La replica di Antonio Ingroia: |"Sono nel giusto e andrò avanti" - Live Sicilia

La replica di Antonio Ingroia: |”Sono nel giusto e andrò avanti”

Antonio Ingroia

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota dell'ex pm.

LA NOTA
di
3 min di lettura

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Antonio Ingroia.

“Siccome Live Sicilia è stata informata da qualche male informato che ha evidentemente interesse a disinformare, e che dall’interno dei pubblici ufficifarebbe meglio ad impiegare il suo tempo, lautamente retribuito, a risolvere i tanti problemi dei siciliani a causa dei tanti disservizi pubblici, piuttosto che ostacolare l’azione di ripristino della legalità, di miglioramento dell’efficienza dei servizi e di taglio delle spese che da anni sto portando avanti, occorre ristabilire la verità dei fatti per neutralizzare ogni tentativo di depistare l’attenzione dell’opinione pubblica siciliana.

E quindi ritengo utile qualche chiarimento:
1) E’ falso che sia applicabile al caso del ricorso in questione la cosiddetta “circolare Armao” perché, a prescindere da ogni considerazione sulla non comprimibilità da parte di una circolare regionale della possibilità di adire la giurisdizione amministrativa per chiedere l’annullamento di provvedimenti amministrativi illegittimi, risulta invece evidente dal tenore letterale che la circolare si riferisce al ricorso all’autorità giudiziaria ordinaria e non a quella amministrativa. Infatti, l’art. 9 della circolare, come l’art. 12 della Convenzione Quadro fra SIeSE e Regione Siciliana, prevedono espressamente l’attivazione di “tentativi di mediazione”, tipici delle controversie civilistiche, prima di adire l’Autorità Giudiziaria, solo in relazione a problematiche riguardanti applicazione, attuazione e interpretazione “della Convenzione e dei consequenziali Contratti di Servizio”. In questo caso il ricorso al Tar contesta invece l’esercizio illegittimo del potere pubblicistico di verifica del Piano economico annuale e del piano dei servizi e del personale previsto dall’art. 33 della successiva Legge regionale 9/2015, e quindi non ha nulla a che vedere con la Convenzione Quadro e in ogni caso, non ha nulla a che vedere con l’applicazione, attuazione e interpretazione delle prescrizioni generali contenute nella Convenzione stessa e ancor meno dei Contratti di Servizio (che non sono stati ancora neppure stipulati, a causa di gravi ritardi dell’Amministrazione Regionale!).

2) E’ insostenibile che, in conseguenza di ciò, si possa revocare la Convenzione con SIeSE, perché – tutt’al più – conseguirebbe solo l’obbligo di comunicare il tutto alla Corte dei Conti, comunicazione da cui SIeSE non avrebbe nulla da temere, visto che con la sua prima decisione il TAR ha fissato l’udienza di merito secondo l’articolo 55 del codice che prevede che “Il tribunale amministrativo regionale, in sede cautelare, se ritiene che le esigenze del ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito, fissa con ordinanza collegiale la data della discussione del ricorso nel merito”; in altri termini una lite tutt’altro che temeraria che semmai potrà interessare la Corte dei Conti sotto profili diversi da quelli agitati nell’articolo e non certo di preoccupazione per la Società. Piuttosto stupisce e preoccupa l’intento che pare intimidatorio della diffusione di tali errate informazioni a mezzo stampa all’indomani di una decisione del TAR che ha dato un primo riconoscimento di fondatezza alle ragioni della Società da me amministrata. Il che conferma il “vizietto” ditaluni pubblici ufficiali regionali a far filtrare alla stampa false, tendenziose e minacciose notizie in modo assai più deteriore di quanto sia mai avvenuto da alcuni uffici giudiziari, che di ciò sono stati spesso accusati in questi anni… Comunque, proprio per la mia storia ed esperienza professionale, non mi farò certo intimidire da questi sistemi, non essendoci riuscite organizzazioni criminali ben più pericolose. E quindi andrò avanti per la mia strada di sviluppo e legalità”. 

Antonio Ingroia


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI