Palermo Pride 2016| In migliaia al corteo - Live Sicilia

Palermo Pride 2016| In migliaia al corteo

Un momento del corteo

Un minuto di silenzio per le vittime di Orlando

LA MANIFESTAZIONE
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4 min di lettura

PALERMO – “Credo negli essere umani” è il grido che si alza multicolore da Piazza Marina, dopo il minuto di silenzio che ha zittito la folla per ricordare le vittime del ‘Pulse’ di Orlando in Florida. Il noto brano di Marco Mengoni è intonato a cappella da Jerusa Barros, cantante capoverdiana, palermitana di adozione, che dà il via ufficiale al Palermo Pride 2016.

Una marcia dei diritti, che pur mantenendo “la piattaforma di rivendicazione del movimento lgbt”, come commentano gli organizzatori, ha quest’anno deciso di scegliere il tema dell’accoglienza e dell’integrazione. I confini intesi come frontiere umane, le migrazioni come attraversamento non solo geografico: da un posto all’altro, ma anche da un’identità all’altra.

Il giorno dell’orgoglio gay sventola la bandiera dei diritti umani, con lo slogan: “Migrare è umano. Identità in attesa di giudizio”, in un fil rouge che unisce Palermo a Londra: dalla metropoli inglese partirà in contemporanea un convoglio umanitario, Convoy To Calais, per raggiungere l’omonimo campo profughi e portare aiuti e volontari. La matrice dei diritti declinati in senso più ampio è diventato un grande cappello trasversale che porta in strada non solo la comunità lgbt, ma persone con orientamenti differenti, e sembra sanare quella spaccatura creata dalla campagna sul sesso sicuro che aveva diviso nelle settimane precedenti anche il mondo lgbt, creando non poche polemiche e rischiando di ridurre le adesioni.

“Ogni volta è importante partecipare, ma quest’anno particolarmente perché è un Pride che avviene dopo due avvenimenti importanti nella storia recente del movimento lgbt – spiega Daniela Tomasino, del coordinamento Palermo Pride –; per quello italiano l’approvazione della legge per le unioni civili, che se da una parte registra un timido passo in avanti, estremamente timido, dall’altra per la prima volta sancisce ufficialmente la discriminazione nell’ordinamento legislativo italiano, ed è grave; come gravi sono le parole usate nel dibattito in Camera e Senato, perché siamo stati ripetutamente insultati dalle nostre istituzioni”.

Le istituzioni anche quest’anno aderiscono alla parata, dal sindaco Leoluca Orlando al presidente della Regione Rosario Crocetta, agli assessori comunali Giusto Catania e Agnese Ciulla; Gethin Roberts, dell’associazione londinese LGSM; alla madrina di questa edizione Stefania Pecchini prima donna trans poliziotta in Italia.

Al ricordo per le vittime della strage nel locale gay di Orlando non solo sarà dedicata l’intera parata, ma il carro stesso del Pride; che sfilerà insieme ad altri dieci allestiti da associazioni e movimenti da sempre al fianco del movimento lgbt come Amnesty International e Agedo, ma anche gruppi musicali, discoteche.

La parata attraversa il centro cittadino, da corso Vittorio Emanuele passa per via Roma sino a raggiungere le piazze di due dei teatri cittadini, il Massimo e il Politeama. Ultima tappa, Casa Pride, allestita all’interno del complesso monumentale del Castello a Mare. La festa continua con gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, un dj set di Steven Edwards e il concerto dei No Hay Problema.

Come ricordano dal coordinamento Palermo Pride la manifestazione proseguirà sino al 26 giugno con feste, incontri, presentazioni di libri, reading. Durante il corteo si è anche manifestato contro i piromani e i fuochi di origine dolosa che hanno bruciato l’Isola quest’anno come in passato; un’iniziativa del movimento ‘Stay queer Stay rebel’. Come ha dichiarato Massimo Milani, portavoce del coordinamento Pride 2016, dal palco di Casa Pride: “Siamo tutti meravigliosi, uno ad uno, ognuno di noi, Non cedete a chi vi vuol far sentire malati, diversi, sbagliati”.

“Ancora una volta – ha detto Orlando, accompagnato da mezza giunta – Palermo, capitale dell’accoglienza e punto di riferimento internazionale della mobilità umana e dei diritti di tutti e di ciascuno, accoglie il Pride, sempre più luogo e momento per affermare tutte le identità che compongono la nostra comunità. Oggi, dopo aver combattuto con la legalità del diritto l’illegalità della mafia, facciamo un ulteriore passo avanti. Questa è anche occasione per ringraziare tutto il movimento Lgbt per aver accolto questo momento storico dedicando questo Pride a Palermo ai diritti dei migranti”.

Il primo cittadino del capoluogo siciliano ha anche ribadito la condanna per la recente strage avvenuta in Florida. “Siamo qui anche per dire no ad ogni forma di omofobia, di violenza e di negazione dei diritti. Il Palermo Pride assume sempre di più i connotati di una occasione per rivendicare i diritti di tutti e di ciascuno, di essere diversi e di essere uguali”. Un saluto è arrivato anche da parte del sindaco di Londra Sadiq Khan.

Aggiornamento delle 18.30

La nota
“Gaetano D’Amico, Rossana Tessitore e il consigliere comunale Alberto Mangano, per il Comitato ‘Esistono i Diritti’, esprimono apprezzamento per la scelta di dedicare il Palermo-Pride al ricordo delle vittime del vile attentato della città di Orlando. I rappresentanti del Comitato sottolineano come a ventotto anni di distanza dalle prime proposte di legge sulle unioni civili il Parlamento abbia finalmente approvato una legge che, seppure parziale, avvia un percorso che dovrà giungere al pieno riconoscimento di tutti quei diritti civili finora negati. Ricordano che in Sicilia, su proposta del Comitato e grazie all’azione coraggiosa e quasi isolata dell’On. Pino Apprendi, nella scorsa legislatura, era stato presentato un d.d.l. che ha fatto da battistrada per la legge regionale sulle unioni civili, anticipando quella nazionale. Questi risultati acquisiti permettono oggi di liberare il movimento LGBT dai recinti in cui ancora qualcuno vorrebbe confinarli, per rivendicare, nella loro globalità, tutti i diritti della persona”.

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