Di Marzio: "Carpi, evita le accuse |Zamparini non lascia: raddoppia" - Live Sicilia

Di Marzio: “Carpi, evita le accuse |Zamparini non lascia: raddoppia”

Parole mai banali, al contrario cariche di significato. Il consulente del patron si concentra sul Verona.

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PALERMO – Inferno e ritorno. Tutto in un mese, ora c’è da completare l’opera e staccare il pass per un altro campionato tra le grandi. Nella settimana in cui risulta impossibile trovare un tagliando, il Palermo insegue l’ultimo biglietto che dà il diritto a prendere parte alla prossima Serie A. Tanti errori ma la salvezza ora è davvero vicinissima. Ne è convinto anche Gianni Di Marzio, tornato alle dipendenze di Zamparini e silenziosamente capace di tessere una tela strappata e da molti considerata non più utilizzabile per cucire addosso alla squadra rosanero un vestito della stessa misura degli obiettivi prefissati dal club di viale del Fante a inizio stagione: “C’è stato un eccesso di valutazione a livello tecnico di alcuni giocatori e la situazione è degenerata – spiega Di Marzio a La Repubblica -. Adesso però le cose sono tornate al loro posto. Adesso serve un altro sforzo. Dobbiamo prima centrare la salvezza e poi potremo parlare di miracolo. La gente questo lo ha capito. Il fatto che non ci sia un posto libero allo stadio fa capire quanto la gente tenga alla serie A. Per noi questa partita vale un campionato. È come se per un anno intero fossimo stati in serie B, avessimo affrontato l’Entella, la Pro Vercelli ecc… e domenica ci giocassimo la promozione. Vincendo domenica avremmo vinto un campionato. Questo al di là dei veleni che stanno arrivando da Carpi”.

Già, il Carpi. Quella che va a concludersi è stata una settimana nel corso della quale si è combattuta una battaglia psicologica, figlia della tensione per l’enorme posta in palio. Di Marzio accetta ma non condivide l’atteggiamento tenuto dal club emiliano: “Il Carpi parla come se avesse già vinto 3 a 0 a Udine e come se il Verona non dovesse giocare. Quella nostra sarà invece una partita vera, una gara avvelenata. Il Verona è una squadra forte con un allenatore serio come Delneri e direttore sportivo serio come Bigon. Certamente non ci regalerà niente. Voglio sperare che anche l’Udinese non regali niente al Carpi. Sono sicuro che sarà così. De Canio e Carnevale sono uomini sui quali metto la mano sul fuoco. Esposto del Carpi? Esposto su cosa? Prima della partita? Stiamo scherzando? Questa è una cosa grave. Il presidente del Carpi è nuovo del mondo del calcio e forse non conosce la serietà della procura federale che presta sempre massima attenzione senza che arrivino esposti e denunce”.

Al netto di schermaglie da mettere nel conto di un finale di stagione thriller, meglio pensare al campo e alla ritrovata armonia in seno alla squadra. Quel che poteva essere il pomo della discordia, secondo Di Marzio è divenuto ago della bilancia. Il riferimento è a Davide Ballardini: “Il gruppo ha acquisito fiducia. Io ho cercato di raccogliere i cocci e rimetterli insieme, ma il vero lavoro è stato fatto grazie all’intelligenza dell’allenatore. Ballardini ha capito le caratteristiche dei giocatori che aveva a disposizione. Con me ha avuto un impatto cordiale. Davide non è quello che appare al pubblico. È molto simpatico. All’esterno trasmette severità e distacco, ma quello che conta è che è un maestro di calcio e vede bene la partita dalla panchina. Poi ognuno ha il suo carattere. Io e lui ci compensiamo. Vazquez? Con me è diventato un napoletano”.

Niente riferimenti al futuro, è obbligatorio concentrarsi sul presente in un momento così delicato. Ma c’è già una certezza: Zamparini non venderà il Palermo. “Ma quando mai. Zamparini è legato al Palermo. Non mollerà. Sta già programmando il futuro e sono sicuro che non venderà. Ballardini ha contratto anche per il prossimo anno. Per quanto riguarda me, ogni discorso sarebbe inopportuno davanti a una partitissima. Prima viene la salvezza. Un mese fa eravamo tutti morti e adesso ci giochiamo la serie A. In campo andrà il Palermo, ma anche i 35 mila del ‘Barbera’. Se il Verona riuscirà a battere i 35 mila e Palermo allora sarà stato più bravo”.


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