Estorsioni: 4 arresti | Indagato anche 'pentito' - Live Sicilia

Estorsioni: 4 arresti | Indagato anche ‘pentito’

Nella stessa inchiesta indagato un collaboratore di giustizia. LE FOTO

BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA)- La polizia di Stato ha eseguito a Barcellona Pozzo di Gotto un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal Gip di Messina, su richiesta della Dda, nei confronti di quattro persone indagate per attribuzione fittizia di società, tentativo ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Nella stessa inchiesta sono indagati anche un collaboratore di giustizia, per false dichiarazioni e favoreggiamento, e altre quattro persone per concorso in interposizione fittizia. Al centro delle indagini, condotte dalla polizia di Stato e coordinate dalla Dda della Procura di Messina, il presunto patto tra un collaboratore di giustizia e un imprenditore condannato per concorso nell’associazione mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto e dell’alleata cosca dei “Mazzaroti”.

Il boss dei Mazzarroti Carmelo Bisognano, adesso collaboratore di giustizia, aveva stretto un patto con l’imprenditore Tindaro Marino promettendogli di cercare di alleggerire la sua posizione in alcuni processi con le sue dichiarazioni. Marino aveva ricambiato promettendo a Bisognano l’erogazione di cospicue somme di denaro impegnandosi a coinvolgere l’ex boss nella sua attività imprenditoriale, costituendo e finanziando una società, di fatto riconducibile ad entrambi, anche se intestata a terze persone. L’ha scoperto la polizia che oggi ha arrestato per mafia ed estorsione 4 persone. La società di Marino e Bisognano con la collaborazione di Angelo Lorisco si sarebbe dunque attivata allo scopo di accaparrarsi lavori pubblici da effettuare nella zona tirrenica della provincia di Messina, ricavandone guadagni e tornando a lavorare come sottolineano nelle intercettazione i due arrestati alla “vecchia maniera”. Inoltre a Bisognano e Lorisco viene contestato il reato di tentata estorsione commesso, nel mese di febbraio 2016, in danno di due imprenditori edili di Terme Vigliatore. Anche ad un altro degli arrestati Stefano Rottino nei mesi di gennaio e febbraio 2016, è accusato di un’estorsione nei confronti di una società avente diversi punti di vendita nella città del Longano per il commercio di prodotti per la cura della persona. (ANSA)

Gli arrestati

BISOGNANO Carmelo, nato a Mazzarrà S. Andrea (ME) il 23.8.1965, pregiudicato, condannato in via definitiva per associazione mafiosa quale promotore e capo della cosca mafiosa dei “Mazzaroti”, articolazione della “famiglia” mafiosa di Barcellona P.G., dal 2010 collaboratore di giustizia, domiciliato in località di protezione;

MARINO Tindaro, nato a Gioiosa Marea (ME) il 15.6.1960, pregiudicato, arrestato il 24.6.2011 nell’ambito dell’operazione “Pozzo 2”, condannato in data 14.1.2016 in via definitiva per concorso in associazione di tipo mafioso, in atto è sottoposto alla misura degli arresti domiciliari;

LORISCO Angelo, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 27.11.1967, residente in Mazzarrà Sant’Andrea, pregiudicato;

ROTTINO Stefano, nato a Mazzarrà Sant’Andrea il 18.11.1972, ivi residente, pregiudicato, in atto sottoposto al regime degli arresti domiciliari in S. Agata Militello.

 

 

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