Orlando e l'emergenza rifiuti | "Non mi rivolgerò mai ai privati" - Live Sicilia

Orlando e l’emergenza rifiuti | “Non mi rivolgerò mai ai privati”

Da lunedì è stato attivato anche un TMB mobile a Bellolampo che resterà attivo per un paio di mesi.

PALERMO – Dall’attività dell’amministrazione comunale a quella della Rap, dal sostegno fornito agli altri Comuni al TMB come nuovo metodo di trattamento dell’indifferenziato urbano, tutto secondo un’unica traiettoria: se l’emergenza rifiuti esiste, la colpa non sarebbe del Comune di Palermo. Almeno stando a quello dichiarato oggi a Bellolampo, in una conferenza stampa voluta caldamente dal sindaco Leoluca Orlando, dall’assessore all’Ambiente Sergio Marino e dal presidente della Rap, Roberto Dolce. L’obiettivo principe, secondo il Professore, è “mostrare come, di fatto, un’azienda pubblica sia in grado di garantire un servizio con il massimo controllo, senza fare ricorso ad alcun appalto privato”.

Palermo senza la Sicilia, dunque, non vivrebbe l’emergenza dei rifiuti. E non la vivrebbe per una semplice ragione secondo il sindaco. “Palermo affronta l’emergenza con gli impianti – spiega ancora Orlando -. Altrove invece si affronta senza impianti. Il vero problema ruota tutto intorno agli arretrati. E la città di Palermo non ne ha. La capienza dell’impianto di Bellolampo di contro è prestabilita. Tutte le ordinanze però tengono conto di una produzione dei rifiuti normale. Una normale produzione dei rifiuti per una provincia, però, non può tenere in considerazione anche gli arretrati prodotti altrove, ed è lì che scatta l’emergenza”.

“La responsabilità non è nostra – precisa Roberto Dolce -. L’impianto di Bellolampo potrebbe gestire tranquillamente lo smaltimento rifiuti di Palermo e Ustica. Delle 4.000 tonnellate di rifiuti arretrati in Sicilia, solo 1.000 sono nella provincia di Palermo. Gli autocompattatori, così, si mettono in fila per scaricare anche rifiuti che provengono da altre province. Ed è un attimo che si crea il cortocircuito. Mentre prima i rifiuti andavano direttamente in discarica, dal primo luglio devono passare da un ciclo produttivo. Il nuovo TMB non è un capriccio, ma un obbligo di legge”.

Il nuovo impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Bellolampo, infatti, non sarebbe nelle condizioni di assorbire i rifiuti che arrivano dall’intera provincia. “È impensabile che non ci siano discariche pubbliche, né stazioni, né impianti di compostaggio – conclude Orlando -. Da lunedì è stato attivato anche un TMB mobile, una stazione di trasferenza rifiuti che serve ad avere meno stress nella raccolta. I rifiuti di 25 comuni vanno al trattamento fisso, un’altra parte che raccoglie più di 40 comuni, invece, li manda al mobile. L’impianto mobile resterà attivo almeno per un paio di mesi. E bisogna precisare come la discarica di Bellolampo sia di fatto una azienda. Costituiremo un ramo d’azienda che si chiamerà ‘Smaltimento dei rifiuti’ per far comprendere come la Rap sia una grande azienda. Il sindaco di Palermo non si rivolgerà mai ai privati, finché farò il sindaco”.

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