Borriello-Gila e altri affari | Palermo, strategia low cost - Live Sicilia

Borriello-Gila e altri affari | Palermo, strategia low cost

Riduzione del monte ingaggi e opportunità in entrata e in uscita al centro del lavoro del club di viale del Fante.

calcio - serie a
di
2 min di lettura

PALERMO – La strategia avviata (seppur in parte) nella passata stagione sta prendendo una svolta. Il Palermo che inizia a delinearsi in queste primissime battute di mercato estivo è un Palermo low cost, e low cost sono pure le mosse per ridefinire una rosa reduce da una salvezza ottenuta in extremis. Piazza pulita dei contratti onerosi per abbassare un tetto ingaggi che nella passata stagione non s’è discostato da quelli di società quali Genoa, Atalanta e Torino, ovvero squadre con organici tali da raggiungere senza problemi l’obiettivo di una salvezza tranquilla. Quello che il Palermo s’era prefissato a inizio stagione e che ha invece raggiunto tra mille peripezie, con costi impossibili da paragonare a quelli delle principali concorrenti (Carpi e Frosinone in primis).

Dei circa ventiquattro milioni lordi spesi nella passata stagione per gli stipendi, il Palermo ha già “tagliato” le voci più onerose: I novecentomila euro netti di Sorrentino non peseranno più sulle casse rosanero, così come i circa 550mila euro netti da destinare a Enzo Maresca. A questi si aggiungono quelli già tagliati a gennaio, ovvero Rigoni, Bolzoni e Daprelà, tutti superiori o pari a mezzo milione di euro a testa. Praticamente sicuro anche il “taglio” dei novecentomila euro netti di Franco Vazquez, già da tempo nella lista dei partenti, mentre restano in bilico i seicentomila euro a stagione di Giancarlo Gonzalez, altro elemento la cui permanenza in rosa è tutta da verificare. Senza dimenticare El Kaoutari, che fino a giugno 2019 prenderà i suoi cinquecentomila euro annui.

Un monte stipendi troppo pesante per una squadra che punta a salvarsi e che rischia di doversi salvare come fatto quest’anno. Ed è da qui che passano tutte le strategie di mercato dell’estate: chi entra non dovrà costare più di chi esce. Allora largo ai giovani (Posavec per Sorrentino, Embalo per Vazquez) e caccia a delle alternative che non facciano sforare il budget. Una situazione a cui Rino Foschi è abituato già da tempo, non solo a Cesena, e che porterà il d.s. romagnolo a cercare giocatori che nei radar delle concorrenti appaiono più defilati. I Ceccherini e i Ciano del caso, ma presumibilmente tutta la campagna acquisti del Palermo sarà improntata su profili low cost.

Sta tutta in queste righe anche la spiegazione all’interessamento per Marco Borriello. Non è passato neanche un anno dall’arrivo di Gilardino a Palermo e sulle prestazioni del bomber biellese c’è ben poco da sindacare. Quel contratto da 1,1 milioni di euro a stagione fino al 2018, invece, rischia di essere una mazzata. Il capocannoniere rosanero di questa stagione ha un peso di quasi 4,5 milioni lordi da qui al termine dell’accordo, cifra letteralmente dimezzata qualora si riuscisse a rimpiazzarlo con l’ex centravanti dell’Atalanta, svincolato e perciò integrabile in rosa senza spese per l’acquisto del cartellino. Ecco perché, se dovesse arrivare l’occasione, il Palermo è pronto a fare a meno di Gilardino. E Borriello, guadagnando la metà rispetto all’ex Fiorentina, avrebbe così lo stipendio più oneroso dell’intera rosa.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI