Nuova impugnativa in arrivo | Bocciati 3 articoli della Finanziaria - Live Sicilia

Nuova impugnativa in arrivo | Bocciati 3 articoli della Finanziaria

Il documento del Ministero dell'Economia: cassata anche l'Ecotassa per i Comuni.

Legge di stabilità
di
3 min di lettura

PALERMO – Quegli articoli “appaiono suscettibili di impugnativa costituzionale”. Ci risiamo. È in arrivo un’altra bocciatura da Roma. Stavolta, lo “stop” di Palazzo Chigi riguarda tre articoli dell’ultima Finanziaria regionale. E rischia di aggiungere appunto nuovi scontri a quelli già vissuti negli ultimi due anni: dalle Province alla legge sugli appalti, dalla legge sull’acqua a quella sui rifiuti. Tutte norme “cassate” dal Consiglio dei ministri e “riscritte” da governo e Ars.

Il documento del Ministero dell’Economia è già stato recapitato il 2 maggio al presidente Crocetta e all’Ufficio legislativo e legale di Palazzo d’Orleans. Nella nota si parla di “qualche perplessità” su tre articoli dell’ultima legge di stabilità regionale. Si tratta della discussa “ecotassa” per i Comuni, la norma sulle attività di erogazione dei carburanti e quella sulla tassa di circolazione. Il dirigente Romeo Palma ha sottolineato l’urgenza di un riscontro, visto che i termini per un eventuale ricorso della Regione scadono il 17 maggio prossimo.

No all’Ecotassa

In tutti i casi il Mef, che parla di articoli “suscettibili di impugnativa”, evidenzia il conflitto tra legislazione regionale e competenze statali. Riguardo in particolare all’Ecotassa, la norma, cioè, che prevede una maggiorazione dei costi di conferimento in discarica per quei Comuni che non raggiungono livelli soddisfacenti di raccolta differenziata, il Mef sottolinea l’incoerenza dei “parametri e percentuali stabilite”. Lo stesso vale per il “bonus” previsto dalla stessa norma, che consiste in uno “sconto” sul tributo ai Comuni. Una decisione bocciata perché prevede l’estensione di questo bonus agli enti locali che abbiano raggiunto, a determinate condizioni, la quota del 35 per cento di differenziata. Una norma che non sarebbe coerente con le norme statali. Ma il Mef contesta anche la “natura” stessa del tributo, che apparterrebbe “alla competenza legislativa esclusiva dello Stato”. Una norma rivendicata dal governatore Crocetta, ma che presto potrebbe essere cancellata dalla finanziaria.

Benzina e auto d’epoca

Le altre due norme a serio rischio impugnativa riguardano le attività di erogazione dei carburanti e la tassa di circolazione per le auto d’epoca. Nel primo caso, a essere in bilico è una norma che era stata voluta dal Movimento cinque stelle con un proprio emendamento. Un passaggio nel quale si prevede l’installazione, all’interno dei distributori di carburanti, di uno strumento che misuri la temperatura della benzina. Una temperatura che non andrebbe calcolata, stando alle norme statali, all’atto dell’erogazione, ma nelle fasi precedenti. La norma regionale, poi, non solo violerebbe la competenza statale ma finirebbe per contraddire anche le norme comunitarie “attesa la natura armonizzata – scrive il Mef – in ambito europeo di tali imposte”.

Nel caso delle auto d’epoca, poi, il Mef “boccia” l’estensione dello “sconto” sulla tassa di circolazione alle auto ventennali di interesse storico e collezionistico (oltre a quelle trentennali). La norma violerebbe la comperenza statale in tema di tributi. “Ancora una volta Forza Italia ha avuto ragione – commenta il capogruppo all’Ars Marco Falcone – nel contestare, senza se e senza ma, l’ecotassa fortemente voluta dall’assessore Contrafatto e dal Partito democratico di renziana attualità, che con questo balzello, anziché stimolare i comuni, ha tentato di penalizzarli. A seguito di un’iniziativa dell’onorevole Bernardette Grasso, anche sindaco di Capri Leone, abbiamo stimolato i sindaci dell’Isola, che a loro volta hanno spinto il ministero degli Affari regionali a porre l’attenzione su questa ulteriore insopportabile tassa”, “La richiesta di chiarimenti del Consiglio dei Ministri – aggiunge Bernardette Grasso –, che prelude all’impugnativa, se da un lato punisce la miope azione del governo regionale, dall’altro renderà giustizia ai comuni dell’Isola”. E apre al nuovo scontro tra la Sicilia e Roma.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI