Reset, un'auto data alle fiamme| Intimidazione al capo del personale - Live Sicilia

Reset, un’auto data alle fiamme| Intimidazione al capo del personale

Accertata l'origine dolosa: è stato trovato un pezzo di stoffa imbevuto di benzina.

PALERMO – Un boato, poi le fiamme. Il fuoco ha avvolto nel giro di pochi minuti l’auto posteggiata in piazzetta della Pace, dalle parti dell’Ucciardone. L’incendio ha distrutto l’auto di Vincenzo Mirabile, capo del personale alla Reset, che ha preso il posto della Gesip.

Quando è stato lanciato l’allarme sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme e accertato l’origine dolosa: è stato trovato un pezzo di stoffa imbevuto di benzina. In piazza della Pace anche la polizia, che conduce adesso le indagini. Gli investigatori dovranno infatti accertare cosa ci sia dietro all’intimidazione.

Negli ultimi giorni Mirabile sarebbe stato minacciato da alcuni lavoratori. “Speriamo le indagini facciano luce su quanto successo – dice il presidente Reset, Antonio Perniciaro -. Si tratta di gesti sconsiderati, vogliamo vederci chiaro. Non sono a conoscenza di particolari tensioni nell’ultimo periodo, attendiamo l’esito degli accertamenti”. Sul posto anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “A Vincenzo Mirabile – ha detto il primo cittadino – esprimo la mia personale solidarietà e quella di tutta l’Amministrazione comunale, per un gesto che qualifica come farabutti criminali coloro che l’hanno compiuto. Nessun gesto violento e nessuna intimidazione compiuta da qualche singolo potrà fermare l’azione di risanamento e di legalità che ha fatto oggi della Reset un vero fiore all’occhiello di questa amministrazione, i cui dipendenti sono nella stragrande maggioranza impegnati a fornire servizi alla città, avendo definitivamente chiuso il vergognoso capitolo della Gesip, fatto di ruberie, favoritismi e skipper”.

LE REAZIONI

“Un fatto grave che deve indignare tutti – spiega Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl -, non solo noi che conosciamo Vincenzo Mirabile. La nostra organizzazione sindacale, dal primo all’ultimo iscritto, è tutta al suo fianco. Chi colpisce lui, colpisce tutti”.
“Condanniamo fermamente il vile atto di intimidazione messo in atto nei riguardi del responsabile del personale della Reset Vincenzo Mirabile, cui chiediamo di andare avanti nel suo impegno con la stessa solerzia – dice Gianluca Colombino della Cisal – Riteniamo inoltre oggi più di ieri necessario fare fronte comune contro una mentalità che ha devastato il nostro territorio e che sembra oggetto di attenzione delle istituzioni solo nelle “parate” a memoria dei caduti. Proprio per questo chiediamo da subito un incontro al Presidente della Reset per garantire nei fatti con la condivisione delle rappresentanze sindacali e delle istituzioni pieno sostegno e solidarietà agli uffici ai responsabili e a tutti quei lavoratori che quotidianamente si adoperano per svolgere i propri compiti, tenendo ben presenti i valori della legalità e della ferma condanna verso atteggiamenti e comportamenti vigliacchi e vili. Rimaniamo infatti convinti che la grande rivoluzione della mentalità del nostro territorio passa dalla capacità di ciascuno per il proprio compito di mettere in atto quanto di propria pertinenza, riportando a un regime di normalità una città che piange pressoché ogni giorno uomini e donne caduti per il rispetto dei propri ruoli e per la convinzione nella non negoziabilità dei propri ideali”.

“La Filcams Cgil Palermo e la Cgil Palermo, nel condannare l’increscioso atto di violenza, esprimono tutta la loro solidarietà a Vincenzo Mirabile, responsabile risorse umane Reset – dichiarano Monja Caiolo, segretario generale Filcams Cgil Palermo e la Rsa Charlie Biondolillo – Sì tratta di un atto gravissimo e, purtroppo, non è la prima aggressione che si registra ai danni dei dipendenti Reset. Chiediamo all’Azienda e all’Amministrazione Comunale di attivarsi immediatamente per far luce su quanto accaduto, ribadendo la necessità di attivare idonee misure che mettano in sicurezza i lavoratori”.

“Apprendere del vile gesto di questa mattina è una sconfitta per tutti – dice Salvo Barone di Asia – Troppo facile esprime solidarietà a Vincenzo Mirabile, responsabile del personale, collega e amico della Reset dopo che avvengono questi episodi squallidi… ma sarebbe più onesto e giusto chiedersi tutti, ognuno per la propria parte, se davvero ognuno di noi si sia adoperato per fare il modo che realmente le cose cambino realmente. Di certo questo episodio isolato, seppur deplorevole, non può mettere in discussione quanto di positivo stanno facendo i lavoratori della Reset. Sarebbe però anche opportuno non esasperare gli animi dei lavoratori, strumentalizzare tutto e tutti e poi far finta poi di essere solidali. Dopo una breve fase di rassegnazione di stamane, proprio a seguito di quanto accaduto a Vincenzo, riteniamo che nessun atto intimidatorio potrà mai farci fare un passo indietro”.


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