La nota della difesa: | "Nessuna irregolarità" - Live Sicilia

La nota della difesa: | “Nessuna irregolarità”

L'intervento dei legali sulla questione Amt.

Lettera in redazione
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CATANIA. “Anche a seguito dell’articolo comparso sul quotidiano online “Live Sicilia Catania” del 31 gennaio 2016, dal titolo: “Consulenze d’oro nell’AMT in liquidazione. Le carte dello scontro Bianco-Idonea”, nel quale vengono resi noti i nomi dei professionisti che avrebbero ricevuto compensi “d’oro” per pretese consulenze richieste dal commissario liquidatore dell’Azienda Municipale Trasporti di Catania, ho ricevuto incarico dall’avv. prof. Attilio Toscano di verificare, a tutela della sua immagine e reputazione personale e professionale, se sussistano profili di responsabilità penale (e, ovviamente, a carico di quali persone) nella nota diffusa dall’Ufficio stampa del Comune di Catania in data 26 gennaio 2016 e riportata dagli organi di stampa locale. Infatti, tale comunicato è errato nel contenuto e nella forma, giacché riferisce di “accertate” gravi irregolarità anche con riferimento alle procedure adottate per la nomina e per la definizione dei corrispettivi “concessi” a due avvocati, tra i quali l’avv. Toscano, irregolarità che sarebbero state tali da determinarne la segnalazione alla Procura regionale presso la Corte dei conti.

Le suddette irregolarità, proprio perché oggetto di “segnalazione” alla Procura regionale presso la Corte dei conti (unico organo, quest’ultimo, deputato per legge ad accertarle) non possono definirsi “accertate”, ma soltanto “presunte”. I conferimenti degli incarichi professionali, anche quello all’avv. Toscano, si sono resi necessari in considerazione del fatto che l’Azienda non disponeva al proprio interno di un ufficio legale in grado di affrontare le problematiche sottese agli incarichi medesimi che, specifichiamo, richiedevano (e richiedono, tuttora) l’impiego di professionalità altamente qualificate.

Si precisa, altresì, che i compensi per l’assistenza e per la difesa legale nei giudizi ancora in corso, sono stati oggetto, in conformità a quanto prescritto dalla legge, di accordi tra le parti formalizzati in contratti professionali, sottoscritti da entrambi i contraenti.

Non è avvenuta, pertanto, alcuna “concessione” di corrispettivi da parte dell’Azienda a favore del legale nominato: i compensi sono stati oggetto di due deliberazioni commissariali di incarico e di due appositi contratti professionali, secondo il modello-schema redatto dal Consiglio Nazionale Forense presso il Ministero della Giustizia. Essi costituiscono, dunque, il pattuito corrispettivo per l’attività professionale prestata, contenuto nei limiti dei parametri forensi (D.M. n. 55/2014), in relazione al complessivo ed elevato valore delle controversie, alla complessità ed all’urgenza delle azioni legali ed al pericolo di pregiudizio imminente per il patrimonio aziendale.

Per ciò che riguarda le delibere di incarico, destinate anche all’avv. Toscano, esse hanno avuto per oggetto l’assistenza e la difesa (e non la mera consulenza) legale per otto procedimenti giudiziari del valore complessivo superiore a € 21.000.000,00 (Sezione Lavoro del Tribunale di Catania) e, singolarmente, per una ulteriore opposizione ad un procedimento esecutivo immobiliare (Sezione Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Catania), per il recupero di due terreni nel c.d. PUA (Piano Urbanistico Attuativo – Variante Catania Sud) il cui valore è stato stimato con perizia giurata in oltre € 2.000.000,00;  giudizio conclusosi con la riacquisizione dei beni immobili al patrimonio dell’Azienda e, dunque, del Comune (decreto del 15 dicembre 2015, Sez. Es., Trib. CT).

Tali incarichi hanno impegnato l’avv. Toscano (congiuntamente ad altri due professionisti) per quasi un anno di lavoro e, allo stato degli atti, hanno portato all’AMT di Catania, l’Azienda assistita, un risparmio di spesa pari a circa € 52.000.000,00; ciò a seguito del recente annullamento da parte di Riscossione Sicilia di n. 38 intimazioni di pagamento per tale cifra (nota prot. 6285/2016 del 22 gennaio 2016).

In ultimo, ribadendosi l’errata indicazione formulata nella nota diffusa dall’Ufficio stampa del Comune di Catania, occorre sottolineare che, ad oggi, la Corte dei Conti (organo competente per legge) non ha accertato alcuna irregolarità nella procedura relativa al conferimento degli incarichi professionali ed alla definizione dei corrispettivi pattuiti”.

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