Città metropolitana, l'appello: |"Si recepisca presto la Delrio" - Live Sicilia

Città metropolitana, l’appello: |”Si recepisca presto la Delrio”

l’Associazione Partecipazione Popolare Europea – Area popolare, su iniziativa di Massimo Pesce, ha riunito esponenti illustri della politica, degli ordini professionali, del mondo imprenditoriale, delle associazioni dei disabili e del volontariato per discutere degli Enti di area vasta.

CATANIA – L’appello alla Regione Sicilia affinché recepisca al più presto la legge Delrio sulla costituzione degli enti di area vasta è partito stamattina dal salone dell’hotel Nettuno di Catania dove l’Associazione Partecipazione Popolare Europea – Area popolare, su iniziativa di Massimo Pesce, ex assessore alla Provincia regionale di Catania, ha riunito esponenti illustri della politica, degli ordini professionali, del mondo imprenditoriale, delle associazioni dei disabili e del volontariato. L’occasione l’ha fornita infatti il forum “Dalle Province regionali agli Enti di area vasta” al quale hanno preso parte il Sindaco di Catania Enzo Bianco, il Sottosegretario alle Politiche agricole e forestali Giuseppe Castiglione, Felice Giuffrè, docente di Diritto Costituzionale Dipartimento di Giurisprudenza Università di Catania e Marco Romano, docente di Imprenditorialità e Business del Dipartimento di Economia e Commercio Università di Catania. Grande la partecipazione di una affollata platea che con i suoi interventi ha animato il libero confronto coordinato da Massimo Pesce. Tema il passaggio dalle Province agli Enti di area vasta, una rivoluzione che in Sicilia non è ancora partita.

“Abbiamo organizzato questo forum – ha spiegato Pesce – per essere da stimolo all’Assemblea regionale affinché si istituzionalizzi al più presto anche in Sicilia la città metropolitana, come nel resto d’Italia. Le città metropolitane saranno la spina dorsale dell’economia del futuro e da li passerà lo sviluppo del territorio. Ecco perché abbiamo voluto questo incontro, per confrontarci, per capire quali sono le strategie e quali sono i benefici della città metropolitana. Benefici in termini di governance del territorio e di stimolo per gli imprenditori che vogliono investire nella nostra isola. La carenza di risposte all’utenza – ha proseguito Pesce – che aveva come interlocutore la Provincia, mi riferisco a scuole, associazioni di disabili, artigiani, provocata da tre anni di commissariamento dell’ente, non è più accettabile. Se la legge Delrio fa parte ormai del passato in tutta Italia non possiamo più tollerare che il Governo regionale perda ancora tempo: recepisca la legge e se è il caso apporteremo dopo gli aggiustamenti che lo Statuto consente di fare”.

In Italia con la legge Delrio (n.56/2014) sono state istituite 10 città metropolitane; in Sicilia, in attuazione della legge regionale 4 agosto 2015, la Città metropolitana di Catania subentra alla Provincia regionale di Catania il 7 agosto 2015 ma in realtà questa istituzione di fatto è rimasta sulla carta, come ha spiegato Felice Giuffrè: “A seguito del’impugnazione della legge regionale 15 del 2015 da parte del commissario la Regione siciliana ha sospeso il procedimento di elezione degli organi delle città metropolitane e dei consorzi dei liberi comuni. Al contempo ha prorogato i commissari nelle vecchie province. Adesso sarà necessario un ulteriore intervento dell’assemblea regionale per adeguare la legge regionale 15 del 2015 ai principi fondamentali della legge Delrio. Quindi due sono le cose – ha concluso Giuffrè – o la regione approva una nuova legge, che comunque deve rispettare i principi fondamentali della Delrio, oppure recepisce la Delrio. Probabilmente la soluzione migliore in questa fase, purchè il governo regionale faccia presto”.

“Urgentemente si deve procedere a un nuovo assetto delle istituzioni regionali – ha ribadito Giuseppe Castiglione, che della Provincia di Catania è stato presidente per cinque anni – Un ente più snello con compiti e funzioni ben definiti per i nostri Comuni, per i liberi consorzi di Comuni e soprattutto per le città metropolitane. C’è la necessità di avere un assetto istituzionale e di promuovere quelle istituzioni efficienti per far si che la pubblica amministrazione si metta al servizio dell’impresa, dello sviluppo economico. Quindi da un lato l’assetto istituzionale e dall’altro la promozione e lo sviluppo dei servizi. Noi stiamo lavorando in questa direzione, lo faccia anche il governo regionale. Proceda urgentemente a definire la legge che riguarda i liberi consorzi dei comuni e le città metropolitane ed eventualmente a mettere mano a una rivisitazione del nostro Statuto regionale, da molti oggi individuato come un freno allo sviluppo della nostra regione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Sindaco di Catania Enzo Bianco, che ha anche ricordato come le basi della Ciità metropolitana furono lanciate quando, presidente dell’Anci nel 1993, organizzò un convegno a Catania con tutti i sindaci d’Italia alla presenza dell’allora Ministro dell’interno Maroni. “Un solo appello da Catania all’Assemblea Regionale Siciliana: approvare una legge di un solo articolo che recepisca la legge Delrio sulle città Metropolitane. Una iniziativa legislativa che può essere inserita già nella prossima legge di stabilità” Parole forti quelle di Bianco nel suo intervento al forum di Area Popolare sugli Enti di Area vasta. “Sogno di essere sindaco di una città in una regione a statuto non ordinario ma ordinarissimo. La Regione ha preceduto la legge Delrio di un mese senza poi darle attuazione – ha proseguito Bianco -. Si potrà successivamente migliorare, ma intanto metteteci nelle condizioni di competere con le altre città metropolitane: se Catania sta ferma, Bari si prende ció che potrebbe essere nostro, se Palermo non si muove é Napoli ad andare avanti”. Un appello condiviso che arriva da tutti i partiti, dalle forze produttive e sociali. Bianco ha anche ricordato le cifre dell’area Metropolitana di Catania che con l’ingresso di Gela, Piazza Armerina e Niscemi raggiunge il milione e quattrocentomila abitanti, affiancando Bari e Palermo, la quinta realtà metropolitana d’Italia. “Una realtà, pur nell’attuale crisi, con grandi capacità produttive e di innovazione, fulcro del distretto del Sud Est – ha proseguito Bianco – che chiede di essere rispettata e ascoltata sopratutto in Sicilia”.

La provincia regionale di Catania conta 1.078.766 abitanti (di cui 337.862 nel capoluogo etneo), il 21,6% della popolazione totale della regione, la seconda provincia per numero di residenti, in un territorio di 3552 kmq che abbraccia 58 comuni. Un ricco patrimonio immobiliare distribuito in 29 su 58 comuni, fatto di edifici scolastici, ostelli, edifici religiosi, locali per esposizioni, strutture fieristiche, musei e cinema. Di sua competenza servizi vari che vanno dai trasporti all’assistenza ai disabili, dalla gestione dei rifiuti a quella di strade e scuole, servizi idrici e di protezione civile. Per questo il nuovo ente va gestito come un’impresa. Come ha illustrato Marco Romano, docente di Imprenditorialità e Business presso il Dipartimento di Economia Università di Catania.

“Il territorio si costruisce grazie agli imprenditori, sono loro che creando valore e ricchezza consentono lo sviluppo di un economia. E’ l’imprenditore che si deve fare carico di sostenere il rischio per creare valore, servizi e prodotti e soprattutto distribuire ai propri dipendenti e collaboratori la ricchezza che riesce a creare durante l’attività produttiva. Questo è il ruolo che si chiede alle istituzioni pubbliche, un supporto, un sostegno, un’attività di servizio volta ad accompagnare piuttosto che a rallentare e ostacolare certe volte fino a bloccare l’attività imprenditoriale”.

Forte la rappresentanza del mondo imprenditoriale e degli ordini professionali che con i loro interventi hanno animato il forum di Area Popolare. I presidenti dell’Ordine degli Architetti, Giuseppe Scannella, e degli Ingegneri, Santi Cascone, hanno puntato sul nuovo assetto urbanistico della grande città metropolitana, che pur tenendo conto delle varie specificità territoriali deve svilupparsi in modo armonico. Il presidente dell’Ordine dei Commercialisti Truglio, in piena sintonia col parterre, ha auspicato tempi rapidi per la costituzione del nuovo Ente di area vasta. L’avvocato e consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Catania Jessica Gualtieri, in rappresentanza del presidente Magnano San Lio, ha ricordato l’urgenza di dare nuove e più adeguate sedi per svolgere al meglio l’attività in un comprensorio che si fa sempre più vasto. Tonino Barone per Confartigianato, Salvo Politino per Confesercenti, Pietro Agen per Confcommercio si sono uniti all’appello dell’Associazione Partecipazione Popolare Europea – Area popolare, condividendo quanto stato detto all’unanimità. “Partiamo, e poi bisognerà cambiare tutto perché è tutto sbagliato – ha esordito Agen – Però meglio gli sbagli della Delrio che le fantasie malate di chi non ha saputo produrre niente”.

Accorati i richiami dei presidenti dell’Unione Italiana Ciechi Castronovo e dell’Ente Nazionale Sordomuti Isca, rappresentanti proprio di quell’utenza penalizzata dalla mancanza di un interlocutore, sparito con l’abolizione delle Province e non ancora sostituito a causa della lentezza di un governo regionale che non prende decisioni.

 

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