Compensazione dei crediti | I dubbi degli imprenditori - Live Sicilia

Compensazione dei crediti | I dubbi degli imprenditori

Le associazioni di categoria commentano le novità annunciate da Fiumefreddo (nella foto).

PALERMO – Una misura attesa e in grado di sbloccare 12 miliardi di euro per oltre 46 mila aziende e 50 mila liberi professionisti della Sicilia. È l’operazione presentata all’Ars dall’insolito asse Movimento cinquestelle-Antonio Fiumefreddo, amministratore unico di Riscossione Sicilia, per garantire “maggiore certezza delle entrate tributarie” e per “dare una boccata d’ossigeno alle imprese” attraverso la “compensazione” dei crediti vantati da aziende e professionisti con le cartelle esattoriali.

La misura presentata da Fiumefreddo e dai Cinquestelle consente a imprese, professionisti e a tutto l’universo delle partite Iva di Sicilia che ha prestato la propria attività per comuni, province, aziende sanitarie e ogni altro ente pubblico, di “compensare” i propri crediti maturati con le cartelle esattoriali di Riscossione Sicilia. L’operazione però non ha suscitato reazioni troppo entusiaste nelle associazioni di categoria. I rappresentanti delle imprese sentiti da Livesicilia lamentano “scarsa informazione in merito alla manovra da parte di Riscossione Sicilia” e sollevano anche dei dubbi sulla convenienza dell’operazione.

“Accettiamo di buon grado la compensazione tra debiti e crediti della imprese con la pubblica amministrazione – commenta Nunzio Reina, presidente Confartigianato Palermo -, ma questa iniziativa rappresenta in realtà un ulteriore aggravio per le imprese visto che l’intera operazione compensativa costa alle aziende un otto per cento in più che è l’aggio previsto per Riscossione Sicilia dall’operazione”. L’operazione, insomma, potrebbe giovare ai bilanci di Riscossione Sicilia, ma i rappresentanti delle categorie produttive hanno qualche dubbio.

“Siamo venuti a conoscenza della manovra dalla stampa – dice Mario Filippello, segretario regionale di Cna -, e l’assenza di un tavolo preventivo con le associazioni di categoria evidenzia il carattere dell’operazione tributaria che appare solo a vantaggio dell’ente di recupero dei tributi”. Anche Confindustria Sicilia ha appreso della manovra dai giornali. “Qualsiasi iniziativa che promuova lo smobilizzo dei crediti per le imprese è sempre importante soprattutto in un periodo in cui le imprese ‘muoiono di credito'”, dice Giovanni Catalano, direttore di Confindustria Sicilia.

I dubbi principali delle imprese riguardano quell’otto per cento di “aggio”, ovvero il ricavo previsto per Riscossione Sicilia “per ogni operazione andata in porto”. “Apprezziamo i vantaggi della manovra che prevede, per esempio, il pagamento dei lavori con la pubblica amministrazione in tempi ragionevoli e la possibilità di non intaccare il durc (il documento che attesta la regolarità contributiva), che consentirà alle imprese di partecipare agli appalti pubblici, ma se Riscossione Sicilia beneficerà per ogni compensazione di un aggio dell’otto per cento a carico delle imprese – osserva il presidente di Confartigianato Reina – questa operazione sarebbe troppo costosa per le aziende e non può quindi funzionare”. Dello stesso avviso il segretario regionale degli artigiani: “Sulle cartelle esattoriali pesano già le more di ritardo e gli interessi, proprio per questo – è il pensiero di Filippello -, se si aggiunge un ulteriore aggio per Riscossione l’intera operazione risulta eccessiva per le imprese”.

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