Incendi, panico ed evacuazioni | La provincia di Palermo brucia - Live Sicilia

Incendi, panico ed evacuazioni | La provincia di Palermo brucia

Emergenza incendi, foto Facebook

Inferno da Terrasini e Monreale a Barcarello e Cefalù VIDEO. Cronaca di una giornata di fuoco.

Fuoco nel Palermitano
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PALERMO – Una giornata di fuoco in diverse zone del Palermitano, sferzato da un forte vento di Scirocco. La colonnina di mercurio ha segnato temperature superiori ai 40 gradi già dalle prime ore del mattino. Le situazioni più gravi a Monreale e nei comuni delle Madonie. Cefalù è rimasta isolata: non sono bastati gli interventi delle squadre dei vigili del fuoco ed è stato necessario l’intervento dei canadair. I residenti delle villette sono stati fatti allontanare dalle loro abitazioni. L’autostrada A20, all’altezza di Buonfornello, è stata chiusa al traffico delle auto su entrambe le carreggiate per tutta la giornata. Sono entrate in azione dieci squadre dei vigili del fuoco, due canadair e due mezzi della protezione civile.

A Lascari invece sono state evacuate le scuole, alcune abitazioni e una casa di riposo. Il forte vento ha reso più complicate le operazioni di spegnimento ed ha provocato il cedimento di due alberi sulla carreggiata. Diversi i detriti che sono finiti sull’autostrada ed è stato necessario l’intervento degli uomini dell’Anas. “Siamo di fronte a una situazione drammatica”. Lo ha detto il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, commentando gli incendi che stanno devastando diversi comuni delle Madonie e che hanno portato alla chiusura dell’autostrada Palermo-Messina, tra gli svincoli di Buonfornello e Castelbuono, lasciando in pratica isolata Cefalù. Le fiamme – ha spiegato il sindaco – si sono dapprima sviluppate nella zona di Lascari e da lì, alimentate dal forte vento di scirocco, si sono via via estese fino alle spalle dell’Hotel Costa Verde (che è stato evacuato, ndr), e Mazzaforno, Capo Playa e rischiano adesso di raggiungere l’Hotel Santa Lucia, all’ingresso di Cefalù”. Il sindaco, nella qualità di Ufficiale di Governo e Responsabile della Protezione Civile Comunale, ha diffuso una nota con la quale informa i cittadini che “alle ore 14:30 di oggi, stante il grave incendio che ha colpito la città e la conseguente, urgente e indifferibile necessità di approvvigionamento idrico, registrandosi l’assenza di acqua nei serbatoi comunali, anche per la limitata produzione di risorsa potabilizzata ha provveduto ad aprire il by pass che immette acqua greggia nelle vasche di accumulo”. Il sindaco sottolinea che “si tratta di una informazione urgente ai cittadini, cui segue, nei tempi necessari, l’ordinanza che fa divieto della risorsa per fini alimentari”.

A Cefalù gli investigatori seguono la pista dell’origine dolosa nelle indagini sulla causa degli incendi divampati tra ieri sera e oggi. Il commissariato della polizia di Stato, diretto da Manfredi Borsellino, ha chiesto anche l’intervento della scientifica. L’ipotesi che dietro i roghi ci sia un piano criminale nasce dal fatto che i focolai sono scoppiati contemporaneamente in diversi posti anche lontani. I piromani avrebbero scelto le condizioni più favorevoli per provocare danni maggiori. Nel frattempo oggi sono state sospese le attività ambulatoriali e i ricoveri programmati al Giglio di Cefalù. Lo ha comunicato la direzione sanitaria. “Vengono garantite le urgenze e la attività di pronto soccorso dove sono state assistite già nel corso della mattinata una decina di pazienti per semplice intossicazione da fumo senza casi gravi. In mattinata sono stati, inoltre, dimessi i pazienti dimissibili”. 

