PALERMO- Non diffamò l’ex garante per i diritti del detenuto. Il giudice di pace di Palermo, Antonino Cutaia, ha assolto Lino Buscemi, già dirigente dell’Ufficio regionale di garanzia dei diritti dei detenuti. Era difeso dall’avvocato Fabrizio Biondo.
Il processo, durato circa tre anni e mezzo, nasceva da una denuncia-querela presentata dall’ex senatore ed ex garante, Salvo Fleres. Fleres si era sentito offeso “nell’onore e nella reputazione” dalle frasi contenute in una lettera firmata da Buscemi nel 2011 e spedita anche al presidente della Regione e al Dipartimento regionale della Funzione pubblica.
“Sono soddisfatto. Giustizia è fatta – spiega Buscemi -. Quando si sollevano inutili e dannosi polveroni, alla fine la verità viene sempre a galla e la giustizia trionfa. Resta l’amarezza per le tante sofferenze e disagi, psicologici ed economici, che si è costretti a sopportare”.
Nella lettera Buscemi rispondeva per le rime a Fleres che gli rimproverava una serie di inadempienze, ribaltando la questione e puntando il dito contro l’operato del garante e il suo generoso compenso economico.
Un processo durato tre anni e mezzo solo per una presunta diffamazione? Prima di mettere mano alle unioni civili i parlamentari avrebbero dovuto riformare d’urgenza la giustizia.
Grande Buscemi! Un esempio per tutti i dipendenti regionali. Spero che Fleres ti risarcisca…
Alla luce di questa sentenza mi chiedo in quale “agnuni” si siano ritirati quei menestrelli aficionados del senatore che in uno degli articoli correlati a questo si erano dedicati a sparacchiare insulti velenosi contro il dott. Buscemi. In fin dei conti la mission del senator garante è costata in questi anni la modica cifra di soli 425.000 euro. Riccardo Lo Verso lo definisce un generoso compenso economico, Totò (De Curtis) avrebbe detto “alla faccia del bicarbonato di sodio”!!!!!
Sono contento per il dott. Lino Buscemi e triste per i tempi bibilici della nostra giustizia. Mi sento offeso, come penso molti italiani, da un uso della querela così errato e pretestuoso. A questo punto suggerisco al dott. Buscemi di chiedere un lauto risarcimento in modo che chiunque in futuro ci pensi due volte prima di far partire una querela. Il senatore non so se ci abbia fatto una bella figura ma di sicuro non ne esce bene.