Arrestato il presunto assassino | del maresciallo Mirarchi - Live Sicilia

Arrestato il presunto assassino | del maresciallo Mirarchi

Il delitto risale al 31 maggio scorso. l sindaco: "La risposta dello Stato".

TRAPANI- E’ stato arrestato il presunto autore dell’omicidio del maresciallo capo dei carabinieri Silvio Mirarchi. La stretta investigativa attuata nel marsalese dai carabinieri con il supporto del Ros e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, che in queste settimane ha portato alla scoperta di numerose piantagioni di marijuana, ha quindi ottenuto il risultato sperato. L’arrestato, le cui generalità ancora non sono state rese note, sarebbe un quarantenne italiano. Giovedì presso il comando provinciale dell’Arma si svolgerà una conferenza stampa alla presenza del neo procuratore della Repubblica di Marsala Vincenzo Pantaleo, mentre le indagini sono state coordinate dal pm Anna Sessa.

Mirarchi fu ucciso la sera del 31 maggio scorso mentre con un collega si apprestava a fare irruzione in una serra dove erano stati notati movimenti sospetti, pensavano ad una banda che stava mettendo a segno un furto. In quella sera invece era cresciuta una piantagione di 6 mila piante di marijuana e i custodi non esitarono a far fuoco contro i due carabinieri, colpendo a morte il maresciallo Mirarchi. L’indomani fu arrestato il proprietario, un agricoltore di Partinico.

*Aggiornamento
L’uomo arrestato si chiama Nicolò Girgenti e ha 55 anni.
“Esprimo i compiacimenti della cittadinanza marsalese, della giunta e quelli miei personali alla Procura di Marsala e all’Arma dei Carabinieri per la brillante operazione che ha consentito di individuare il presunto assassino del maresciallo Silvio Mirarchi”. Lo dice il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, dopo avere appreso la notizia dell’arresto di Girgenti. “E’ questa una risposta concreta a quanti chiedono giustizia, sicurezza e maggiore tutela del territorio e di quanti vi abitano – aggiunge il sindaco -. Alla famiglia del carabiniere ucciso rinnovo la mia vicinanza unitamente alla consapevolezza che il loro congiunto non è morto invano e che da ieri è stato individuato anche il presunto responsabile di quel gesto criminale che certamente, anche se non restituisce la persona cara, rende un po’ di conforto”.

 

 

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