L'omicidio Mazzè allo Zen | Il pm chiede due ergastoli - Live Sicilia

L’omicidio Mazzè allo Zen | Il pm chiede due ergastoli

Fabio Mazzè, ucciso allo Zen a marzo 2015

Il massimo della pena è stato chiesto per Stefano Biondo e Fabio Chianchiano.

PALERMO – Il pm Geri Ferrara ha chiesto la condanna all’ergastolo per i due imputati accusati dell’omicidio di Fabio Mazzè, il pregiudicato che è stato ucciso allo Zen a marzo 2015. La massima pena (già scontata di un terzo per il rito abbreviato, in questo caso non sono previste pene accessorie) è stata chiesta per Stefano Biondo e Fabio Chianchiano, i due presunti killer. Sono accusati di omicidio, detenzione illegale di armi e di avere sparato contro l’abitazione di Michele Moceo, amico di Mazzè che doveva essere il secondo obiettivo del commando.

Per favoreggiamento sono processati Rosario Sgarlata e Claudio Viviano. Per loro il pm ha chiesto la condanna a due anni e otto mesi. Si sono costituiti parte civile la moglie e i due figli minorenni, con l’assistenza dell’avvocato Maurilio Panci, e gli altri due figli della vittima: Paolo Mazzè, difeso da Ezio De Benedictis, e Antonietta, assistita da Dimitri Di Giorgio. Il delitto sarebbe stato determinato dalla violenta lite scoppiata tra Fabio Chianchiano e uno dei nove fratelli di Mazzè, in un bar dello Zen. Le telecamere del locale ripresero la scena. Qualche ora dopo Mazzè fu affiancato da un’auto blu con due persone a bordo che scesero e gli spararono. (ANSA).


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