PALERMO – Si va a Coccaglio col dubbio allenatore. Walter Novellino è in bilico, con un solo punto raccolto in quattro partite, ma non vi sono certezze su un possibile successore. Almeno, non vi sono certezze sulla volontà di Davide Ballardini di tornare a Palermo, in una situazione ai limiti del drammatico e dopo un addio talmente traumatico da portare ad una risoluzione del contratto. Il tecnico romagnolo dovrebbe firmare un nuovo accordo con il club di viale del Fante, per tornare sulla panchina rosanero, ma dovrebbe soprattutto riconciliarsi con uno spogliatoio e un capitano che di fatto lo hanno esonerato prima di Zamparini nello scorso mese di gennaio. Ecco perché le certezze, al momento, restano poche.
Intanto Zamparini e Ballardini si incontreranno in giornata per capire se ci sono i margini per una riconciliazione. Ballardini ha più volte ammesso di aver gradito le dichiarazioni del presidente a suo favore, ma al contempo ha rifiutato di tornare in Sicilia dopo le dimissioni di Iachini. Questo perché, nel mezzo, c’è un gruppo con cui ricucire dopo le epurazioni del post Coppa Italia e dopo la lite di Coccaglio con Sorrentino. Il capitano ha dichiarato di essere pronto a stringere nuovamente la mano all’allenatore ravennate, soprattutto dopo il primo segnale di avvicinamento da parte dello stesso Ballardini. Elementi che potrebbero far pendere la bilancia dalla parte del sì nell’incontro che oggi segnerà il futuro di Walter Novellino sulla panchina del Palermo.
Un punto in quattro partite, onestamente, è uno score che con Zamparini non può non portare all’esonero. Lo sa benissimo Novellino, ormai rassegnato a qualunque tipo di scelta da parte della società, al netto soprattutto dell’atteggiamento mostrato dalla squadra. Un gruppo che non sembra certo remare a favore del tecnico, con qualche giallo da risolvere: le esclusioni di Djurdjevic e Cristante dalle convocazioni per la sfida con la Lazio sono stato il preludio a quello che si è visto poi in campo con Lazaar, al quale il tecnico ha risposto piuttosto piccato in sala stampa. Ma sempre in conferenza stampa, a Boccadifalco, Novellino aveva bacchettato i suoi alla vigilia del match con la Lazio. L’atteggiamento della squadra, come più volte sottolineato, non piace all’ex allenatore di Sampdoria e Torino, che nelle ultime due partite sembra aver perso definitivamente la bussola.
E se Novellino una settimana fa era apparso “in confusione” (Zamparini dixit), adesso sembra del tutto sfiduciato. Si attende l’esito dell’incontro con Ballardini per capire se ci sarà un ritorno o se bisognerà ricorrere ad ulteriori stratagemmi per condurre la nave in porto. Stratagemmi che potrebbero portare ad una conferma di Novellino, ancora di fatto sulla panchina del Palermo, ma in una stagione del genere tutto è possibile. E chissà che Ballardini non ricominci proprio dal luogo del delitto, quella Coccaglio dove ha di fatto messo fine alla sua avventura in rosanero.
