L'assassinio di Nicola D'Antrassi |Scordia non dimentica "l'avvocato" - Live Sicilia

L’assassinio di Nicola D’Antrassi |Scordia non dimentica “l’avvocato”

L'imprenditore agricolo, una delle tante vittime di mafia, è stato ucciso 27 anni fa.

L'anniversario
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CATANIA – Sono trascorsi 27 anni dall’assassinio di Nicola D’Antrassi. Domani, 11 marzo, alle 18 la città di Scordia lo ricorderà con un raduno al Largo che porta il nome dell’imprenditore ucciso dalla mafia. Il sindaco Franco Tambone e il presidente dell’Associazione AS.A.E.S. Maurizio Guercio invitano i cittadini a non mancare all’appuntamento che si concludera con la deposizione di una corona d’alloro. “Nicola D’Antrassi, il suo sacrificio rimane esempio per gli imprenditori e i cittadini tutti” si legge nella locandina che promuove le celebrazioni commemorative. Un momento per ricordare e non dimenticare: perchè l’esercizio della memoria è uno dei tasselli per la lotta al crimine e per la diffusione della cultura della legalità.

Erano le 19 del’11 marzo 1989. Una sera maledetta per Scordia. L’avvocato D’Antrassi, così era chiamato in paese l’imprenditore originario della provincia di Latina, scese dalla macchina per andare a prendere un caffè al noto bar “La Bussola”. Un sicario gli si avvicinò alle spalle e gli sparò un colpo di pistola alla testa.  “Aveva denunciato infiltrazioni malavitose nell’agrumicoltura” è quanto si legge vicino alla sua foto nel sito dedicato alle vittime di mafia. Non sono mancate le minacce, i tentativi di intimidazione, le telefonate minatorie e le richieste di pizzo. Nicola non si è mai piegato. Nonostante gli atti incendiari al suo stabilimento.  Quel pomeriggio di 27 anni fà arrivò una telefonata. “Ci vediamo per un caffè alla Bussola”. Ad attenderlo c’era il suo killer che ancora oggi non ha un volto.

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