztl di Leoluca Orlando sono semplicemente un’operazione finalizzata a rimpinguare le casse di una società che oggi è gestita peggio che ai tempi di Cammarata; il sindaco non provi a dire che essere contro le Ztl-Bancomat significa essere contro il tram, che noi saremmo stati in grado di far partire mesi fa e senza tartassare i cittadini a prescindere dalle loro reali disponibilità”.

“L’amministrazione Comunale continua a prendere in giro i cittadini Palermitani. Per sostenere i costi – ha dichiarato il Presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice – vuole istituire una Tassa di scopo camuffandola per pagamento dei pass per la Ztl. Mentre la città affonda come testimoniano i dati del Sole 24 ore – continua Giovanni Felice – il Sindaco della “Città che non c’è” continua a mettere le mani in tasca ai cittadini. Il Sindaco e la Sua giunta – conclude il Presidente di Confimprese Palermo – hanno gravi responsabilità sulla grave crisi dei commercianti del Centro Storico che non è solo via Maqueda e Corso Vittorio, perché hanno reso inaccessibile gran parte dello stesso. La ZTL, che invece di tutelare l’ambiente serve a fare cassa, darà il colpo mortale a centinaia di imprese e a migliaia di lavoratori”.

“Il futuro del tram non deve dipendere dalle ZTL. Sono pronto alle barricate pur di bloccare il progetto di Orlando di far pagare 120 euro il pass per le automobili”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Mentre la class action dei cittadini si è già messa in moto, il sindaco trovi i fondi per far funzionare il tram eliminando le migliaia di costi inutili che ancora oggi il Comune sostiene. Ma non solo: vendiamo Villa Niscemi, la cui gestione costa ogni anno un occhio della testa e che serve soltanto ad ospitare le tante passerelle così care ad Orlando. Eliminiamo le tante feste arcobaleno e sponsorizzazioni che il Comune finanzia, a cominciare dal Festino, che così può tornare ad essere una festa soltanto religiosa, senso che ormai ha perso da decenni. Che il tram e le ZTL sono temi molto cari al sindaco, lo dimostra anche la reazione scomposta che ha avuto ieri sera in Consiglio Comunale durante l’intervento della consigliera Luisa La Colla, presidente della Terza Commissione, alla quale va tutta la mia solidarietà, che il sindaco ha interrotto più volte anche in maniera per niente istituzionale. Orlando dimostra così di avere i nervi molto tesi, una precarietà che rischiano di pagare i palermitani. Ci opporremo con tutte le forze. I cittadini non meritano di essere ulteriormente vessati da un sindaco che scarica su di loro tutte le proprie incompetenze”.

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