Allo stadio solo gli abbonati | Domani la decisione del Tar - Live Sicilia

Allo stadio solo gli abbonati | Domani la decisione del Tar

Un'immagine dello stadio Renzo Barbera

Ecco i punti del ricorso presentato dai legali della società rosanero.

PALERMO – La tifoseria del Palermo non è violenta e i sostenitori rosanero non possono essere discriminati. Si fonda su questi due punti il ricorso al Tar della società di viale del Fante contro il provvedimento del prefetto che ha deciso di consentire l’accesso al Barbera solo agli abbonati e ai tifosi della Sampdoria. Sarà presentato stamani e andrà in decisione domani. La permanenza del Palermo in serie A passa soprattutto dalle due sfide casalinghe che restano da giocare e la società non vuole rinunciare al sostegno della sua gente. Non si può escludere che analoghe disposizioni antiviolenza potrebbero arrivare anche per l’ultima di campionato contro il Verona.

Il provvedimento del prefetto tiene conto delle relazioni della Questura che si basano su quanto accaduto dentro e fuori lo stadio in occasione di Palermo-Lazio. Si parte dagli scontri in via Libertà. Secondo gli avvocati Enrico Sanseverino, Giovanni Immordino e Francesco Pantaleone, legali della società, sono stati gli stessi investigatori a sostenere che nei tafferugli avvenuti in pieno centro le ragioni del tifo siano state un pretesto per scatenare lo scontro ideologico fra rappresentanti di estrema sinistra e quelli laziali di estrema destra. Si è addirittura parlato di “agguato ideologico”. Insomma, il calcio non c’entra.

Nulla da dire su quanto accaduto all’interno dello stadio se non che, per stessa ammissione degli inquirenti, i controlli all’ingresso dell’impianto non hanno funzionato a dovere. Il prefetto parla di “negativo contegno” per il lancio di fumogeni e lo scoppio di petardi. Sul punto, però, il Palermo calcio replica ricordando che nelle ultime quattro stagioni sono state in totale dieci le multe inflitte alla società per lancio di oggetti e fumogeni in campo, l’utilizzo di raggi laser per disturbare i giocatori e qualche coro offensivo contro l’arbitro. Nulla che, però, faccia meritare ai tifosi palermitani l’appellativo di violenti. Perché è ai tifosi che la società guarda e ritiene discriminante il fatto che ai titolari di tessera del tifoso di fede blucerchiata sarà consentito l’accesso allo stadio. Perché non farlo anche con i migliaia di sostenitori rosanero anch’essi fidelizzati con l’apposita card? Sarà il Tar a decidere giovedì.


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