CATANIA – Da ieri è in corso a San Berillo un blitz antidroga della Polizia. Gli agenti delle Volanti stanno setacciando un palazzo fatiscenti di San Berillo che si affaccia su via Di Prima. Sul posto anche una gru dei Vigili del Fuoco per permettere ai poliziotti di raggiungere i tetti e le terrazze degli edifici. Un’azione mirata quella messa in campo dagli uomini delle Volanti che stanno operando con il supporto delle unità cinofile.
Una parte di via Di Prima è stata transennata e inibita al transito veicolare. L’operazione è stata pianificata per contrastare il fenomeno dello spaccio di marijuana e hashish nel rione che è gestito da diversi gruppi di extracomunitari, originari soprattutto del Mali e del Gambia. Le ispezioni servono a verificare se una delle case è usata come centro logistico e deposito per custodire lo stupefacente.
Ecco i risultati dell’operazione. Gli agenti delle volanti hanno arrestato un uomo originario del Mali, esponsabile di detenzione al fine di spaccio di hashish. L’uomo occupava uno stabile dismesso che è stato evacuato. La settimana scorsa il maliano era stato sfrattato da uno stabile in via Pistone e aveva trovato riparo in un appartamento al primo piano di un altro stabile fatiscente, già transennato dal Comune perché pericolante. I poliziotti hanno pianificato l’irruzione: a supporto il cane Jagus e i vigili del fuoco con l’autoscala. Si può accedere nell’appartamento solo dall’esterno tramite una catena fissata all’inferriata della ringhiera di un balcone. Il maliano BA Diara (classe 1994), richiedente asilo, ha lanciato una busta tra l’immondizia. All’interno vi erano 100 grammi di hashis, alcune già divise in 80 stecchette, simili a bastoncini. Il valore è di circa 1000 euro. Altri 20 grammi di hashish, ripartiti in stecchette dentro un involucro, sono stati trovati dal cane Jagus sopra il tetto di un appartamento attiguo allo stabile, che qualcuno degli stranieri vi aveva lanciato all’atto dell’irruzione della polizia. BA Diara è stato arrestato. Nell’appartamento vi erano altri nove africani, tutti originari del Gambia, i quali sono stati condotti in Questura per accertamenti.
