Maltempo e danni, caos sui fondi | Irfis, benzinai, isole: tutte le novità - Live Sicilia

Maltempo e danni, caos sui fondi | Irfis, benzinai, isole: tutte le novità

L'esame della legge di stabilità procede lentamente. E non mancano le polemiche, come quelle riguardanti i contributi per le aziende colpite dalle calamità naturali. Tutte le norme approvate nell'ultima seduta di Sala d'Ercole.

PALERMO –  Un fondo per le imprese agricole danneggiate dal maltempo, l’estensione delle aziende destinatarie dei finanziamenti di Irfis, nuove norme per i gestori dei distributori di carburante. La Finanziaria regionale va avanti piano. Aggirando, per il momento, le norme potenzialmente più spinose. Mancano ancora una ventina di articoli all’approvazione definitiva. E si tratta di articoli complessi che verosimilmente daranno vita a un lungo dibattito.

Non sono mancate, però, le polemiche. Soprattutto attorno alla norma con la quale è stato creato il fondo da quattro milioni per le imprese agricole colpite da calamità naturale. La scrittura uscita fuori dalla Commissione bilancio prevedeva la destinazione ad alcuni specifici Comuni, molti dei quali dell’Agrigentino e del Siracusano. In quei minuti, però, ecco piovere una serie di emendamenti per centri di tutta la Sicilia. Così, il governo è stato costretto a riscrivere l’articolo, creando appunto un fondo generico. Spetterà all’assessorato all’Agricoltura stabilire i criteri di distribuzione del fondo. “Abbiamo individuato – ha spiegato Antonello Cracolici – le risorse per risarcire le imprese agricole danneggiate da calamità ed eventi atmosferici. Si tratta di somme che serviranno a compensare i danni subiti. Ho visitato molte imprese colpite in diverse aree della Sicilia: avevamo preso un impegno, oggi lo stiamo mantenendo. Procederemo al risarcimento – ha aggiunto Cracolici – sulla base delle risorse disponibili, dell’ordine cronologico ed in modo proporzionale rispetto ai danni subiti, tenendo conto del regolamento comunitario”. Ma sono durante l’esame dell’articolo non sono mancate le proteste. “Occorre rispettare – ha detto Giambattista Coltraro di Sicilia democratica – le priorità e gli atti deliberativi che sotto il profilo tecnico giuridico hanno già stabilito quali e quante risorse debbano essere erogate agli agricoltori della Sicilia sud orientale, gravemente danneggiati dal maltempo. Non si possono modificare i criteri e soprattutto i tempi per l’erogazione dei fondi- conclude – mentre le imprese agricole attentando una boccata di ossigeno”. Secondo il presidente della Commissione bilancio Vincenzo Vinciullo quei soldi erano già stati stanziati per i Comuni già individuati. Ma erano poi stati “prestati” per coprire gli stanziamenti per i Forestali. “Un ordine del giorno chiaramente obbligava il governo a restituire quei soldi. Soldi che non sono mai stati restituiti. Questo è un governo di felloni”.

È stata poi estesa la platea di imprese che potranno accedere alle agevolazioni di Irfis. Beneficiari di questo nuovo provvedimento sono le piccole e medie imprese operanti nel settore dell’agroindustria, del turismo, della ricettività, del commercio, dell’energia da fonti rinnovabili, dei servizi, compresi quelli alle persone, dell’edilizia e dell’agricoltura. “Le novità sull’Irfis introdotte attraverso la finanziaria potranno offrire nuove occasioni alle imprese del settore turistico. Con l’approvazione dell’articolo 74 – aggiunge – si permette infatti anche alle imprese del settore turistico di poter accedere ai servizi dell’Irfis: una norma utile, specie in questa fase di difficoltà di accesso al credito, che potrà sostenere lo sviluppo del comparto”. “L’ampliamento delle competenze e dei servizi di Irfis FinSicilia – ha detto la deputata Pd Valeria Sudano – è un importante segnale di presenza nel territorio di una realtà pubblica regionale che potrà supportare la fase di ripresa che si attende e si spera per la Sicilia”.

