Finte sedute per intascare soldi |Nomi e accuse della gettonopoli - Live Sicilia

Finte sedute per intascare soldi |Nomi e accuse della gettonopoli

Tutto nasce con un esposto del M5s, ecco cosa hanno accertato i magistrati guidati da Carmelo Zuccaro.

scandalo ad Aci Catena
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ACI CATENA (CT) – Finte sedute per intascare i gettoni di presenza, anche con verbali alterati. La Procura guidata dal magistrato Carmelo Zuccaro chiede il processo per 11 consiglieri comunali. Sono accusati a vario titolo di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso.

L’indagine nasce da un esposto presentato dal senatore del Movimento 5 Stelle Mario Michele Giarrusso, nel quale si segnalavano una serie di casi di contemporanea presenza di numerosi consiglieri comunali a più sedute nelle diverse commissioni consiliari di Acicatena. Ciò, veniva rilevato a seguito dell’esame degli atti richiesti al Comune che venivano consegnati in formato cartaceo ed in parte anche su supporto informatico.

Successivamente è stato ascoltato la portavoce all’Ars del Movimento 5 stelle Angela Foti che ha fornito ulteriori chiarimenti in ordine ai fatti denunciati.

Da lì, è scattata l’indagine da parte della Polizia giudiziaria e della Polizia di Stato.

Un primo esame degli atti ha evidenziato gravi e grossolane difformità tra i documenti legati all’esposto e quelli acquisiti dalla polizia giudiziaria. Pertanto, la Procura della Repubblica ha disposto il sequestro d’urgenza dei registri contenenti gli originali dei verbali delle sedute di tutte le commissioni consiliari. Sono stati anche rinvenuti verbali di commissione dov’era attestata la presenza dei consiglieri che contemporaneamente risultavano però presenti in un’altra Commissione.

Invece, nei casi del reato di falsità materiale commessa dai consiglieri sono state scoperte gravi e grossolane alterazioni dei verbali quali modifiche degli orari di apertura e chiusura delle varie sedute entrate di uscita dei vari consiglieri dell’alterazione dei nomi dei presenti. Ciò, al fine proprio di impedire che si potesse poi scoprire la contemporanea presenza degli stessi consiglieri in più commissioni nello stesso giorno e nella stessa ora. Queste violazioni, hanno trovato ulteriore riscontro nell’esame dei contenuti degli hard disk presente all’interno dei computer dei consiglieri comunali. Infatti, sono stati rinvenuti i file con modifiche apportate a distanza di mesi dalla data della loro effettiva creazione. File alterati creati poco prima del sequestro condotto dalla Polizia senza che però gli autori avessero proceduto alla cancellazione del file originale e addirittura la conservazione dei file originali consegnati dai 5 Stelle risultati poi difformi alla copia acquisita in cartaceo dalla polizia giudiziaria.

A Giuseppe Aleo vengono contestati 6 episodi di falsità materiale in concorso e traffa ai Danni dello Stato per una somma di 518,70 euro.

Luigi Citraro è accusato di 3 falsi e truffa aggravata ai danni dello Stato per la somma di 259,35 euro. Luca Grancagnolo è indagato per truffa aggravata e 29 episodi di falsità per la somma di 1.296,75. Salvatore Leonardi, un episodio contestato, stesse accuse, somma 51,90 euro.

Venerando Sapuppo, indagato per 16 sedute in concorso, falso e truffa aggravata per la somma 829,92 euro.

Giuseppe Sorbello, 21 episodi, accusa di truffa aggravata per la somma di 881,79 euro. Rosario Sorbello, 4 sedute sospette, somma di 51,87 euro

Giuseppe Urso, 8 sedute sospette, 414,96 euro.

Giovanni Grasso, una seduta contestata, accusato di falso e truffa ai danni dello Stato. Giuseppe Sciacca, truffa e falso per la somma di 259,35 euro. Michele Puglisi, truffa ai danni dello Stato per la somma di 311,22 euro.


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