Amt, il 21 aprile nuova astensione |Ecco le ragioni dello sciopero - Live Sicilia

Amt, il 21 aprile nuova astensione |Ecco le ragioni dello sciopero

La Fast Confsal spiega il perchè il personale viaggiante e di officina si asterrà dal lavoro.

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CATANIA – A due settimane dalla nuova astensione dal servizio di personale viaggiante e di officina, la Fast Confsal spiega le ragioni del nuovo sciopero dei dipendenti Amt. le difficoltà economiche dell’azienda di trasporto, stanno infatti suscitando preoccupazione tra i sindacati e rabbia tra i dipendenti per i rischi connessi alla situazione di bilancio sulla tenuta occupazionale e sull’efficienza del servizio dove già da mesi si registrano disservizi, con i tagli delle corse e i tempi di attesa allungati a dismisura. Ecco la nota in cui il sindacato spiega le ragioni per la nuova manifestazione di protesta.

“A farne le spese sono i cittadini e gli autisti – spiega Giovanni Lo Schiavo, segretario regionale Fast – Confsal – uniti dalla necessità di avere un Azienda moderna, per un servizio di trasporto pubblico efficiente ed efficace. Abbiamo consapevolezza del fatto che la vetustà del parco mezzi e un ciclo manutentivo costoso ed inefficace, hanno condotto contemporaneamente a costi fuori norma e ad inefficienza dei mezzi. Come, del resto – procede – abbiamo motivo di credere che la non curanza delle istituzioni, sviluppatasi nel tempo, ma anche ragioni squisitamente gestionali, hanno provocato l’inesorabile declino della Partecipata del Comune di Catania. Infatti – aggiunge –  se da un lato, la sostenibilità economica dell’AMT/S.p.A., grazie al taglio dei contributi e alla mancanza di un Piano industriale e di Riequilibrio Economico, contenente le misure necessarie “per il salvataggio della Società” continua a scivolare più in basso, dall’altro, il suo Presidente, in barba alla crisi, non ha lesinato a conferire consulenze a gogò, per gli anni : 2014, 2015 e 2016”.

“Di converso, la Direzione Generale della Società, è andata alla ricerca esasperata di una quanto mai discutibilissima riorganizzazione del lavoro, tutta basata, sulla unilaterale ed illegittima applicazione della flessibilità sui turni di lavoro degli Operatori di Esercizio, i quali, non sono più disponibili ad accettare solo sacrifici e tagli fini a se stessi”.

Stante l’attuale situazione venutasi a creare, abbiamo motivi fondati per ritenere che è in discussione il servizio pubblico a Catania!

In attesa di risposte concrete da parte del Socio Unico, dell’Amministrazione Comunale e del Management aziendale, riteniamo invece che per risanare l’AMT/S.p.A., si debba intervenire senza ulteriore indugio: sull’aumento dei ricavi e sulla riduzione dell’evasione tariffaria, sulla riorganizzazione dei servizi e della rete, sulla regolarità e sulla qualità del servizio, sul costo del lavoro e sulla produttività, sul costo delle manutenzioni e sul rinnovo del parco rotabile con l’obiettivo di costruire un’azienda sana ed efficiente, capace di garantire l’equilibrio economico, indipendente dalla politica ed in grado di avere un rapporto corretto con i lavoratori e le organizzazioni sindacali.

 

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