Top e flop della "differenziata" | La classifica dei comuni siciliani - Live Sicilia

Top e flop della “differenziata” | La classifica dei comuni siciliani

San Michele di Ganzaria (Catania) supera il 70 per cento. Ben 13 i comuni con lo zero per cento.

PALERMO – Ci sono comuni ”virtuosi”, come San Michele di Ganzaria (Catania) che supera addirittura il 70 per cento di raccolta differenziata. Ma ci sono soprattutto i “casi limite” in senso contrario. Nel Messinese, ad esempio, dove nel 2014 ben tredici comuni hanno fatto segnare lo zero per cento. La differenziata, di fatto, è stata inesistente almeno fino a un anno e mezzo fa, a Basicò, Capizzi, Fondachelli Fantina, Gualtieri Sicaminò, Limina, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Monforte San Giorgio, Motta d’Affermo, San Piero Patti, Santa Lucia del Mela, Santo Stefano di Camastra, e Valdina. Il quadro, piuttosto sconfortante, emerge dall’ordinanza sui rifiuti firmata ieri dal presidente della Regione Rosario Crocetta, e si riferisce, appunto al 2014.

Anno in cui sessantotto comuni siciliani, complessivamente non hanno raggiunto neanche l’uno per cento di differenziata. Indicative le percentuali dei capoluoghi di provincia. Ha fatto meglio di tutti Trapani con il 21,2 per cento, seguita da Ragusa con il 17,2, da Agrigento con il 14,4. Tutti gli altri sono, invece, sotto la doppia cifra: la peggiore Siracusa con il 4,7. Messina ed Enna sono a quota 7,6, Caltanissetta all’8, Palermo all’8,3 e Catania al 9,3.

Non mancano però gli esempi ”virtuosi”. Nel Catanese, oltre al 72,8 per cento di San Michele di Ganzaria, spiccano il 69,6 di Licodia Eubea, il 68,7 di Zafferana Etnea e il 63,2 di Mirabella Imbaccari. Tredici in totale i comuni etnei che nel 2014 hanno superato il 40 per cento di differenziata. Male, invece, Mascali e Palgonia (0,1 per cento), Adrano (0,3) e Riposto (0,9). Si fermano poco sopra l’uno per cento Giarre (1,1) e Calatabiano (1,3).
Nel Palermitano, il comune più ”virtuoso” nel 2014 è Piana degli Albanesi con il 57,4 per cento, seguito da Bisaquino (49,7), Giuliana (47,9), Marineo (47,5) e Roccamena (40,4). Differenziata con percentuali da prefisso telefonico, invece, a Altofonte (0,1), Borgetto, Camporeale, Misilmeri (0,2) e Torretta (0,3). I totale sono dodici i comuni palermitani sotto la soglia dell’uno per cento.

In provincia di Trapani, Alcamo ha fatto registrare il 47,9 di raccolta differenziata, seguito a ruota da Buseto Palizzolo (47,3), Valderice (46,9), Calatafimi (44,4) e Gibellina (40,4). Maglia nera a Campobello di Mazara che fa registrare l’1,5 per cento. Male anche Castelvetrano (3,6), Mazara del Vallo (4,8), Salemi (5,2) e Petrosino (6,7).

È Bivona con il 54,4 per cento il comune con la più alta percentuale di differenziata nell’Agrigentino, dove sono nove i comuni che hanno superato il 40 per cento. Tra questi Lucca Sicula (53,2), Stefano di Quisquina (48,3), Calamonaci (45,1), Villafranca Sicula (44,6) e Cianciana (44,1). Ma la situazione in provincia nel 2014 era tutt’altro che rosea. Oltre la metà dei comuni non superava il 10 per cento di differenziata. Le percentuali peggiori a Montallegro (1,1 per cento), Sant’Angelo Muxaro (1,8) Porto Empedocle (2,0), Santa Elisabetta (2,1) e Palma di Montechiaro (2,6).

Nel Nisseno è Delia con il 58 per cento il comune più ”virtuoso”, seguito da Niscemi (41) e Sommatino (35,2). Peggio del capoluogo ha fatto solo il comprensorio gestito dall’Ato Ambiente Cl1 in liquidazione con il 5,5 per cento. In provincia di Enna forse la situazione peggiore. Se si eccettuano Regalbuto (42,6) e Calascibetta (35,3), tutti gli altri comuni sono sotto la soglia del 10 per cento. Quasi ”inesistente” la raccolta differenziata ad Agira, Centuripe e Nissoria (0,1), Catenanuova e Valguarnera Caropepe (0,3), Pietraperzia (0,4) e Gagliano Castelferrato (0,5).

Percentuali simili, nel complesso, anche in provincia di Siracusa. Il picco si è raggiunto a Noto con il 23,1 per cento. Per il resto, le percentuali sono tutte sotto i 20 punti, con Avola (19) seguito da Ferla (15,7), Sortino (15,4) e Canicattini Bagni (14,5). In coda Lentini (1,3), Cassaro (1,5), Portopalo di Capo Passero e Priolo Gargallo (1,7), e Carlentini (1,9). Non va meglio nel Ragusano. Sopra il 20 per cento di differenziata soltanto Comiso (35,1), Ispica (28,4), e Pozzallo (22,7). Male Acate (0,4), Chiaramonte Gulfi (0,6) e Vittoria (1,0).

Nel Messinese le percentuali migliori si sono registrate a Malfa (44,9), Ficarra (41,8) e San Marco D’Alunzio (40,9). Ventotto i comuni che non hanno raggiunto l’uno per cento di differenziata. Accanto ai tredici comuni con lo zero per cento, si trovano Casalvecchio Siculo e Rometta (0,1), Venetico (0,2), Castoreale (0,3), Montagnareale e Sant’Angelo di Brolo (0,4), Patti e Tripi (0,5), Furnari e Sapadafora (0,6), Condrò e Pace del Mela (0,7), Furci Siculo, Novara di Sicilia e Roccavaldina (0,9).

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