Novità anche per i gestori dei distributori di benzina. L’installazione e l’esercizio degli impianti stradali di carburante per autotrazione non saranno più soggetti a concessione dell’assessorato regionale dell’Industria, bensì ad autorizzazione dell’assessorato alle Attività produttive. Approvato un emendamento presentato dal M5s che prevede che i distributori debbano istallare un dispositivo che, mediante la misurazione della temperatura del carburante e della pressione dell’erogazione, dia la certezza agli utenti della quantità erogata. “La variazione della temperatura del carburante, – si legge in una nota dei grillini – interferisce sulla quantità effettivamente erogata, variando il volume del liquido e, di conseguenza, i litri realmente forniti”. “L’emendamento – dice Giorgio Ciaccio – potrebbe disinnescare una potenziale truffa che danneggia i distributori, ma anche gli automobilisti, La Sicilia potrebbe fare da apripista in questo senso in Italia. In tutta la penisola, infatti, non esistono apparecchiature che garantiscano la fedele erogazione della benzina, cosa che avviene, ad esempio, in Svizzera”. L’approvazione di questo articolo, secondo la vicepresidente Mariella Lo Bello è un “importante passo verso la semplificazione amministrativa in materia di carburanti, un ulteriore passo che questo governo, su un tema così importante, compie a favore del sistema produttivo siciliano”.

Arriva un finanziamento da 1,9 milioni per la Società patrimonio immobiliare. Ma allo stesso tempo la norma prevede la possibilità che le funzioni dell’azienda possano essere svolte da un’altra società. In questo caso la “Servizi ausiliari Sicilia”. Un emendamento del governo prevede in quel caso il trasferimento automatico dei lavoratori di Spi alla Sas. “Così tuteliamo il destino dei dipendenti” ha commentato il presidente Crocetta. Dieci milioni sono stati destinati a Ircac e altrettanti a Crias per il sostegno di cooperative e artigiani. Via libera poi anche alla norma che apre alla possibilità che le isole minori siano raggiungibili da mezzi di trasporto diversi da quelli marittimi. Si apre, insomma, alla possibilità di creare linee aeree da e per le piccole isole. Nei mesi scorsi, Ast aeroservizi, una “costola” dell’azienda dei trasporti siciliana ha già ottenuto la gestione dell’aeroporto di Lampedusa.

LA DIRETTA

19.57 La seduta è chiusa. Riprenderà domani alle 10.

19.51 Approvato l’articolo che crea un fondo di 4 milioni destinato alle aziende agricole danneggiate dagli eventi atmosferici.

19.46 Ardizzone contro Vinciullo: “Lei non ha parlato come dovrebbe fare il presidente della Commissione bilancio”.

19.43 Cracolici: “I soldi verranno distribuiti secondo l’ordine cronologico e in maniera proporzionale ai danni subiti”.

19.35 Figuccia (Forza Italia): “Venga inserito il criterio dell’ordine cronologico delle richieste”.

19.30 Anche Coltraro ricorda come i Comuni inizialmente indicati erano già stati individuati in un primo momento. Poi il loro finanziamento fu destinato ai Forestali. “Questi Comuni non possono perdere la loro priorità”.

19.25 La riscrittura del governo prevede, per la creazione del fondo da destinare ai Comuni danneggiati, il prelievo di 2,5 milioni dal finanziamento di 17 milioni destinato alla società Riscossione Sicilia. Rinaldi (Forza Italia): “Allora dite chiaramente che volete fare fallire Riscossione”.

19.15 Vinciullo: “Questo è un governo di felloni. Di gente, cioè, che non mantiene la parola data”.

19.11 Il presidente della commissione bilancio Vinciullo: “I Comuni che sono stati indicati avevano ‘prestato’ i propri stanziamenti nella scorsa manovra per garantire i fondi per i Forestali. Ma un ordine del giorno impegnava il governo a ripristinare quegli stanziamenti. E il momento previsto era proprio questa finanziaria”.

19.05 Formica (Lista Musumeci): “Questa norma mi ricorda quando nel mio paese lanciavano le noccioline e i ragazzi si accapigliavano per raccoglierne più possibili”.

19.02 Riprende l’Aula. La riscrittura degli articoli sui finanziamenti rivolti ai Comuni colpiti dal maltempo prevede la creazione di un Fondo generale di 4 milioni, mentre i criteri per la distribuzione saranno decisi in base a un criterio dell’assessore all’Agricoltura.

18.57 “Le novità sull’Irfis introdotte attraverso la finanziaria potranno offrire nuove occasioni alle imprese del settore turistico”. Lo dice Anthony Barbagallo, assessore regionale al Turismo, a proposito dell’esame della finanziaria regionale in discussione all’Ars. “Con l’approvazione dell’articolo 74 – aggiunge – si permette infatti anche alle imprese del settore turistico di poter accedere ai servizi dell’Irfis: una norma utile, specie in questa fase di difficoltà di accesso al credito, che potrà sostenere lo sviluppo del comparto”.

18.49 Confusione in Aula. Seduta sospesa per dieci minuti.

18.46 Accantonati i due articoli in attesa di una riscrittura.

18.41 Crocetta propone di unificare gli articoli 57 e 58 che prevedono interventi per i Comuni colpiti da danni dovuti a eventi naturali.

18.39 Continuano ad arrivare emendamenti con finanziamenti destinati a diversi Comuni. Ardizzone protesta: “Non è possibile! Che succederà quando arriveremo all’articolo sulla Tabella h?”. Scontro verbale tra il presidente dell’Ars e quello della commissione bilancio Vincenzo Vinciullo.

18.35 “La lentezza della discussione sulla Finanziaria regionale è da addebitare soprattutto alla volontà del governatore Crocetta di cercare maggioranze variabili, che hanno quale effetto quello di creare mal di pancia nel Pd e nelle altre forze della sua maggioranza. Quella che sta venendo fuori è una Finanziaria di gestione e non certo una manovra di sviluppo, né per le famiglie e nemmeno per le imprese dell’Isola”. Lo dichiara il deputato regionale Gino Ioppolo (Gruppo Lista Musumeci). “Peraltro – aggiunge – non sono state ancora affrontate tutte le norme che prevedono somme agli enti locali (ex province e comuni) e lo stesso nodo spinoso di “Riscossione Sicilia” è stato rinviato ai prossimi giorni, tenendo sulle spine centinaia di dipendenti che non sono più certi della propria sorte”. Durante l’esame del testo, Ioppolo ha chiesto di aggiungere all’articolo 64 della legge – riguardante il Fondo Unico dell’Irfis a sostegno dell’industria – anche interventi in favore dell’industria editoriale: “Nel concetto di industria – spiega – secondo una visione attuale non possiamo non tenere in considerazione anche quella editoriale, sia scritta che parlata, sia d’informazione che culturale”.

18.26 All’articolo 57 il governo ha aggiunto uno stanziamento di 1,75 milioni. Questa cifra servirà per i comuni di Licata, Naro, Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa, mentre il restanto mezzo milione sarà destinato ai comuni di Grammichele, Mineo e Caltagirone a causa dei danni dovuti agli eventi atmosferici del settembre del 2015.

18.21 Si passa all’esame degli articoli 57 (che prevede un intervento di 500 milioni di euro in favore delle imprese agricole di Licata, Naro, Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa danneggiate dal maltempo) e 58 (che stanzia un milione di euro per compensare i danni provocati dalle gelate di Pachino, Portopalo di Capo Passero e Noto).

18.20 Lentini (Sicilia futura): “Andando avanti con questo sistema tra qualche anno Irfis, Ircac e Crias rischiano di chiudere”.

18.16 Approvato l’articolo 74. All’interno del patrimonio dell’Irfis sarà costituito un fondo unico per favorire l’accesso al credito delle Piccole e medie imprese siciliane nei settori dell’industria, compresa l’agroindustria, del turismo e della ricettività, del commercio, dell’energia da fonti rinnovabili e dei servizi. La norma, quindi, estende i settori che possono essere oggetto dei finanziamenti  di Irfis.

18.04 Cimino (Sicilia futura): “L’emendamento di Falcone è apprezzabile, ma già l’Irfis svolge questa attività a supporto delle imprese che operano nel settore dell’editoria e dell’informazione”.

17.55 Falcone (FI): “Occorre prevedere esplicitamente anche l’editoria tra le imprese che potranno usufruire dell’ausilio dell’Irfis”.

17.50 Riprende la seduta con l’esame dell’articolo 74 relativo alla costituzione di un fondo unico nel patrimonio dell’Irfis Finsicilia S.p.A.

17.49 “È in arrivo una profonda boccata d’ossigeno per gli agricoltori siciliani: riparte infatti il fondo di rotazione per la ristrutturazione delle passività delle imprese agricole attraverso lo stanziamento di 13 milioni di euro che serviranno a coprire il pagamento degli interessi bancari di mutui decennali. Calcoliamo che con questo fondo potranno essere ristrutturati debiti per una cifra compresa fra 150 e 200 milioni di euro”. Lo dice Antonello Cracolici, assessore regionale all’Agricoltura, a proposito delle disposizioni inserite nell’articolo 55 della finanziaria in discussione all’Ars. “Un’altra importante novità riguarda la ‘messa a regime’ del sistema: da ora in poi – aggiunge Cracolici – ogni anno potranno essere presentate domande per la ristrutturazione dei debiti contratti fino al 31 dicembre dell’anno precedente. Fino ad oggi invece il sistema era ‘bloccato’ al 2010″. La stessa norma prevede inoltre che le richieste di capitalizzazione per le società cooperative agricole non debbano più essere presentate dai singoli soci ma possano essere presentate dalla cooperativa o delle società. “Questo consente – conclude Cracolici – di rafforzare il nostro sistema di imprese e di accrescere la loro competitività”.

17. 44 Crocetta: “La norma appena approvata su Spi garantisce i lavoratori dell’azienda che, in caso di trasferimento delle funzioni alla Sas, sarebbero automaticamente trasferiti alla nuova società mantenendo il posto di lavoro”.

17.35 Aula nuovamente sospesa.

17.29 Sala d’Ercole passa all’esame dell’articolo 74 relativo alla costituzione un fondo unico nel patrimonio dell’Irfis Finsicilia S.p.A. per favorire l’accesso al credito delle Piccole e medie imprese siciliane.

17.22 Approvato l’articolo 65. Per l’esercizio finanziario 2016 è autorizzato il pagamento del saldo dei corrispettivi dovuti alla Sicilia patrimonio immobiliare S.p.A., discendenti dal relativo contratto di servizio, per una spesa di un milione e 921 mila euro. Per il finanziamento di un contratto di servizio aggiuntivo per l’affidamento alla società partecipata Servizi ausiliaria Sicilia è prevista, invece, una spesa annua di un milione e mezzo di euro per il triennio 2016-2018. Passa l’emendamento del governo che prevede, in caso di liquidazione di società partecipate, che il personale dipendente confluisca nella società che ne assuma le funzioni, fatti salvi gli equilibri finanziari della società stessa.

17.15L’approvazione della norma che stanzia 10 milioni per il fondo di rotazione Crias è un segnale a sostegno dell’artigianato e della piccola e media impresa, ma da solo non basta di certo. Oltretutto non è uno stanziamento diretto ma è legato ai fondi Pac”. Lo dice Giuseppe Cascone, presidente regionale della Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) a proposito dell’approvazione dell’articolo 55 della finanziaria. Siamo di fronte ad una misura positiva ottenuto soprattutto grazie alla buona volontà di alcuni parlamentari che in commissione e in aula hanno sostenuto la norma – aggiunge Cascone – ma purtroppo rappresenta solo ‘una goccia nel mare’ di fronte alle richieste delle categorie produttive. Adesso servono scelte coraggiose – conclude il presidente regionale della Cna – nella direzione dell’utilizzo delle risorse europee per aumentare i fondi di rotazione per il credito agevolato”.

17.12Il Parlamento ha sostenuto coralmente la norma che consente esenzioni per auto e moto d’epoca anche ventennali,allineando l’isola a quanto già previsto da altre regioni”. Lo dice Marika Cirone a proposito della norma votata dall’aula che sancisce una riduzione della tassa automobilistica per i collezionisti di auto storiche dell’isola. “La norma approvata – continua la parlamentare Pd – rilancia anche un indotto specialistico di mercato, che gravita attorno al collezionismo, e un segmento turistico che interessa nei fine settimana piccoli e grandi comuni. Con la norma – conclude – rilanciamo il settore e valorizziamo una tradizione che affonda le sue radici in eventi come la gloriosissima Targa Florio”.

17.08 L’Aula riprende. Si discute l’articolo 65 sul pagamento del saldo dei corrispettivi dovuti alla Sicilia patrimonio immobiliare S.p.A.

16.51 La seduta è sospesa.

16.45 Approvato l’articolo 51 sui distributori di carburante. Un emendamento del Movimento cinque stelle ha introdotto l’obbligo di installare un dispositivo che consenta di quantificare con precisione il prezzo del prodotto.

16.32 Si passa all’articolo che riguarda gli impianti di distribuzione di carburanti.

16.30 Passa anche l’emendamento di Cracolici sulla ristrutturazione delle imprese agricole. Approvato poi l’articolo 55 su Ircac e Crias.

16.26 Approvato un emendamento di Falcone che prevede la possibilità di finanziare imprese di informazione locale in difficoltà economica.

16.15 “Dobbiamo approfittare di questa legge finanziaria per reperire almeno ulteriori 115 milioni di euro, oltre allo stanziamento già previsto, per il 2016. A rischio ci sono solo i bilanci dei comuni, ormai dissestati, ma soprattutto i servizi sociali e di assistenza per i più deboli. Va raccolto il grido di allarme che viene dai sindaci siciliani rispetto ai tagli dei trasferimenti regionali ai comuni. Negli ultimi anni i fondi per gli Enti Locali sono passati da 900 milioni e 300 milioni di euro. Si proceda a tagliare su tutti i capitoli del bilancio regionale per trovare le somme da erogare in più ai comuni siciliani”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia all’Ars.

15.50 “Riproporremo come disegno di legge la norma che prevede il tetto agli stipendi dei dirigenti degli enti e delle partecipate della Regione”. Lo dicono il presidente Alice Anselmo ed il vice presidente del gruppo parlamentare PD Giovanni Panepinto a proposito dell’articolo 78 della finanziaria che prevedeva un limite massimo ai compensi, prima reso inapplicabile con l’ulteriore riduzione e poi bocciato con voto segreto durante l’esame dell’aula. “ E’ indispensabile – spiegano – che si torni a discutere al più presto di una norma votata all’unanimità in commissione bilancio e poi resa inapplicabile dal gioco del voto segreto. Chiederemo al presidente dell’Ars Ardizzone ed ai capigruppo di maggioranza – concludono – che il ddl venga stralciato ed inviato alla commissione di merito per la valutazione, affinché venga esitato un ddl che arrivi all’esame dell’aula già subito dopo la chiusura della sessione di bilancio ed affronti il tema in maniera organica”.

15.45 L’assessore all’agricoltura Cracolici propone un emendamento che punta ad andare in contro, anche attraverso agevolazioni fiscali, alle aziende agricole in difficoltà economiche.

15.40 Si passa all’articolo 55: prevede lo stanziamento di dieci milioni per il fondo unico dell’Ircac e di altri dieci milioni per il fondo di rotazione della Crias.

15.37 Sono ancora 26 gli articoli da approvare, 14 quelli stralciati.

15.35 Approvato l’articolo 52 in materia di “tassa di circolazione”.

15.30 Si passa all’articolo 52, che detta disposizioni in materia di tassa di circolazione. La norma istituisce un registro regionale per i veicoli di interesse storico collezionistico e d’epoca. L’iscrizione comporta l’esenzione del pagamento delle tasse automobilistiche e l’ingresso gratuito nelle Ztl dei comuni in Sicilia

15.22 Approvato l’articolo 50 sul trasporto per le isole minori. L’articolo prevede anche un incremento ai finanziamenti, pari a 7 milioni di euro.

