M5S: "I 500 milioni? Un mutuo" | Crocetta: "Denuncerò i bugiardi" - Live Sicilia

M5S: “I 500 milioni? Un mutuo” | Crocetta: “Denuncerò i bugiardi”

Tensione a Sala d'Ercole. Il governatore: "Chi diffonde notizie false risarcirà la Regione".

L'accordo Stato-Regione
di
3 min di lettura

PALERMO – Con 43 voti a favore, quattro contrari e un astenuto l’Ars ha approvato il ddl di variazioni di bilancio (“variazioni al bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2016 e al bilancio pluriennale per il triennio 2016/2018”). Il ddl sblocca tra l’altro i 500 milioni di euro destinati alla Sicilia in base al recente accordo Stato Regione, sull’applicazione delle norme statutarie. Prima del voto finale del ddl l’aula, presieduta da Giovanni Ardizzone, ha approvato gli ultimi due articoli del testo. A favore del ddl si sono espresse le forze che sostengono la maggioranza, contrarie le opposizioni di centrodestra che hanno abbandonato l’aula e il Movimento 5 Stelle che ha dato voto contrario.

“Finitela di raccontare balle ai siciliani! Nell’accordo Stato Regione non è previsto alcun mutuo: un mutuo prevede un tasso di interesse che qui non c’è, se non si sanno queste cose siamo messi male”. Lo ha detto Alessandro Baccei, assessore regionale all’Economia, intervenendo in aula durante l’esame del ddl di variazioni di bilancio. Baccei – ripreso dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che lo ha invitato ad usare termini più rispettosi dell’aula – è intervenuto per replicare al parlamentare regionale del M5S Giancarlo Cancelleri, che poco prima aveva detto che “i soldi in arrivo dall’accordo Stato Regione altro non sono se non il frutto di un mutuo. Questo accordo – aveva detto Cancelleri – forse risolve qualche problema adesso, ma fra qualche anno pagheremo a caro prezzo tutto questo”.

“Non c’è alcun mutuo, finitela di dire bugie: chiederemo il risarcimento in causa civile a chi mette in giro notizie diffamatorie sulla Sicilia”. Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta intervenendo in aula nel corso dell’esame del ddl di variazioni di bilancio, e replicando alle dichiarazioni degli esponenti del Movimento 5 Stelle secondo i quali “l’accordo Stato Regione non è altro che un mutuo, che i siciliani pagheranno a caro prezzo”. “Le vostre – ha detto Crocetta rivolgendosi ai grillini – sono polemiche elettorali che non ci interessano. Se in questi tre anni ci fosse stato il Movimento 5 Stelle al governo della Regione, la Sicilia sarebbe già fallita”.

Ci sono, intanto, le prime reazioni politiche all’approvazione delle variazioni di bilancio. “La maggioranza ha dato prova di compattezza e di responsabilità, garantendo le correzioni necessarie a rafforzare i conti della Regione anche alla luce del recente accordo con lo Stato sull’attuazione delle norme statutarie, che sblocca 500 milioni per la Sicilia”, è il pensiero di Alice Anselmo, capogruppo Pd all’Ars. “Quello di oggi è un voto importante per il presente e per il futuro della Sicilia. Dispiace che di fronte alla ‘prova di maturità’ della maggioranza, le opposizioni abbiano tentato fino all’ultimo, in aula, di sabotare questa norma mettendo a rischio la sicurezza dei conti pubblici: non si fa propaganda politica sulla pelle dei siciliani”.

Ma non tutto il Pd esulta per l’approvazione delle variazioni. “È grave che in questa manovra il governo non abbia accolto le esigenze degli agricoltori e dei lavoratori dei consorzi di bonifica”, dicono Giovanni Panepinto, vice capogruppo Pd, e il parlamentare regionale Mario Alloro. “Avevamo presentato due emendamenti per stanziare cinque milioni per ridurre i canoni irrigui e due milioni per garantire le 78 giornate ai lavoratori dei consorzi. Gli emendamenti sono stati ignorati dal governo che ha perso un’occasione per essere vicino a problemi dei siciliani”. I due parlamentari ripresenteranno gli emendamenti al nuovo ddl di variazioni finanziarie in esame da domani in commissione Bilancio.

“Non condividendo l’accordo sul disegno di legge relativo alle variazioni di bilancio, il gruppo di Forza Italia, coerentemente a quanto preannunciato, è uscito dall’Aula, per sottolineare la contrarietà a una norma che non sarà né utile né vantaggiosa per la Sicilia, non risolverà i problemi dei comuni, dei precari, degli enti, delle società e di altre realtà consortili”.  Lo dice Marco Falcone, capogruppo azzurro all’Ars. “Ma la cosa ancora più grave – spiega – è che l’accordo voluto da Crocetta e Baccei lascia apertissima la voragine delle ex province, con 180 milioni di debiti, un vero e proprio macigno nei prossimi mesi per la Regione siciliana. Uscendo dall’Aula Forza Italia ha sottolineato una posizione molto chiara, a differenza di chi invece, pur rimanendo e votando contro, ha garantito la sopravvivenza di una maggioranza inesistente”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI