PALERMO – “Mi sono ritrovato sotto una pioggia di calci, pugni e non so cos’altro, per mano di un branco di piccoli delinquenti. Senza una ragione, senza averne capito niente, senza nemmeno avere il tempo di realizzare e reagire in alcun modo”. Inizia così la drammatico racconto di una notte di follia, in cui ad avere la peggio è stata una coppia di fidanzati. Entrambi trentenni, sabato sera sono stati presi di mira da una decina di ragazzi, “tutti giovanissimi, sono sbucati dal nulla”, raccontano le vittime dell’ennesima aggressione nel cuore del centro storico. Marco e Melissa sono stati minacciati e picchiati.
Contro di loro i malviventi hanno sferrato calci e pugni, impugnando il collo di una bottiglia rotta. Pura violenza che ha preso vita in discesa Maccheronai, la strada che da piazza San Domenico conduce in piazza Caracciolo, nei pressi di un noto locale della Vucciria. Ancora una volta un’aggressione in una delle zone della movida palermitana, dove l’allarme sicurezza cresce ormai da tempo in seguito alle rapine e alle risse avvenute negli ultimi mesi. Il terrore, stavolta, ha avvolto i due giovani che stavano per tornare a casa. “Avevamo trascorso una serata nella zona – racconta Melissa – non andavano da tempo alla Vucciria e non ci metterò mai più piede”. Nelle parole della giovane, nata in Germania e a Palermo da dieci anni, ci sono rabbia e delusione: “Non riesco a descrivere la sensazione di quella bottiglia rotta puntata davanti alla mia faccia. Da non palermitana mi rendo conto di amare questa città, ma di considerarla allo stesso tempo maledetta. Quando siamo stati aggrediti c’è stato il fuggi-fuggi. La folla è sparita, dieci giovani hanno seminato il terrore ed hanno preso di mira il mio fidanzato. L’hanno scaraventato per terra, preso a calci. Sono rimasta da sola. A quel punto non potevo lasciarlo lì e ho tentato di difenderlo. Mi hanno bloccato, strappato i capelli, minacciato con la bottiglia rotta di una birra. Quando si sono dati alla fuga mi sono accorta che avevano preso il mio cellulare. Non riuscivamo a muoverci”.
Le conseguenza di quella violenza, infatti, sono adesso sia fisiche che morali. “Marco oggi non riesce a muoversi, ha dolori, lividi ed escoriazioni in diverse parti del corpo, sta male. Io mi sono svegliata coi miei capelli strappati sul cuscino. Abbiamo denunciato tutto ai carabinieri, adesso non ci resta che sperare che questi delinquenti siano rintracciati”.
Pestati per un telefonino. Alla fine la banda è andata via soltanto con lo smartphone della ragazza ed ha fatto perdere le proprie tracce tra i vicoli del quartiere. “Non andavo alla Vucciria da quasi un anno ormai ed ero contento – scrive Marco in un suo post su Facebook. – Alla prima occasione in cui ci ho rimesso piede ho assistito al degrado più puro sulla mia pelle e, ahimè, seppur in minor misura su quella della mia donna, tra l’altro l’unica a cercare di intervenire (cosa che non avrei mai voluto permettere). Mentre io ero a terra, impotente, sotto una grandine di colpi e non potevo vedere e capirne niente. Sto bene in fin dei conti, poteva andarmi anche peggio. Mia madre mi ha fatto duro e dopo incessanti minuti ad incassare mi sono rialzato in piedi, dritto, fermo, elettrico, testa alta e dignità integra. Ho vari segni sulla faccia, la schiena fracassata, le gambe, le braccia, le spalle doloranti. Ma le ferite più profonde non sono quelle fisiche, perché quelle passeranno. Mi preoccupano la povertà d’animo, d’intelligenza, di virtù e di valori, di cultura e di rispetto, di umanità, quello che mi terrorizza e che mi conferma che siamo in tempi sempre più bui, tristi e disperati. Non me lo merito, non ce lo meritiamo, sono una persona buona e non stavo facendo del male a nessuno, anzi, cercavo proprio di evitarlo”.
Lo stesso rammarico che negli scorsi mesi hanno manifestato le vittime di assalti altrettanto violenti, avvenuti sempre nel centro storico. Ultima, in ordine di tempo, la rapina ai danni dello chef del ristorante “Bocum”, picchiato e derubato. Alcuni mesi prima nel mirino era finito l’attore Paolo Mannina, preso a calci e pugni dal branco a pochi metri da piazza Caracciolo. Marco R., invece, giovane palermitano, è stato pestato a pochi metri da casa. “E’ terribile accorgersi che l’anima della Vucciria è ormai finita nel baratro – conclude Melissa -. Mi chiedo, oggi, cosa dipingerebbe Guttuso”.
Risultato che nessuno andrà più da quelle parti e così grazie a un branco di teppistelli le attività commerciali moriranno
Ecco il risultato del degrado morale e materiale di questa città. Questa è una sconfitta per tutti. A quando l’esercito in questi luoghi / non luoghi? Davvero un forte abbraccio agli sfortunato protagonisti.
Mi auguro che vengano presi e mi auguro che i Carabinieri controllino bene eventuali telecamere della zona ad ampio raggio(non solo quelle dei paraggi nelle direzioni da dove sono venuti e da dove se ne sono andati ma di tutto il quartiere metro quadrato per metro quadrato)e poi penso che in città ci vorrebbe un sistema di videosorveglianza e l’Esercito per presidiare queste zone degradate del centro e delle periferie con un controllo maggiore di altre forze dell’ordine(in aggiunta a quelle che sono già presenti) ed anche con Militari dell’Esercito
Visto com’è eccitante Palermo? Orlando l’aveva detto!
Non siete contenti di un sindaco che non riesce a mettere una volante nei pressi dei luoghi più “caldi” della città?
Ricordiamocene alle elezioni!
Se morissero le attività commerciali abusive non mi dispiacerebbe.
Prevenire presidiando il territorio e se è il caso reprimere. Un po’ di sane manganellate a volte potrebbero servire più di ogni altra cosa…
sempre peggio…
Per favore, se li prendono, mettete la notizia in prima pagina con nomi, cognomi, fotografie ed indirizzi di residenza.
ORLANDO DICHIARA CHE LA CITTA` E` SICURA!!!!
Il sindaco…. e vuole pure ricandidarsi ma mi faccia il piacere…..
per avere delle volanti rivolgiti o al prefetto o al ministro degli interni tuo alleato……ma de che parli?
e sarebbe una ottima cosa considerando abusivismo, spaccio, e la presenza massiccia della mafia in queste zone……………
Non esistono controlli…ma come mai sapendo che in questo posto si trova veramente di tutto?? Ma da chi siamo tutelati!!
Prendeteli e buttate le chiavi per almeno 10 anni, la prossima volta ci penseranno 2 volte.
Che si chiudano per ragioni di ordine pubblico tutti i locali delle zone interessate alle aggressioni . Poi vedrete come verranno consegnati belli impacchettati alle autorita’ gli autori dei misfatti !!
Il salotto d’europa orlandiano…
Meglio stare alla larga dai palermitani
Se non ci andasse più nessuno in questi luoghi degradati, forse gli stesi commercianti farebbero qualcosa per evitare la chiusura delle loro attività, visto che le forze dell’ordine sono assenti (e dire che sappiamo tutti cosa succede in quelle zone specie il sabato sera).
Sono stato aggredito anche io in passato da 8/10 persone bastoni alla mano…la violenza del branco…lo schifo dell’uomo…anche io ho subito secondi interminabili di calci e pugni, e quando quei miserabili e vili hanno visto questo omone di 190 cm x 130 kg alzarsi sanguinante e sfidarli sapete cosa hanno fatto?….sono scappati.
Evito di rispondere al commento di cui sopra, non fosse altro per la mia determinata risposta in merito al verbo morte, sicuramente andrei oltre in un campo che a freddo non mi appartiene ma che risorge prepotentemente ogni qualvolta sento un 10Vs1 e la meschinità umana condita da vilta’. Tanto vi dovevo, e tanto era il pensiero a questa GRANDE coppia….forza ragazzi sono con voi. Un abbraccio e un “pensiero” per qualche altro che meriterebbe ben diverso trattamento. ad maiora.