Poste, raffica di assemblee| Cisl: "Il governo svende" - Live Sicilia

Poste, raffica di assemblee| Cisl: “Il governo svende”

Il segretario del Slp-Cisl di Palermo e Trapani Maurizio Affatigato

Il segretario Affatigato: "Così consegnano l'azienda ai mercati finanziari".

Palermo
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PALERMO – “Dopo l’analoga operazione di ottobre scorso, il Governo Renzi ha deciso di smembrare Poste Italiane spostando il 35 % delle azioni alla Cassa Depositi e Prestiti e con un Dpcm una ulteriore collocazione sul mercato del restante 29,7 % del pacchetto azionario da destinare alla vendita in favore ai privati. Scelta che non piace al sindacato dei lavoratori postali della Cisl di Palermo/Trapani e preoccupa non poco i dipendenti siciliani”. Lo dice in una nota il segretario generale Maurizio Affatigato che considera quella del governo “una scelta sbagliata che sacrifica il futuro di un’azienda solida sull’altare del debito pubblico”.

“Con la privatizzazione completa di Poste Italiane – continua Affatigato – lo Stato compie un’operazione che non ha nessun senso economico. Poste Italiane, infatti, è un’azienda in salute e da 15 anni assicura alle casse del Tesoro ingenti utili. Si tratta di un patrimonio economico e umano che non può essere disperso solo per fare un po’ di cassa e mettere una pezza ad un debito pubblico che galoppa per ben altre ragioni. Chi svende i propri gioielli di famiglia per fare solo cassa senza nessuna visione del futuro e senza sani investimenti in ricerca e innovazione, fa un danno al Paese e ai lavoratori. Vendere Poste Italiane – precisa Affatigato – vuol dire consegnare il controllo di una grande azienda italiana ai mercati finanziari, quegli stessi mercati che hanno provocato la più pesante recessione economica dai tempi della crisi del ’29. Vendere Poste Italiane vuol dire anche privarsi di uno dei principali attori europei della logistica e dei servizi, scelta che determinerà gravi ripercussioni anche sulla competitività del sistema paese. Noi, come lavoratori postali che guardano con sempre maggiore preoccupazione al futuro, non assisteremo inermi alla scellerata scelta del governo.

Da oggi fino al 21 giugno abbiamo previsto un percorso assembleare in tutto il territorio e proclamato lo stato di agitazione con sciopero delle prestazioni straordinarie e/o aggiuntive di tutto il personale applicato nel territorio della Sicilia dal 9 giugno all’8 luglio 2016 ( con esclusione del giorno 16 giugno per il personale applicato negli uffici postali).

Inoltre continuiamo a chiedere una riorganizzazione seria, efficace, trasparente nel settore postale ormai ad un passo dal tracollo; un concreto progetto per la trasformazione da part-time a full-time; una piena volontà di applicare regole, contratto, accordi e leggi e in fine pretendiamo maggiore qualità nei servizi da offrire alla clientela”.

 


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