Mafia, terremoto a Borgo Vecchio |Tantillo collabora con i pm - Live Sicilia

Mafia, terremoto a Borgo Vecchio |Tantillo collabora con i pm

Si tratta di Giuseppe (la foto all'interno), della famiglia che gestisce il noto chiosco di frutta.

Giuseppe Tantillo

Giuseppe Tantillo

PALERMO – Per le strade del Borgo Vecchio da due settimane non si parla d’altro. Nessuno si aspettava che Giuseppe Tantillo decidesse di collaborare. Pentito, almeno per il momento, è una parola grossa visto che il picciotto del Borgo ha chiesto di parlare con i pubblici ministeri di Palermo che, però, non hanno ancora valutato a pieno la sua attendibilità.

La notizia, però, è ormai di pubblico dominio. Da quando i carabinieri sono andati ad offrire protezione ai parenti di Tantillo, trasferito in un altro carcere, e alcuni di loro hanno manifestato il loro dissenso in maniera evidente, per poi urlarlo in piazza.

Cognome storico quello di Tantillo nel popolare rione palermitano. Il chiosco di frutta, verdura e bibite è conosciutissimo. Giuseppe, 36 anni, otto anni fa vi lavorava assieme al fratello Domenico. Entrambi sono finiti in carcere nei mesi scorsi. Il primo con l’accusa di essere un picciotto del racket, il secondo per avere retto il clan. Il loro ruolo è stato tracciato da altri collaboratori di giustizia. A cominciare da altri figli del Borgo come Francesco Chiarello e Danilo Gravagna. Poi, sono arrivate le confessione dei commercianti. “Da me si è presentato Giuseppe Tantillo. Da allora i soldi li ha riscossi lui”, una frase che gli investigatori si sono sentiti ripetere spesso nel corso degli interrogatori. Durante il blitz spuntò pure il libro mastro del racket.

Chiarello, in un verbale dell’aprile scorso, ha fatto risalire al maggio 2011 la nomina di Mimmo Tantillo a capofamiglia: “Arriva una notizia che ci sono gli arresti… a giorni ci saranno degli arresti… a me me l’ha detto Tommaso Di Giovanni, dice non dormiamo nessuno a casa perché a giorni ci arrestano. Che succede? Che facciamo una mangiata al Piccolo Napoli a Borgo Vecchio…. Masino ci fa ‘allora facciamo una cosa il giorno in cui ci sarà questa cosa, Domenico… e Mimmo Tantillo e Giuseppe faranno parte del Borgo Vecchio”. Gravagna ha chiamato in causa i fratelli anche per lo spaccio di droga.


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