Parcheggio a pagamento | Micari: "Una scelta sbagliata" - Live Sicilia

Parcheggio a pagamento | Micari: “Una scelta sbagliata”

Il rettore dell'Università di Palermo Fabrizio Micari

Il rettore Micari critico nei confronti della precedente amministrazione dell'ateneo.

Università di Palermo
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PALERMO – “Cari colleghi, cari studenti, ritengo utile ed opportuno esprimere alcune considerazioni sulla questione del parcheggio a pagamento all’interno del campus di viale delle Scienze, anche allo scopo di fare chiarezza sulla situazione attuale, sulle attività svolte da questa Amministrazione sul tema e sulle prospettive future”.

Questo l’incipit di una lettera del rettore dell’ateneo palermitano, Fabrizio Micari, con la quale si rivolge ai docenti e agli studenti che hanno manifestato più volte il proprio malumore per la scelta di concedere a un’associazione temporanea di imprese la concessione di alcune aree della cittadella universitaria per adibirle a parcheggi a pagamento.

“Mi sembra innanzi tutto necessario manifestare ancora una volta il mio punto di vista sulla questione – continua la lettera di Micari -. Sono convinto che aver concesso gli spazi di Viale delle Scienze e aver affidato il servizio di parcheggio a pagamento a un’associazione temporanea di imprese esterna, senza alcun vantaggio per il nostro Ateneo ad eccezione di un servizio di navetta all’interno del campus, sia stato un errore di valutazione da parte della precedente Amministrazione. Di fatto si sono dati in concessione spazi dell’Ateneo a ditte private esterne che ne conseguiranno un rilevante utile, senza che la nostra Università ne ritragga un corrispettivo diretto o anche solo indiretto in termini di servizi per gli studenti. Non ho alcuna difficoltà a ripetere quanto affermato pochi giorni fa in Consiglio di Amministrazione: la decisione assunta in data 6 agosto 2009, perfezionata con l’immediata stipula del contratto (7 agosto 2009) e portata a conclusione ben sei anni dopo con la consegna degli spazi all’associazione temporanea di imprese – pochissime settimane prima del passaggio di consegne e dell’insediamento della nuova Amministrazione – ha provocato e continua a provocare un grave malessere all’interno della nostra Università, determinando il costante malumore dei docenti, del personale tecnico e della popolazione studentesca”.

“Tutto ciò premesso – prosegue la lettera del rettore -, fin dalle prime settimane del mio mandato ho chiesto al mio Delegato per le questioni giuridiche dell’Ateneo, prof. Enrico Camilleri, di verificare se vi fossero possibilità di un disimpegno dal contratto. La verifica ha avuto purtroppo esito negativo, non essendo stata contrattualmente contemplata che una facoltà di exit da parte dell’Ateneo esercitabile unicamente al termine dei primi cinque anni, peraltro in una con l’ulteriore iugulatoria previsione dell’obbligo di rifondere all’ATI non solo costi e investimenti sostenuti, ma anche il 10% del mancato utile riferito ai restanti quattro anni. Di conseguenza, tanto più considerato il carattere per molti versi indeterminato dell’accordo concluso e la necessità dunque di una sua integrazione convenzionale, ho costituito una commissione ristretta – composta oltre che dal suddetto prof. Camilleri, dal Presidente della Scuola Politecnica, prof. Maurizio Carta, dal Delegato al potenziamento dei servizi agli studenti, prof. Paolo Inglese, dal Mobility Manager di Ateneo, prof. Giuseppe Salvo, e dal Dirigente dell’Area competente, dotto Rino Schilleci – con l’obiettivo di identificare, per l’appunto in sede di convenzioni attuative, le condizioni che potessero rendere per quanto possibile meno “dolorosi” gli effetti dell’introduzione del parcheggio a pagamento nel campus. Alla commissione ho anche assegnato il compito di avviare, conseguentemente, una serrata interlocuzione con l’associazione temporanea di imprese concessionaria. La commissione ha immediatamente rivolto la sua attenzione alla massimizzazione del numero di abbonamenti (annuali o mensili) messi a disposizione delle diverse categorie, in contrasto con la posizione dell’associazione concessionaria, evidentemente incline a massimizzare il proprio profitto legato all’emissione di biglietti per la sosta oraria . Altro snodo cruciale ha poi riguardato la determinazione delle condizioni volte ad assicurare la certezza della disponibilità dello stallo a tutti coloro i quali fossero in possesso di abbonamento o di biglietto per la sosta oraria. La trattativa si è arenata dinanzi alla contestuale e non negoziabile richiesta dei privati di prolungare la durata del contratto (oltre i nove anni già previsti, a far data dal momento di effettivo inizio dell’attività)”.

