Proroga appalto, le reazioni |Adiconsum: "Comune chieda scusa" - Live Sicilia

Proroga appalto, le reazioni |Adiconsum: “Comune chieda scusa”

Anche il consigliere comunale di Catania futura, Carmelo Coppolino, interviene sulla questione, parlando di "vergogna". Intanto, alcuni cittadini (uno dei quali ha inviato la foto) chiedono chi controlli la raccolta nella zona gestita dal Comune.

raccolta rifiuti
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CATANIA – Pioggia di reazioni alla proroga del contratto per la raccolta rifiuti del Comune di Catania alla Ipi-Oikos. Numerosi i commenti, di consiglieri, associazioni e cittadini, sull’aver proseguito, da parte del Comune, un accordo che, più di una volta, è stato definito vetusto, datato, non in grado di rispondere alle esigenze della città, che complessivamente, viaggia intorno a percentuali bassissime di raccolta differenziata. Almeno lì dove vige il sistema di prossimità, cioe con i cassonetti in strada, previsti dall’attuale capitolato. Di “vergogna” per i ritardi nella preparazione del nuovo capitolato, parla il consigliere comunale di Catania futura, Carmelo Coppolino. “E’ ridicolo essere vittime di questo modo penoso di gestire la cosa pubblica – afferma. Un iter amministrativo in preparazione da anni, neanche se si stava preparando la missione su Marte. Mi viene da pensare male – continua: un appalto che avrebbe fatto partire la differenziata, che subisce ulteriori ritardi senza motivo.

Ma Coppolino non è l’unico a gridare allo scandalo. Il presidente provinciale di Adiconsum Emanuele Bonomo, che da tempo caldeggia un cambio di passo nella gestione dei rifiuti in città, non nasconde amarezza. “È un fatto grave al quale bisogna porre subito rimedio – afferma. “Assolutamente necessario accelerare l’iter burocratico – prosegue Bonomo. L’amministrazione ha avuto più di due anni e mezzo di tempo per arrivare preparata a questa importante scadenza. Come mai non sono bastati? Approssimazione tecnico-amministrativa o mancanza di una reale volontà politica? Una cosa è sicura però, qualunque sia il motivo, l’amministrazione comunale con questa proroga, non ci fa una bella figura.

Soprattutto perché, quella di oggi, è la stessa amministrazione che ha più volte pubblicamente imputato al vecchio bando la responsabilità dei tristi primati cittadini, in termini di raccolta differenziata e produzione pro-capite di rifiuti. La città aspetta da anni un sistema di raccolta virtuoso che la renda moderna ed europea. L’amministrazione chieda scusa ai cittadini per il ritardo e si metta subito al lavoro per recuperare il tempo perduto”.

Nel frattempo, c’è chi denuncia come, nel territorio gestito direttamente dal Comune di Catania, e non dal raggruppamento di imprese Ipi-Oikos (vincitrici dell’appalto oggi prorogato), la raccolta differenziata praticamente non esista – nei cassonetti, per quanto differenziati, viene gettata qualsiasi cosa – e come, intorno ai cassonetti, si formino spesso cumuli di immondizia che i netturbini sono costretti a rimuovere. accade, ad esempio, nella zona di via Umberto, come denunciano alcuni residenti. “I cassonetti sono sporchi e, intorno, viene lasciato sempre materiale. Chi controlla? – domanda un residente. Come fanno a parlare di rivoluzione, di Catania cambia passo quando non riescono a tenere l’unità la parte minima che spetta a loro. E non stiamo parlando di una strada periferica, ma della centralissima via Umberto”.

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