Effetto Oikos, caos sulla discarica | Le autorizzazioni restano un rebus - Live Sicilia

Effetto Oikos, caos sulla discarica | Le autorizzazioni restano un rebus

Il sindaco di Misterbianco, Di Guardo: "L’assessore Contraffatto ha dichiarato che entro aprile o maggio l’impianto sarà chiuso. Noi la prendiamo in parola e se ciò non accadrà siamo disposti a coricarci davanti il Palazzo d’Orleans”.

CATANIA. E’ bastato poco perché si passasse dal parlare della chiusura della discarica a finire per argomentare l’ipotesi di rinnovo della autorizzazione integrale ambientale 221/2009. Eppure, inverosimilmente, è stato questo ieri l’oggetto della conferenza dei servizi tenutasi a Palermo. L’incontro di è stato convocato a seguito delle ordinanze di sospensione cautelari n 11/!2 del gennaio 2016 con le quali il CGA di Palermo ha accolto la richiesta di sospensione cautelativa della sentenza del Tar Sicilia 1810/2015. In buona sostanza, il CGA ha ritenuto indispensabile sospendere (non ribaltare) in via cautelativa l’esecutività della decisione con cui la sezione staccata di Catania il 29 giugno 2015 rigettò il ricorso intrapreso dalla ditta Oikos la quale chiedeva l’annullamento del diniego delle Aia. Insomma, un matassa sempre più difficile da sbrogliare. In concomitanza della riunione di ieri a cui erano presenti, fra gli altri, A.R.P.A, i comuni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, S.R.R., e A.R.T.A, i comitati no discarica hanno protestato di fronte palazzo d’Orleans dove si è tenuta la conferenza dei servizi. Un incontro interlocutorio in cui tutti hanno ribadito la propria posizione e per la prima volta i due comuni Misterbianco e Motta Sant’Anastasia.

Secondo la ditta Oikos, la decisione del CGA predisporrebbe le condizioni per richiedere il rinnovo dell’autorizzazione già revocata. “L’effetto conformativo della predetta ordinanza, – si legge nell’istanza presentata dalla Oikos, quale ditta interessata da una procedura interdittiva antimafia – che l’amministrazione è obbligata ad osservare, consiste nel procedere al rinnovo della A.I.A a favore della società istante”. Non tarda ad arrivare la risposta del dirigente Antonio Patella, del dipartimento dell’Acqua e rifiuti, che avrebbe precisato che “i contenuti dell’ordinanza in nessuna parte riguarderebbero l’esito del procedimento amministrativo”, ma al contrario “obbligano – si legge nel verbale della conferenza – al momento ed in attesa della sentenza di merito, l’amministrazione alla riapertura del procedimento amministrativo che si era originariamente concluso con l’impugnato provvedimento 1143/2014 che disponeva il diniego delle Aia e l’onere per la Oikos di presentare un progetto di chiusura”.

Patella inoltre avrebbe sottolineato, nel corso della riunione, come il riesame della AIA 221/2009 necessità in realtà di un nuovo piano istruttorio che dovrebbe essere presentato dalla ditta Oikos. Un piano di cui la ditta ieri non disponeva e la cui mancanza avrebbe fatto saltare il rinnovo, appunto. Si è trattato dunque di un incontro interlocutorio in cui tutti hanno ribadito la proprio posizione. Ma c’è stato un fatto nuovo e inaspettato: per la prima volta ieri due comuni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia sarebbero stati unanimi nel affermare la loro contrarietà al perseguimento dell’operatività della discarica. Anastasio Carrà, infatti, in maniera chiara e incisiva si sarebbe rimesso alla volontà dei cittadini e del Consiglio che di recente lo avrebbe pressato non poco su questo argomento. In merito, invece, alla nota diramata dalla ditta Oikos, i comitati rispondono: “Non ci spaventano le minacce. Ancora tutto è da stabilire”. Insomma, la partita è ancora aperta. Tutto verrà deciso nei prossimi incontri.

La nota del sindaco di Misterbiano Nino DI Guardo: “C’è una questione giuridica – ha detto stamani il sindaco Di Guardo – ma c’è anche una questione squisitamente politica che intendiamo portare avanti con la richiesta di incontro. Da 40 anni subiamo le conseguenze nefaste di un mostro ecologico illegittimo ed abbiamo il diritto di dire basta. L’assessore Contraffatto – ha continuato il sindaco – ha dichiarato che entro aprile o maggio l’impianto sarà chiuso. Noi la prendiamo in parola e se ciò non accadrà siamo disposti a coricarci davanti il Palazzo d’Orleans”.

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