Ztl, dagli uffici stop al consiglio| "Sulle tariffe decide la giunta" - Live Sicilia

Ztl, dagli uffici stop al consiglio| “Sulle tariffe decide la giunta”

Giornata ad alta tensione a Sala delle Lapidi e adesso è caos sulle zone a traffico limitato.

PALERMO – Ztl, che caos. Oggi il consiglio comunale avrebbe dovuto votare la mozione delle opposizioni e l’atto di indirizzo proposto dalla maggioranza per rendere obbligatorio un regolamento di Sala delle Lapidi prima della partenza delle zone a traffico limitato.

Ma nel pomeriggio il colpo di scena: gli uffici hanno infatti sentenziato che sulle tariffe la competenza è della giunta e non del consiglio, nonostante quest’ultimo le abbia votate nel contratto di servizio Amat. Una presa di posizione che ha gettato l’Aula nello scompiglio e ha reso ancor più ingarbugliata una situazione di per sé non semplice. Gli uffici infatti citano alcune sentenze del Tar ma non tengono conto dell’articolo contenuto nella Finanziaria regionale che, giusto o sbagliato che sia, resta in vigore e modifica il quadro normativo. Inoltre, se il consiglio approvasse l’atto di indirizzo o la mozione, renderebbe ancor più caotico il quadro, per non parlare del fatto che Sala delle Lapidi può comunque stabilire chi entra e chi no in Ztl, al netto delle tariffe.

Mercoledì prossimo il consiglio comunale dovrà confrontarsi con l’Avvocato generale, il Segretario generale e il Ragioniere generale ma l’impressione è che, senza un intervento del sindaco in persona, la questione rimarrà intricata malgrado da lunedì parta la vendita dei pass. L’Aula a questo punto potrebbe chiedere la revoca della parte del contratto Amat sulle Ztl, così come sono possibili i ricorsi.

“Continua l’arroganza di una amministrazione che considera i palermitani dei sudditi bypassando i loro rappresentanti in Consiglio e andando a testa bassa – dice il capogruppo di Comitati Civici Filippo Occhipinti – chiediamo che la nota portata oggi dagli uffici sia confermata nei contenuti dal Segretario generale e dall’Avvocatura generale del Comune. Lo sosteniamo da sempre, l’unica soluzione è il Tar che si pronuncerà nel merito di questa abominevole Ztl che é e rimane uno strumento per fare cassa”.

“Noi abbiamo raggiunto 27 firme in consiglio per decretare lo stop alle ztl 1 e 2 – dice il capogruppo di Fi Giulio Tantillo – noi portiamo avanti la mozione, il regolamento va fatto. A questo punto ci auguriamo che prevalga la ragionevolezza e che il sindaco venga in Aula, anche se le dichiarazioni dell’assessore non sembrano mostrare alcuna apertura. Noi non consentiremo loro di scavalcare il consiglio. Aspetteremo che il sindaco ci dica cosa ne pensa, anche se non capiamo se il suo silenzio sia un modo per condividere oppure no quanto dice l’assessore”.

“Le opposizioni in consiglio comunale continuano a sbagliare, anche adesso che c’è il parere degli uffici con a supporto alcune sentenze del Tar dove si attribuiscono in maniera chiara le corrette competenze in tema tariffario – dice Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista Palermo – Le Ztl così come votate dal consiglio comunale sono la sola strada percorribile che coniughi un provvedimento di carattere ambientale, la salvaguardia dell’azienda e dei livelli occupazionali e il reperimento delle risorse economiche necessarie al servizio di trasporto pubblico sia per il funzionamento del tram che per il rilancio del servizio su gomma. Ormai è chiaro a tutti – continua Fumetta – che dietro questo tentativo di creare un polverone giornaliero, che genera confusione nei palermitani, non c’è solo il qualunquismo di qualche consigliere comunale per raccattare qualche voto ma un disegno preciso di Forza Italia, delle destre e di parte del Partito Democratico per far fallire l’Amat, e affidarne la parte più redditizia del servizio ai privati esattamente come avviene in altre città d’Italia, chiudendo gli occhi sui costi sociali che ciò significa. Mi auguro che alla luce del pronunciamento degli uffici le opposizioni recuperino il senso istituzionale e ritengano chiusa questa vicenda”.

“La tensione e le prese di posizione sulle Ztl non lasciano immaginare niente di buono per la nostra città – dice il presidente della commissione Attività produttive del comune di Palermo Paolo Caracausi (Idv) – Il consiglio comunale responsabilmente ha approvato il contratto di servizio Amat e l’istituzione delle Ztl, rimandando la regolamentazione a un mese prima dell’approvazione del bilancio con l’intento di rivedere le agevolazioni a favore dei cittadini. I toni e la posizione dell’assessore Catania non sono tollerabili perché vanno in una direzione diversa rispetto a quella del sindaco Orlando che non ha mai mancato di ringraziare il consiglio che, responsabilmente, sugli atti importanti ha risposto positivamente. Ritengo che il sindaco anche stavolta debba scendere in campo e prendere in mano la situazione, se vogliamo che le Ztl non siano un flop e diano quelle risposte che tutti i cittadini si aspettano. Nessuno vuole fermare le Ztl, ma l’obiettivo di tutte le forze politiche è di apportare accorgimenti utili che ci vengono chiesti dalle associazioni di categoria, dai residenti e dai lavoratori”.

“Dopo essersi piegato ai voleri del sindaco Orlando e della sua Giunta dando l’assenso all’istituzione delle ZTL, adesso il Consiglio Comunale cerca di salvare la faccia. Ma ormai è troppo tardi, l’unica soluzione contro le ZTL è il referendum dei cittadini palermitani”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Alla vigilia dello scorso Natale, diversi miei colleghi consiglieri, rimanendo in Aula e mantenendo così il numero legale, permisero che si votasse la delibera presentata dalla Giunta con la quale venivano istituite le ZTL, un clamoroso autogol che io, abbandonando i lavori del consiglio in segno di protesta, denunciai già allora ma che nessuno ascoltò. Anzi, qualche ora dopo furono tutti in coda a farsi i selfie con Orlando e qualche giorno dopo pure con Crocetta e il ministro Delrio nel giorno dell’inaugurazione del tram, mentre io e un manipolo di cittadini protestavamo davanti la stazione Notarbartolo contro le ZTL. Adesso, tutti i consiglieri che allora dissero sì o favorirono con la loro scelta di restare in Aula l’approvazione della delibera, sembrano esserselo dimenticato e gridano “al lupo al lupo”. Ma, i palermitani hanno la memoria lunga e sicuramente si ricordano di quel voto, che di fatto sancì l’autodelegittimazione dello stesso Consiglio. Se vogliamo davvero impedire che le ZTL diventino realtà, dobbiamo fare in modo che i palermitani possano al più presto esprimere la propria idea attraverso il referendum, che sicuramente vedrà la massiccia partecipazione dei cittadini e la conseguente vittoria del no a quest’ennesima tassa che rischia di provocare ulteriori gravissimi danni all’economia palermitana. Insomma, come avrebbe detto Totò: “Cari consiglieri, ma fatemi il piacere…”.


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