Colpiti dagli incendi anche Bisacquino, Terrasini e Gratteri. Fiamme anche allo svincolo di Cinisi e nell’area che sovrasta le gallerie di Isola delle Femmine. Chiusa in entrambe le direzioni l’autostrada A29 Palermo Mazara del Vallo, riaperta nel tardo pomeriggio. Così come l’A19, off-limits dal pomeriggio fino a tarda sera. Un vasto incendio anche a Monte Caputo, a Monreale, dove si è registrata una vera e propria emergenza. In fiamme circa due ettari di territorio, con grande paure per le decine di famiglie che abitano nelle villette della zona. I residenti si sono allontanati dalle proprie case, la gente è fuggita verso la città. Trenta bambini che frequentano l’asilo “Il Girasole” sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia e visitati. Per i piccoli solo tanta paura. In serata il rogo ha ripreso vigore nonostante i numerosi interventi nell’arco della giornata: fiamme lungo la circonvallazione della cittadina normanna, fino al bivio per Aquino, a Baida, Pioppo, Poggio Ridente: qui evacuate in serata due villette a ridosso dell’area in cui si sono sviluppate le fiamme. Sono intervenute quattro volanti della polizia. 

Disagi anche all’aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi, dove si sono registrati ritardi e cancellazioni di voli. A fuoco anche una vasta zona a Bagheria. Il rogo ha minacciando alcune villette che sono state evacuate. Sono intervenute le volanti di polizia che hanno fatto sgomberare le case dove era presente una grossa bombola di gas. Le fiamme sono arrivate in strada. La Prefettura di Palermo ha istituito una unità di crisi con i vertici dei vigili del fuoco, dei forestali, del 118, della protezione civile oltre ai responsabili di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Il prefetto di Palermo Antonella De Miro ha coordinato gli interventi. 

Malori e intossicazioni da fumo nell’arco dell’intera giornata, con interventi da un capo all’altro della città e della provincia. Sull’A19 una donna si è sentita male ed è stata soccorsa dalla polizia. Stava viaggiando a bordo di una moto con il marito, in direzione di Palermo sul viadotto nei pressi dell’agglomerato industriale. Un automobilista di passaggio ha chiamato la polizia che ha permesso loro di raggiungere velocemente l’ospedale di Termini Imerese. In città roghi di sterpaglie e abitazioni a rischio nella zona compresa tra vicolo Pipitone e via Fileti, nella zona dei cantieri, dove il 118 ha soccorso una decina di persone intossicate, soprattutto anziane. In ospedale anche una bambina, trasportata al Cervello.

Roghi anche a Gibilrossa e Barcarello, zona Sferracavallo. A fuoco anche la riserva di Capo Gallo e la zona vicina alla discarica di Bellolampo.

“In merito all’incendio divampato intorno ai terreni adiacenti la discarica di Bellolampo – spiega il presidente della Rap, Roberto Dolce –  si informa che il personale tutto afferente alla discarica, compreso i responsabili coordinati dal dirigente dell’area Impianti Pasquale Fradella, ha attivato tempestivamente le procedure di contenimento e spegnimento delle fiamme che hanno lambito l’impianto di Biogas. L’intervento tempestivo del personale – continua  il presidente – ha evitato che le fiamme arrivassero nel corpo dei rifiuti, ne danneggiassero le coperture delle vasche bonificate ”. Il presidente della Rap, inoltre,  è in discarica per verificare lo stato dei luoghi ed il tutto è avvenuto sotto la costante regia del Sindaco Leoluca Orlando  che è in costante contatto con la prefettura , la protezione civile e i vigili del fuoco per seguire la situazione degli incendi del capoluogo e della sua provincia.
Nella prima serata in città si sono registrati altri incendi. Roghi al Villaggio Santa Rosalia, in una palazzina abbandonata in via Messina Marine, angolo via Salvatore Cappello, e in una falegnameria di via Assoro. In fiamme anche un tir nella zona di Termini Imerese e cassonetti per i rifiuti da un capo all’altro della città: piromani in azione nella zona di via Ughetti, a Brancaccio e nella zona di via Uditore. Alcuni quartieri di Palermo sono rimasti al buio per diverse ore, in seguito al sovraccarico che si è registrato durante la giornata, da corso Calatafimi fino al centro città.

 


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