L'annuncio di Matteo Renzi | "In arrivo 12 miliardi per la Sicilia" - Live Sicilia

L’annuncio di Matteo Renzi | “In arrivo 12 miliardi per la Sicilia”

Il premier Matteo Renzi

Il premier ha fatto tappa a Palermo e Catania. "Lotta alla mafia è una priorità".

PALERMO – “La prossima settimana firmeremo il patto per la Sicilia”, un accordo che farà arrivare nelle casse della Regione circa 12 miliardi. Con questo annuncio il presidente del consiglio Matteo Renzi si è congedato dalle centinaia di persone che hanno riempito il deposito del tram di Roccella, a Palermo, per l’occasione trasformato in sala conferenze. Accolto dal governatore Rosario Crocetta, dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il premier ha toccato tutti i temi più caldi. C’era anche una folta rappresentanza dei lavoratori di Almaviva, il cui futuro è a rischio.

Dal palco piazzato al centro dell’insolita location, a cui facevano da sfondo due dei nuovi automezzi della linea tramviaria, il segretario del Pd ha ammesso che “il Mezzogiorno è indietro di decenni. Ma costi quel che costi, da qui ai prossimi due anni lo faremo ripartire”. E non per una “questione etica”, aggiunge. Ma perché “è utile, l’Italia ha bisogno di Palermo e della Sicilia, perché il Paese non riparte se non si rilancia il Mezzogiorno”.

Parole con le quali Renzi ha accompagnato la firma del “patto per Palermo”, un accordo a quattro mani con il sindaco Orlando, che rappresenta “un cambio di rotta, perché che fissa obiettivi precisi e prevede anche tempi ben definiti. Un modo – ha spiegato il premier – per responsabilizzare la politica, ma anche per restituire al Mezzogiorno il ruolo che gli spetta”.

Un intervento più volte interrotto dagli applausi della platea, tra cui anche gli assessori in quota Pd della giunta Crocetta, il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e quello dei Beni culturali Dario Franceschini. Il passaggio più applaudito, il ricordo di Pio La Torre. “Assieme al mio partito oggi ho portato un fiore nel luogo in cui La Torre è stato ucciso. Un modo per dire che la lotta per la legalità è una priorità per tutto il Paese. Nella memoria dei nostri martiri c’è il seme del nostro futuro, i loro sogni camminano sulle nostre gambe”.

Al deposito Roccella, il premier è arrivato dopo avere fatto tappa a Catania e sul viadotto Himera, lungo l’autostrada A29. E sulle polemiche che nei giorni scorsi hanno accompagnato l’inaugurazione dell’apertura al traffico della carreggiata che ha resistito al crollo, Renzi ha precisato “il valore simbolico del gesto. Il rilancio deve passare innanzitutto dalla manutenzione ordinaria delle opere pubbliche. E per quella delle strade siciliane sono pronti 800 milioni di euro”. Prima la manutenzione ordinaria “poi si pensa al futuro, ai miliardi di euro per le infrastrutture per la Sicilia, poi la banda larga e una volta che si è sistemata la Salerno-Reggio Calabria e le strade in Sicilia possiamo porci il tema del Ponte sullo Stretto. Perché l’alta velocità non può fermarsi in Calabria”.

E non poteva mancare un accenno al dramma dell’immigrazione. “È grazie a voi siciliani, alla vostra generosità, al vostro cuore, se l’Italia può essere fiera davanti a un’Europa che non può continuare a voltarsi dall’altra parte”. Un tema che il sindaco Orlando aveva toccato introducendo la firma dell’accordo per Palermo, prima di cedere la parola al presidente del consiglio. “Noi siciliani diciamo no agli egoismi di una Europa che ci vuole complici del genocidio in atto nel Mediterraneo. Una responsabilità – ha aggiunto – dalla quale la Sicilia e l’Italia sono fuori”.


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