Raid all'ospedale di Partinico| Due distributori distrutti - Live Sicilia

Raid all’ospedale di Partinico| Due distributori distrutti

Uno dei distributori danneggiati a Partinico

Una settimana fa il danneggiamento nei locali di via Onorato. Il direttore generale dell'Asp, Antonio Candela: "Fatti inquietanti che non intaccheranno le scelte all'insegna della legalità e della trasparenza già intraprese".

In provincia di Palermo
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PARTINICO (PALERMO) – Un distributore di cibo e bevande danneggiato, l’altro praticamente distrutto. E’ il bilancio dell’ennesimo raid ai danni dell’Asp, avvenuto stanotte all’interno dell’ospedale Civico di Partinico: nel mirino sono finite le macchinette che si trovano in un’area non controllata dalle telecamere.

Entrambe sono state colpite con violenza, al punto da far ferire chi è entrato in azione, visto che intorno ai due distributori sono state trovate alcune tracce di sangue. Un episodio che si verifica a distanza di una settimana da quello nei locali dell’ex Ipai di via Carmelo Onorato, nella zona di corso Calatafimi a Palermo.

In quel caso qualcuno ha forzato la porta di ingresso e ha ridotto in frantumi il vetro del distributore colpendolo con un estintore. Prima di andare via ha messo a soqquadro una stanza, senza portare via nulla. Ma la scia di attacchi alle macchinette nelle strutture dell’Asp riguarda anche il danneggiamento avvenuto qualche mese fa al pianterreno dell’ospedale Ingrassia.

Anche in quel caso, fu colpito uno dei distributori della Pointservice, l’impresa ragusana che, prima di cedere il ramo di azienda, si è aggiudicata l’appalto. La gara è stata bandita per volontà del direttore generale Antonio Candela: era stata scoperta la presenza di numerosi distributori non autorizzati e persino allacciati abusivamente alla corrente elettrica. “Il nuovo danneggiamento dei distributori è un altro fatto inquietante – dice a LiveSicilia il manager dell’Azienda sanitaria di Palermo – che di sicuro non fermerà le scelte all’insegna della legalità e della trasparenza già intraprese”.


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