Zamparini attacca il Verona: | "Tutti fermi contro il Frosinone" - Live Sicilia

Zamparini attacca il Verona: | “Tutti fermi contro il Frosinone”

Il patron del Palermo sottolinea l'atteggiamento passivo degli scaligeri, soprattutto in occasione del gol dell'1-2.

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PALERMO – La corsa alla salvezza si complica, e non di poco, per un Palermo apparso sempre più spaesato contro la Juventus. Una sconfitta pesante, che non è andata giù al presidente Maurizio Zamparini: “Alla Juventus abbiamo regalato dei gol – ha ammesso Zamparini a Gr Parlamento – noi potevamo addirittura pareggiarla. Non abbiamo subito azioni eclatanti, ma dopo il 2-0 ci siamo demoralizzati”. Le notizie peggiori, però, arrivano dai campi delle dirette concorrenti. Zamparini, infatti, non le manda a dire né al Frosinone, né al Verona: “Sul gol del Frosinone – accusa Zamparini – i giocatori del Verona si sono girati dall’altra parte. Riguardatevi la partita, il presidente del Frosinone può anche offendersi. Se esiste la prova tv, allora che venga usata. La mia lamentela serve per sottolineare la mancanza di cultura in questo calcio, che non è più quella di una volta”.

Accuse gravi, quelle del patron rosanero, che non si esime però dal fare mea culpa per il penultimo posto che attualmente condannerebbe il Palermo alla Serie B: “Dobbiamo comunque ammettere gli errori commessi dalla società e dalla squadra – prosegue Zamparini -. Se il Palermo è lì, è perché ce lo abbiamo messo noi”. Nonostante tutto, non c’è spazio per il pessimismo. Perché questo Palermo è ancora in corsa per mantenere il proprio posto nell’élite del calcio italiano: “Se battiamo l’Atalanta – assicura il presidente –  allora sono sicuro che andremo a vincere anche a Frosinone. La salvezza è possibile, ma tutto dipende dalla partita di mercoledì. Battere l’Atalanta è un obbligo, anche se ieri ho visto una squadra in salute contro la Roma”.

Qualunque sia l’epilogo mercoledì sera, la posizione di Davide Ballardini sulla panchina del Palermo non appare messa in discussione. Zamparini, anzi, rimpiange di averlo cacciato precedentemente, dopo la lite con Sorrentino: “Dovevo tenerlo. Con Iachini ho fatto bene, anche se mi dispiace perché per me è un figlio, ma avrei dovuto tenere Ballardini già da prima. I nove cambi in panchina non sono tutti per colpa mia, purtroppo abbiamo avuto il problema di Schelotto, che non ha ottenuto la cittadinanza. Avrei dovuto cambiare solo Iachini, non Ballardini”. In una situazione talmente caotica, l’handicap principale per il Palermo è stato non avere una rappresentanza societaria vicina alla squadra: “Purtroppo è mancata una figura alla Rino Foschi, uno che tornerebbe immediatamente, anche se quest’anno ha dovuto dirmi di no perché è impegnato col Cesena. Trapattoni sarebbe servito come presidente, per seguire da vicino la squadra nel quotidiano”.

E sempre sul futuro societario, continuano a tenere banco le voci su una cessione immediata del club a nuovi azionisti: “Ho un appuntamento tra venerdì e la settimana prossima – ammette il patron rosanero -. Può essere più conveniente prendere il Palermo in Serie B, come ha fatto Saputo col Bologna. Alla fine ci perde Zamparini”. L’immagine di Palermo, però, dopo quanto accaduto nel match con la Lazio, appare fortemente compromessa: “I veri tifosi del Palermo non sono quei cento dei centri sociali, ma quelli che mi scrivono “coraggio, presidente. Risaliremo la china”. Io sono dispiaciuto, la prima cosa che chiesi alla piazza, una volta arrivato, è stato quello di non commettere atti di violenza. Adesso spero di trovare un successore, ma questo non è l’atteggiamento adeguato per dare la giusta immagine di Palermo, che è una città meravigliosa e civilissima. In questo momento quei cento personaggi stanno dando un’immagine non veritiera di Palermo”.

Un altro futuro da decifrare, infine, è quello di Franco Vazquez. Il fantasista italo-argentino non resterà a Palermo nella prossima stagione e su di lui si sono fiondate non solo le squadre della Serie A, ma anche altre big estere. Zamparini, però, sa bene di poter ricavare dalla sua cessione una somma importante, qualunque sia la destinazione: “Vazquez è uno dei migliori 10 italiani, è penalizzato dal giocare qui. Me lo hanno chiesto in tanti in Italia, me lo ha chiesto Berlusconi. Chi lo vuole sa già quanto vale. Se ne pagano di giocatori a 25-30 milioni, guardate voi quanto vale Vazquez, che risolve le partite da solo. La sua valutazione va tra i 25 e i 30”.


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