Il processo sul "mostro" di Cassibile |"Tac" per la perizia balistica - Live Sicilia

Il processo sul “mostro” di Cassibile |”Tac” per la perizia balistica

I consulenti della Corte hanno potuto utilizzare uno speciale macchinario messo a disposizione dalla Beretta, la produttrice di armi.

Corte D'Appello
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CATANIA – Il processo d’appello che si sta celebrando a Catania sul mostro di Cassibile (così è battezzato dai media l’imputato Giuseppe Raeli) ha già un primato. Per la prima volta, infatti, in un processo è stata utilizzata per la super perizia balistica la Tac (speciale macchina che funziona in modo similare a quella usata in radiologia medica). La sofisticata strumentazione è stata messa a disposizione dalla Beretta, l’azienda produttrice di armi. I tre consulenti nominati dalla Corte d’appello presieduta da Luigi Russo sono Emilio Galeazzi, Carlo Rossitto e Armando Scalzone. I tre periti hanno depositato la relazione e sono stati esaminati nel corso del dibattimento dalle varie parti. L’accusa è rappresentata dai pg Angelo Busacca e Antonino Nicastro.

Nell’udienza di oggi (che si è aperta con la lettura del comunicato di solidarietà dell’Anm ai giudici arrestati in Turchia) è stato ascoltato il maresciallo Leuzzi, il militare che ha sequestrato alcuni bossoli nel corso delle indagini. E’ previsto anche l’esame del consulente della difesa: Raeli è assistito dagli avvocati Guido Ziccone e Giambattista Rizza. La Procura Generale ha nominato come consulente di parte il maggiore dei Carabinieri Emanuele Paniz dei Ris di Parma.

Giuseppe Raeli è accusato di essere il killer seriale che terrorizzò per anni la città siracusana con una serie di omicidi rimasti per lungo tempo irrisolti e inspiegabili. L’imputato – che continua a proclamarsi innocente – è stato condannato in primo grado il 12 giugno 2014 all’ergastolo. La Corte d’Assise di Siracusa lo ha riconosciuto colpevole degli omicidi di Antonio Bruni avvenuto il 21 novembre 1998, di Rosario Timponello Rizza (28 gennaio 1999), di Giuseppe Calvo (9 ottobre 2012), del duplice omicidio dei coniugi Sebastiano Tiné e Giuseppa Spadaro (31 luglio 2003), di Giuseppe Spada (18 agosto 2004), oltre che del tentato omicidio di Aurora Franzone (12 febbraio 2004) e di Giuseppe Leone (15 marzo 2009).


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