Fari e tonnare in affitto |A settembre il bando - Live Sicilia

Fari e tonnare in affitto |A settembre il bando

Molte strutture sono in Sicilia.

PALERMO – Un intero patrimonio culturale “in affitto”: tra fari, edifici storici e antiche “tonnare” di pregio. E’ questo in sintesi il contenuto del bando per l’affidamento di 20 beni di proprietà dello Stato, che sarà pubblicato il prossimo settembre, così come annunciato dall’Agenzia del Demanio. Beni storici di impareggiabile bellezza che potranno essere recuperati dal degrado e concessi, per un massimo di 50 anni, ai “privati” interessati all’affidamento. L’iniziativa rientra nel progetto “Valore Paese” e che ha già concesso nella precedente edizione nove beni “demaniali”, che hanno portato “ricadute nell’economia per oltre 20 milioni di euro”, come chiarito dal direttore generale dell’Agenzia del Demanio, Roberto Raggi.

E la maggior parte degli edifici “in affitto” ricadono nel territorio siciliano. Una lista che comprende “fari” e luoghi storici dell’Isola di impareggiabile bellezza, come Capo Zafferano a Santa Flavia (Pa) e Capo Mulini ad Acireale (Ct), ma anche antiche “tonnare” ed edifici di pregio come lo “stand Florio” a Palermo e il “Padiglione Punta del Pero” a Siracusa. Nel dettaglio, i “fari” in affitto, nei tratti di costa di Catania, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani: il Faro di Punta Libeccio nell’Isola di Marettimo (TP), il Faro di Punta Spadillo a Pantelleria (TP), il Faro di Capo Mulini ad Acireale (CT), il Faro di Capo Milazzo a Milazzo (ME) e il Faro di Capo Faro a S. Maria di Salina, Isola di Salina (ME) e il Faro di Riposto a Riposto (CT). Nel resto della Penisola, invece, i beni che potranno essere concessi in locazione ricadono in Campania, Emilia Romagna, Puglia e Veneto. Tra questi: la Torre Angellara a Salerno, il Faro del Po a Goro (Fe), la Torre d’Ayala a Taranto e il Faro Spingnon sull’isola di Spignon a Venezia. Dall’affidamento dei beni pubblici ai privati è previsto un ricavo complessivo pari ad oltre 340 milioni di euro in canoni annui e che produrrà ulteriori 7 milioni di euro durante il corso della concessione.

 


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