“Tale richiesta, oltre che a mio avviso assolutamente inaccettabile dal punto di vista ‘politico’, è tuttavia stata ritenuta non plausibile da un parere dell’Avvocatura dello Stato e per tale ragione del resto già respinta dal precedente Consiglio di Amministrazione. Negli ultimi giorni l’associazione temporanea di imprese ha impresso unilateralmente una accelerazione sulla messa in esecuzione del contratto. Ne sono prova l’effettuazione di due test delle apparecchiature installate presso il campus di Viale delle Scienze (peraltro condotti in un periodo caratterizzato da una limitata presenza di studenti e quindi scarsamente significativi) e, soprattutto, la modifica dell’operatività del sito web www.uniparking.it. nel quale sono stati aggiunti contenuti e funzionalità inerenti la sosta a pagamento nel campus di Viale delle Scienze ed è stata addirittura attivata (ad insaputa dell’Ateneo) una funzione “abbonamenti” pur in assenza di codeterminazione del loro numero. E’ fin troppo evidente che il contratto, sia per la sua formulazione sia per il cospicuo lasso di tempo intercorso dalla sua stipula, evidenzia lacune che non ne consentono l’immediata applicazione e richiedono la codeterminazione negoziale di clausole e termini attuativi. Indeterminati sono allo stato il numero di abbonamenti mensili/annuali previsti, il numero complessivo degli stalli disponibili all’interno del perimetro del campus, le condizioni tecniche atte ad assicurare che ogni utente in ingresso abbia certezza della disponibilità di uno stallo libero al momento del ritiro del biglietto e ancora quelle a presidio dell’effettività dei diritti contrattuali acquistati dal sottoscrittore di un abbonamento. Non più attuali, peraltro, sono le griglie tariffarie relative agli abbonamenti, imponendosi per esse, con riferimento alla popolazione studentesca, la completa rideterminazione che rifletta criteri di progressività in funzione del reddito, oggi determinato in base al modello ISEE”.

“Per queste ragioni ho inviato, in data odierna, una nota di diffida alla associazione temporanea di imprese concessionaria, nella quale, pur ribadendo l’intenzione di questa Amministrazione di tener fede ai vincoli contrattualmente assunti, ho chiesto l’immediata disabilitazione delle funzionalità operative del sito www.uniparking.it riferibili al servizio di sosta a pagamento nel campus di Viale delle Scienze e la ripresa della fase negoziale necessariamente prodromica a quella attuativa. E’ evidente, peraltro, che i nuovi termini attuativi dovranno essere sottoposti al vaglio e all’approvazione del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo. Ho altresì evidenziato come sia interesse e intendimento di questa Amministrazione, tanto più stante la situazione di mancata operatività in atto del servizio di gestione della sosta a pagamento all’interno del campta, di escludere l’effettuazione di qualsivoglia test preliminare nel corso di tutto il mese di settembre 2016, così da consentire il regolare e fluido accesso alla cittadella universitaria nel corso delle settimane dedicate all’effettuazione dei test di ingresso ai diversi Corsi di Studio. Ritengo di aver chiarito, con queste brevi considerazioni, lo stato dei fatti in merito alla questione del parcheggio a pagamenti in Viale delle Scienze. Resto, come sempre, a disposizione per qualunque eventuale chiarimento e assicuro altresì la pronta e continua informazione sull’evoluzione della vicenda”.

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