Mazara, la laguna della discordia | Scontro tra Comune e ambientalisti - Live Sicilia

Mazara, la laguna della discordia | Scontro tra Comune e ambientalisti

Al centro del bracco di ferro i fanghi del fiume Mazaro, derivanti dal dragaggio del porto canale. L'Amministrazione vorrebbe trasferirli dove nidificano fenicotteri e aironi.

PALERMO – Da una parte i necessari lavori di escavazione del porto di Mazara del Vallo (Tp) per finalità di sviluppo dall’altra la laguna di Tonnarella, dove da anni nidificano e si ritrovano fenicotteri, aironi, falchi di palude, volpoche, moriglioni. Un braccio di ferro tra amministrazione comunale e ambientalisti che blocca i lavori di dragaggio del porto canale. La materia del contendere è la collocazione dei fanghi del fiume Mazaro che per il Comune andrebbero a riempire una “pozzanghera”. Che per i verdi è un’oasi naturale. Le associazioni ambientaliste, con in testa la Pro Capo Feto, sono quindi contrarie ai lavori di escavazione del porto “perché il conferimento dei fanghi prelevati dal fiume e destinati al riempimento della colmata ‘B’ avrebbe il risultato di far sparire un’oasi laguna nella quale nidificano uccelli rari”.

Il Comune, guidato dal sindaco Nicola Cristaldi, ribadisce “la fondamentale importanza dei lavori di escavazione per la marineria, il commercio, il turismo e la salute pubblica” e definisce “l’atteggiamento degli pseudo ambientalisti una macchinazione per evitare l’avvio dei lavori di escavazione del porto”. In particolare, Cristaldi accusa le associazioni ambientalistiche “di avere falsamente indicato come una laguna/oasi la colmata ‘B’, che invece è poco più di una pozzanghera che va riempita con parte dei fanghi prelevati dai fondali del fiume Mazaro, che sono già stati analizzati con esito positivo dal Cnr e dall’Arpa”. Al fianco del sindaco Cristaldi, nella richiesta alla Regione di indire con urgenza la gara d’appalto per l’avvio dei lavori, anche armatori, operatori portuali e della cantieristica che da anni denunciano l’inagibilità del porto canale. I lavori, dopo anni di battaglie, sono stati finanziati almeno in parte e per il primo stralcio del progetto di escavazione del porto sono stati stanziati dal ministero dell’Ambiente 2,2 milioni di euro. Il commissario per la mitigazione del rischio idrogeologico e capo della Protezione Civile regionale, Calogero Foti, ha comunque annunciato che l’indizione della gara d’appalto è imminente. Ma la presa di posizione degli ambientalisti potrebbe avere come effetto il blocco dell’appalto.


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