Si riparte dal cinquanta. L’articolo della Finanziaria che finanzia il trasporto da e per le isole minori oltre al trasporto ferroviario. In particolare, l’articolo prevede la possibilità che i collegamenti con le isole possano essere effettuati anche ‘con mezzi alternativi a quelli marittimi’. Ma ancora il cammino vero l’approvazione della legge di stabilità è lunghissimo. E il presidente dell’Ars Ardizzone ha già avvertito: “Lavoreremo anche nel weekend”.

Intanto, non si placano le polemiche in Aula. “Un attacco frontale ai soggetti svantaggiati, in nome dei tagli …selvaggi e indiscriminati della spesa”. Così Pietro Alongi in merito all’articolo 89 della Finanziaria che disciplina l’integrazione scolastica dei ragazzi con handicap grave. Il vicepresidente della IV commissione invita il governo a ritirarlo per mantenere quantomeno lo statu quo. “Nei particolari – spiega – questo progetto che attaccheremo fermamente in Aula se non venisse ritirato, non tiene conto della peculiarità e della specificità di centinaia di operatori Osa-Oss i quali, nei decenni, hanno svolto un servizio che, al momento, sono gli unici di grado di espletare. Tant’è che, la norma a oggi vigente, prevede il reimpiego dello stesso personale ormai qualificato, anche in caso di subentro di una nuova cooperativa alla gestione dell’importante e umanitaria prestazione. Al contrario, l’articolo governativo – continua il deputato Ncd – specificherebbe il “prioritario ricorso alle convenzioni con le istituzioni scolastiche”. Insomma, l’ausilio agli studenti portatori di grave handicap, compresi gli interventi igienico-sanitari, sarebbe affidato ai bidelli…. Considerato che difficilmente il personale interno con il profilo di collaboratore scolastico è dotato delle specifiche professionalità – conclude su questo tema Alongi – ancora una volta, a pagarne le spese sarebbero i ragazzi diversamente abili, i più deboli. Se il governo non dovesse ritirare l’articolo, dannoso sotto tutti i punti di vista che, oltretutto, lascerebbe senza lavoro quasi 800 operatori Osa-Oss nell’Isola, chiederò a gran voce il voto contrario di Sala d’Ercole, certo della coscienza civica dei miei colleghi deputati”.

A margine, Pietro Alongi, dopo “lo scellerato azzeramento del capitolo di spesa del Bilancio per le comunità alloggio dei pazienti dimessi dagli ospedali psichiatrici” lancia un altro appello al governo: “Accoratamente, chiedo che, affinché su questo specifico si possa intervenire con le risorse sostitutive del Ssn, occorrerà approvare con estrema urgenza il regolamento per l’integrazione socio sanitaria. Praticamente, per una volta, evitiamo i tempi geologici della burocrazia regionale a che non si procuri una grave vacatio nell’assistenza, nel ricovero di questi soggetti svantaggiati con l’aggravante del nocumento che si procurerebbe anche alle loro famiglie e ai sindaci con i Municipi già in crisi finanziaria sui quali ricadrebbero la responsabilità e l’onere economico”.

“Un importante risultato per il comparto zootecnico, quindi per la Sicilia”. Così il presidente della commissione bilancio Vincenzo Vinciullo ha commentato il voto favorevole dell’Aula che autorizza, per il 2016, la spesa di 785.000 euro da impiegare nella prosecuzione dell’incentivazione all’acquisto e all’impiego di capi riproduttori” lo dice un soddisfatto Vincenzo Vinciullo cui si deve la norma stessa. Il presidente della Commissione Bilancio ha chiesto e ottenuto che l’articolo 84 della Finanziaria, arrivato in Aula composto da due commi, fosse votato per parti separate “proprio per esser certo che questa indispensabile spesa per la zootecnica isolana fosse salvata”. “Gli allevatori siciliani – ha concluso l’On. Vinciullo – potranno così continuare nella ora opera volta al miglioramento delle razze, con evidente agio anche per l’economia dell’Isola”.

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