L'anziana e il Gratta e Vinci falso | Tentò di incassarlo: assolta - Live Sicilia

L’anziana e il Gratta e Vinci falso | Tentò di incassarlo: assolta

Foto d'archivio

Il “fatto non costituisce reato” ha stabilito il Tribunale di Palermo. Il tagliando taroccato comprato da un passante per le vie del centro "valeva" 50 mila euro.

 

PALERMO – Il Gratta e Vinci era fasullo, ma l’anziana che provò a metterlo all’incasso non commise un illecito penale.

Il “fatto non costituisce reato” ha stabilito il giudice monocratico del Tribunale di Palermo. E pensare che l’arzilla vecchietta ultraottantenne ha rischiato una condanna a quattro mesi di carcere per truffa. I Monopoli si erano costituiti parte civile.

Le motivazioni dell’assoluzione si conosceranno fra un po’ ma dovrebbe essere passata la linea difensiva degli avvocati Claudio Gallina Montana e Giovanni Mannino che hanno parlato di “reato impossibile”. Impossibile, infatti, che la banca accettasse il tagliando fasullo tramutandolo in 50 mila euro. A tanto pareva ammontasse la vincita. Era fin troppo facile accertare, controllando il numero di serie, che il Gratta e Vinci era un patacca. La signora l’aveva comprato in buona fede da un passante che l’aveva invitata a tentare la fortuna per le strade del salotto della città.

 


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