L'imprenditore amico del boss |Sequestro da 22 milioni di euro - Live Sicilia

L’imprenditore amico del boss |Sequestro da 22 milioni di euro

Sotto sequestro l'impero economico di Carmelo Marotta.

Carmelo Marotta

PALERMO – Quando arrestarono Giuseppe Falsone, a Marsiglia, si scoprì che il boss in fuga usava l’identità, documento incluso, di un ignaro trasportatore della Edilmar.

Oggi la Edilmar finisce sotto sequestro grazie al certosino lavoro di ricostruzione patrimoniale dei finanzieri del Gico, il Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata, di Palermo. Ed è solo uno dei beni dell’impero economico di Carmelo Marotta (nella foto) che finisce sotto sequestro.

Un impero che vale oltre venti milioni di euro. Ne fanno parte anche le cave della Edilmar a Ribera e quella della Sagid a Sciacca. Sono stati il procuratore della Direzione antimafia di Palermo, Francesco Lo Voi, l’aggiunto Bernardo Petralia e il sostituto Rita Fulantelli (oggi alla Procura generale) a chiedere il sequestro deciso dal Tribunale di Agrigento.

Marotta, 46 anni, è stato condannato con sentenza definitiva per avere favorito la latitanza di Falsone. L’ipotesi iniziale, che non resse davanti ai giudici d’appello, era che facesse parte della famiglia mafiosa. Il sequestro scaturisce da un doppio profilo investigativo. Marotta viene considerato socialmente pericoloso non solo per i suoi legami con il padrino agrigentino, ma anche per la sua scalata imprenditoriale in odore di mafia. Già in passato il pentito Calogero Rizzuto disse che i Capizzi di Ribera lo avevano raccomandato affinché fosse esentato dal pagamento del pizzo. Poi, arrivarono i pizzini del latitante che lo chiamava u maluppila (il malpelo) per via del colore rosso della sua pelle e dei suoi capelli. Le indagini del Gico della polizia tributaria avrebbero inoltre permesso di fare emergere la sperequazione fra i redditi del nucleo familiare di Marotta fra il 1997 e il 2012 che non giustificano investimenti e tenore di vita. Il sequestro eseguito dai finanzieri guidati dal comandante della Tributaria, Francesco Mazzotta, riguarda anche una serie di conti correnti e rapporti finanziari.


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